Un sacco di km macinati avanti e indietro da Milano, Â su una macchina tutta nuova.
Giornate di lavoro piene, lunghe, pesanti. Ma poi tutto sembra svanire al superare quella consegna importante e al sentire persone che fanno i complimenti. Non è possibile crederci al 100%, ma almeno c’è modo di godere di un po’ di felicità riflessa.
Gli spritz al bar vicino l’ufficio, 3 giorni su 5, con gruppi di colleghi diversi per serate dal taglio diverso.
Una sincerità altrui che fa riflettere e comprendere cose. Ricordando però quella sensazione di abbandono  e senza una guida da seguire. Parole che vogliono lasciar prevalere la ragione e sull’istinto.
Un progetto che sta ribollendo in pentola. La speranza di riuscire, al netto delle difficoltà da affrontare.
E poi, poi le lacrime per non riuscire più a vedere così chiaramente un futuro che sembrava ormai dato per certo, ovvio e scontato.