Lo ammetto: il progetto FON mi ha sempre attirato e incuriosito. L’idea di condividere un pezzo della propria connessione agli altri, per poi ricevere in cambio la possibilità di sfruttare un pezzo della connessione degli altri quando sono in giro per qualche nuova città , magari dall’altra parta del mondo.
Un progetto portato avanti con un piccolo access point wi-fi (la Fonera) che costa pochissimo (e poi c’erano pure tutte le varie offerte promozionali!). Anzi, credo si possa persino dire, con assoluta certezza, che è l’access point meno costoso presente sul mercato. E incarna appieno quell’ideale di condivisione che è la base del web 2.0. Certo, in questo caso non si condividono conoscenze, informazioni, esperienze. Si condivide qualcosa di più concreto, si condivide la connessione, si condivide l’accesso alla rete, una cosa che in Italia serve, visto che mancano. Sì, è vero, poi dipende dalle zone e anche solo a Milano c’è una disomogeneità tremenda, ma mancano. No, non considero le reti wi-fi lasciate incautamente aperte dai proprietari, mi riferisco a punti di accesso di locali/bar/comuni/società che offrono un accesso ad internet totalmente gratuito o con un costo sensato (non certo i 2€/ora degli hot-spot Telecom, per esempio. E FON, da questo punto di vista, offre agli Alien (chi non ha una Fonera) 15 minuti di accesso gratis, più che sufficienti per guardare le mail o le ultime news, oppure l’intera giornata a 3€; i Bill, ovvero chi ha la Fonera e condivide la connesione, invece hanno accesso illimitato e gratuito attraverso tutti gli hot-spot FON in tutto il mondo.
Tralasciando per un momento i dubbi sulla sicurezza di avere un wifi aperto e il pasticcio normativo che regola (vieta?) in Italia wi-fi pubblici, il progetto FON mi è sempre piaciuto, anche per lo stile che lo caratterizza. No, non mi riferisco a un puro livello grafico. O almeno, non solo: mi riferisco soprattutto allo stile comunicativo, a mio modesto avviso perfettamente azzeccato. Da’ l’idea di una società fresca, giovane, attenta e sensibile alla rete. E lo da’ pur se sicuramente è un’azienda che guadagna, non solo dalle connessioni, ma anche dalle collaborazioni con importanti società – vedasi l’inglese BT, la Zon Multimedia in Portogallo o il progetto portato avanti con il comune di Arezzo.
La Fonera è sempre stata oggetto di “hacking” e di modifiche, di firmware non ufficiali per aumentarne la capacità .
E come credete abbia risposto FON? In realtà … così!
Sì, ha iniziato a sviluppare la Fonera 2.0, che sarà anche dotata di presa USB per collegarci un hard-disk che potrà essere condiviso in rete e su cui la Fonera stessa potrà salvare dei contenuti che lei stessa provvederà a scaricare, via torrent, senza utilizzare un computer. E quelli di FON hanno deciso di chiedere l’aiuto di quegli stessi sviluppatori che hanno creato i firmware modificati per la prima versione della Fonera. Ha chiesto loro di dare una mano per sviluppare nuovi software o il supporto ad altri device usb per la Fonera 2.0, coordinando il proprio lavoro attraverso la nuova community Fonosfera:
La Fonera 2.0 sarà una piattaforma aperta agli sviluppatori affinché possano costruire le proprie applicazioni, proprio come un iPhone sbloccato. Una piattaforma aperta non è nulla senza una community di sviluppatori, ecco perché oggi vogliamo annunciare il lancio della Fonosfera, la nostra community di sviluppo che non coinvolgerà solo la Fonera 2.0 ma tutti i prodotti FON. Sappiamo che esistono già delle community che fanno cose fantastiche con le nostre Fonere, aggiungendo nuove funzionalità o eliminando dei bug. L’idea dietro alla Fonosfera è di rendere disponibile, a tutti gli utenti FON, il lavoro svolto dalla community, sia quello già concluso sia quello in corso d’opera.
La Fonosfera offrirà l’opportunità , a tutte le community già esistenti, di lavorare in maniera indipendente ma, al contempo, contribuire allo sviluppo dei prodotti FON, Fonera 2.0 e relative applicazioni incluse. La Fonosfera offrirà agli sviluppatori uno spazio in cui raccogliere e condividere i propri progetti e, infine, renderli disponibili agli utenti finali di tutto il mondo. Questo spazio includerà un framework con strumenti di sviluppo e di community, come svn, trac, forum, mailing list, wiki, ecc. Abbiamo selezionato alcune community che hanno dimostrato di poter fare cose strepitose con la Fonera, e inviato loro la versione test della Fonera 2.0.
E io, sinceramente, nel mio cantuccio, sono curioso e impaziente. Sono curioso di vedere questa Fonera 2.0, vedere le applicazioni e le funzionalità che avrà . Vedere se manterranno le promesse. Ma io credo che lo faranno.
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