Un’altra domenica di relax, di qualche serie TV da recuperare (ormai son troppe), di feed da leggere, di appartamenti da cercare, di lavori da smazzare.
Con poca voglia di uscire, nonostante qualche possibilità .
Un’altra domenica di relax, di qualche serie TV da recuperare (ormai son troppe), di feed da leggere, di appartamenti da cercare, di lavori da smazzare.
Con poca voglia di uscire, nonostante qualche possibilità .
Quindi si sta andando avanti, passo dopo passo.
È stata infatti la mattina dei primi appartamenti visti, dopo giorni e giorni di studio online dei diversi annunci. E come pensavo, l’appartamento che consideravo “ni” rimane un “ni”, l’appartamento “quasi sì” è diventato un “quasi quasi sì” ma ancora non mi convince al 100%. Peccato per il terzo appartamento, che sogno sia un classico colpo di fulmine, ma gli attuali coinquilini non sono riusciti a dare disponibilità all’agente immobiliare per andare a visitarla.
Intanto sto continuando a spulciare ogni possibile inserzione che trovo online e sta regnando l’incertezza con le troppe variabili in ballo: metratura, zona, posto auto, riscaldamento autonomo o centralizzato, terrazzi, arredato o vuoto.
EÂ come sempre, il bello costa.
Le botte di culo nel trovare offerte o occasioni arrivano sempre alle persone sbagliate.
Bisognerà farsene una ragione.
Giornate di stanchezza, di nuove sfide che arrivano.
E si va avanti, contenti.
Qui c’è da resistere e tirare avanti.
Che la luce in fondo al tunnel si vede. Poi, forse, si potrà tornare a dormire (un po’).
C’è questa cosa che dovrebbe chiamarsi tenere i piedi per terra.
Ma io puntualmente, non ci riesco.
Però è anche quel periodo in cui anche se cado, non mi sto facendo troppo male e troppe cose stanno accadendo così velocemente intorno a me che una cicatrice in più è solo un piccolo trofeo da mostrare… no aspetta non funziona mica così?
Faccio cose, conosco gente, vedo persone, incrocio le dita.
E così ho una sistemazione temporanea.
Mi ero ripromesso che quando sarei arrivato a questo punto mi sarei buttato a capofitto nella ricerca di case, eppure non ce la si fa.
Sommerso di cose, troppe e tutte insieme, per altro per una serie di coincidenze che le hanno fatte saltare fuori tutte d’un colpo.
E se da una parte va bene e ti portano una certa sicurezza, per lo meno sul conto in banca, dall’altra in realtà la voglia è poca e vorrei provare a riposarmi almeno un po’.
È strano come a volte ti ritrovi a vivere e provare più o meno le stesse cose che provano dei tuoi amici. O forse lo strano è la coincidenza di come in quel determinato momento si sta provando la stessa cosa. Un po’ meno strano come loro invece riescano a descrivere molto meglio la situazione, quindi niente, lascio la parola a Xlthlx:
Sono state giornate piene, e serate positivamente piene, e quindi sono arrivata a questo weekend piuttosto soddisfatta.
Come mi era successo già anni fa, quando di giorno insegnavo e la sera studiavo per gli esami, riempire le giornate con cose differenti aiuta moltissimo la mente a focalizzare, nonostante la stanchezza, e a sentire in qualche modo che si sta usando bene il proprio tempo.
È il significato della frase: se si ha molto da mettervi dentro, una giornata ha cento tasche.
Però adesso ho proprio bisogno di un po’ di riposo.Via: #239 – Si, lo so
Inizia il weekend e si conclude una settimana lavorativa pensante, ma bella e ricca di soddisfazioni.
Il punto però è ripensare a questo 365, perché troppe volte non riesco a scrivere ogni giorno, troppe volte recupero dopo, snaturando un po’ il senso della cosa.
Serve più metodo. Perché dovrebbe diventare una routine costante e non qualcosa che ricordo ogni tanto, giusto?
E così, con alti e bassi, siamo arrivati a cifra tonda.
Fa strano, molto strano, pensando a tutto il tempo che è passato, quasi volato, e a tutti i cambiamenti della mia vita rispetto a 300 giorni fa.
300 giorni fa mi vedevo qui dove sono oggi, così come sono oggi, a fare quello che faccio oggi? Sinceramente no.
Ma al momento mi piace dove sono, mi piaccio come sono, mi piace quello che faccio.