Vivo in un mondo fantastico e idilliaco, in cui tutti vanno d’accordo. Il mondo è costituito da un’unica, piccola isola con alte coste rocciose che si affacciano su un mare. L’isoletta è completamente autosufficiente in tutto e riesce a vivere senza aver bisogno di contatti col mondo esterno, sempre che esista.
C’è un bosco, dei campi, una fattoria, una casetta a due piani.
Si mangia tutti insieme in giardino, all’aperto, sotto il sole.
E io faccio qualcosa, anche se non ricordo bene cosa. Ho la sensazione che qualcuno stia tramando contro di me qualcosa di brutto. E di lì prendono motivo corse e fughe nel buio della forsesta alla ricerca di un nascondiglio sicuro.
Finchè, chissà come, arrivo a casa. La mia cameretta con tutto ciò a cui sono abituato: il mac, il coniglio morto, i pupazzetti della Magenta Family. E mi addormento, sereno sotto le coperte.
Ma nella notte si avvicina, da fuori, una sagoma nera, rumorosa. E’ un tizio su un trattore dotato di pungiglioni rotanti. Si avvicina con i pungiglioni alla mia finestra e la spacca. I mille frammenti di vetro si muovono tutti verso me, addormentato. Stanno per raggiungermi quando mi sveglio dall’incubo.
Ancora questo odioso incubo. Per la seconda volta in due giorni.
Preoccupante?
interesting. verrebbe da chiedersi cosa mina la sicurezza che ti sei costruito (rappresentata dalla casa cum pupazzoli).
insomma la domanda è: chi è l’uomo sul trattore? *_*
zombi3
primo: hai mai visto il film village?
non guardarlo.
se proprio proprio devi (e in effetti è bellissimo, anche se fa paura) lo guardiamo assieme. ma solo se le due notti successive (almeno) posso vigilare sul tuo sonno.
secondo: la prossima volta che fai questo sogno, ricordati che la tua casa non è sicura, ma che c’è il wormhole dei piumoni, che ti può portare sotto qualsiasi piumone del mondo. nella torre più alta, del castello più imprendibile, c’è un piumone tranquillo, sereno e vigilato, che ti aspetta.
terzo: è risaputo che i villaggi bucolici sugli isoliti sperduti hanno i vetri antisfondamento, non si rompono. e se proprio si rompono, vanno in mille piccoli pezzi, dai bordi arrotondati. e stanno al loro posto, perché c’è la pellicola adesiva.