La neve sui tetti si sta sciogliendo.
Tititititititi gocciola giù dai tubi di scolo.
Fastidioso, che mi innervosisce.
Ci penso e il sonno non bussa alla mia porta.
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Tra 61 secondi finisce quest’anno
Cancello tutto. Perché quello che avevo scritto, in questo post programmato, non mi appartiene più.
Anno Nuovo a tutti. No, avete letto bene, niente “buon”.
È che avevo deciso di non fare gli auguri, per questo Natale. Perché non lo sentivo, perché mi sembrava inutile ipocrisia fare auguri di massa di qualcosa che non sentivo.
Li ho fatti solo in risposta, perché era corretto almeno ringraziare. Li ho fatti solo in risposta a sms, mail, post e commenti. Rimanendo però perplesso di fronte alle frasi fatte e agli auguri in stile “inoltra a tutta la rubrica”.
Ma ora son qui, a scrivere un post sugli auguri per l’anno nuovo. Perché a me questo, tutto sommato, non è sembrato un anno così brutto.
Lavoro, sto realizzando uno dei miei sogni, l’amore c’è e continua, sempre più forte.
Sì, è vero ci sono stati molti momenti difficili. Alcuni dei quali continuano ancora e non si capisce bene quando saranno risolti. Ma ho la fortuna di avere al mio fianco (beh, in realtà sono a qualche chilometro ad est di Milano, non è questo l’importante) delle persone speciali e meravigliose.
Qualche amicizia si è persa un po’ per strada, ma pazienza. Era così che dovevano andare le cose. Se era amicizia vera, ci si ritroverà , senza problemi, anche nell’anno nuovo.
Non chiedetemi il perché di questo slancio di ottimismo.. ma io voglio ricordare questo 2008 così.
E tanti tanti auguri per un buon Anno Nuovo!
Torni per cena?
Sì, ti avevo detto di sì. E ho tentato di tornare il prima possibile, riducendo i giri al minimo, solo all’indispensabile.
Poi arrivo a casa. Avete già mangiato e sparecchiato. E mi chiedi se mi voglio scaldare il latte.
Ma allora, non facevi prima a non chiedermi (quindi impormi) di tornare per cena, che tanto non mi avete aspettato?
Fuffa
Era in promozione, all’esorbitante costò di 0 euri. Così l’ho comprato. Un sottofondo rilassante e calmante, per tentare di prendere sonno. Tra poco lo testerò, per la prima volta.
It’s time to relax so… Buona notte!
Rimane sottinteso che “fuffa”, riferito al Melefono, è ©, ® e â„¢ di Psiko
Constatazioni
Neanche il piede premuto a fondo sul pedale
Neanche l’autoradio a tutto volume
Neanche cantare a squarciagola
Riesce a sfogarmi.
Ormai è tutto un’unico e ininterrotto pianto.
Tag mobile
L’altro giorno ero andato al Nokia Centre per vedere se mi riparavano di nuovo l’N70, il cui schermo ha ripresentato lo stesso difetto di quando l’avevo portato in assistenza. E meno male che mi avevano detto che avevano sostuito tutta l’elettronica. Si vede che, con la mia solita fortuna, l’avevano sostituito con uno difettoso.
In ogni caso, mentre ero in coda, un cliente chiedeve perché non riusciva a connettere il Nokia a nessuna rete wifi.
La risposta?
deve essere attivato nel router il flag mobile, altrimenti non vi si potrà collegare nessun telefono”
E allora ho pensato che sono proprio rimasto indietro e che devo cambiare il mio router, che non mi fa mica impostare questo flag e riesco a navigare dal telefonino, via wifi, senza problemi.
Shy
Sarà , ma al di là delle apparenze, rimangono sempre il solito timidone con la fobia del primo contatti.
Così, mentre si iniziano a formare un po’ di gruppetti in aula, io inizio a rimanerne fuori, rinchiuso in me stesso
Pausa pranzo
Prima pausa pranzo. Panino preso e mangiato al volo.
Ora, c’è solo da attendere l’inizio della lezione del pomeriggio.
Il sole è caldo.
Ma son seduto sul muretto tutto solo.
Probabilmente sono il più vecchio del corso. Gli altri son tutti freschi freschi di maturità .
Forse avrei dovuto farmi la barba, questa mattina, per recuperare qualche anno, almeno in apparenza?
Anello
La giornata inizia bene. Dimenticato l’anello su uno dei lavandini di un bagno del poli. Tra quattro ore, finita la lezione, lo troverò lì dove l’ho lasciato?
Sono aperte le scommesse…
Tuffi nel passato
Su un treno de Le Nord dopo un anno circa. Fa di nuovo freddo. Serve ancora fortuna per trovare il vagone con la temperatura giusta.
Il viaggio è sempre più o meno quello. Ma la meta è diversa. Così saltano fuori strane sensazioni, difficili da spiegare e da capire.
Ancora un’ora.
E si inizia.