Quando sto male e sono al buio, nel mio letto, sdraito a pancia in su, con gli occhi chiusi, sperando di riuscire a dormire, ho come l’impressione che tutto quello che c’è intorno a me si ingrandisca a dismisura. Il letto si allarga, il soffitto si allontana sempre di più. Ed io divento immensamente piccolo e solo e perso in mezzo a questa immensità sconfinata.
Pensandoci bene, però, è una sensazione che ho fin da quando ero piccolo, da quando, poichè ero ammallato, dormivo nel lettone con mamma e papà . Ma quando loro non c’erano e io ero in mezzo al lettone, non riuscivo a sentirne la fine e mi sembrava immenso. Così come il soffitto, al buio, mi sembrava lontanissimo e irraggiungibile e pensavo ci fossero giganteschi ingranaggi con misteriose funzioni proprio sopra di me, nascosti nel buio. E così chiudevo gli occhi e speravo di dormire e di stare bene.
Ora so che quegli ingranaggi non esistevano. Ma quella sensazione di smarrimento e di malessere persiste. E così chiudo gli occhi e spero di dormire e di stare bene.