Anche se per motivi differenti dai tuoi – anche io non sto passando un bel momento tra lavoro (di cui sai) e casini pesanti con la mia famiglia (che non ti ho raccontato per non aggiungere un ulteriore carico) e posso assolutamente empatizzare.
Ma per capire, ho bisogno di un minimo di dialogo, che non c’è stato, tra silenzi e l’impossibilità a una conversazione di senso compiuto, anche al telefono. E non dovevamo parlarci di faticosi massimi sistemi, a me bastava anche solo scambiare quattro chiacchiere in leggerezza, eh.
Ma se a una domanda diretta che chiedeva altro, la risposta tira in campo tempo ed energie, ci rimango un po’ male e sono perplesso.
Credo anche il mio tempo e le mie poche energie abbiano lo stesso valore delle tue.
E la mia domanda era volutamente un’altra, perché al non avere tempo e non avere energie c’è soluzione, anche solo aspettare momenti migliori come mi sembra abbiamo fatto in questi mesi, provando a ritagliarci possibilità e proposte che alla fine per sfighe varie sono sfumate.
Quindi: tu mi piaci e mi interessi e mi piacerebbe darci una possibilità .
Ma io a te piaccio?