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Un’esplosione di bolle rosa

David LaChapelle ci regala questo fantastico scatto della Lady Germanotta per la copertina del Rolling Stone.

Rolling Stone cover - Lady GaGa by David LaChapelle

Denudata, anche del suo fiocco/corno di capelli, vestita di sole bolle rosa, in universo rosa, forse troppo.

E come dice il mio spacciatore di fiducia:

Sono assolutamente certo che la qui presente sia l’edizione di Rolling Stone del pianetanatale della bolleggiante GaGa (fotografata da LaChapelle). Perché questo lato di galassia non è ancora pronto per tanta arte, sperimentazione, cherry cherry boom boom.
E quel tono di rosa? E’ assolutamente incompatibile con l’occhio umano. Anzi, mi raccomando: non fissatelo troppo a lungo senza indossare degli occhiali con display.

Lady GaGa-RollingStone cover David LaChapelle - HD

Update: cliccando sulla miniatura qui a sinistra potrete scaricare la versione in HD della copertina, ringraziando SuperPop.


Alitalia: leggero restyling o collier di diamanti?

Originally posted on Poliving.it

Un nuovo spot Alitalia.

Con un leggero restyling del logo.

Come prima, solo che ora è in italico.

Operazione realizzata da Saatchi & Saatchi, che già che c’era ha cambiato leggermente il Pantone e ha arrontondato un po’ i bordi.

Costo dell’operazione? 520 mila euro (per disegni e materiali – ? -), sborsati tra il 2005 e il 2006.

Ma era Alitalia quella che è fallita? Quella che ha lasciato i debiti allo Stato, abbandonato Malpensa, lasciato a casa un po’ (bel) di dipendenti?

Via Bastet
Via Il Sole 24 Ore
Via Paul the Wine Guy
Via Beautiful life

Videogiochi ai raggi X: un approfondimento su tecnologie e processo di sviluppo

Ovviamente, l’unica volta che il Politecnico organizza una conferenza che mi interessa, non riesco ad andarci.

Visto che giovedì ho lezione tutto il giorno in Bovisa e la conferenza sarebbe in pausa pranzo.. a Leonardo!

Marco Mazzaglia – Milestone – dalle 12 alle 14 (2 ore)
Sala conferenze del Dipartimento di Elettronca e Informazione
Quali tecnologie si trovano all’interno di un videogioco? Come queste sono utilizzate? Con una prova sul campo, il seminario sarà l’occasione per analizzare e scoprire che il videogioco contiene tematiche che si affrontano nella quotidianità del percorso formativo universitario.Quali sono i metodi di analisi? Quali sono gli strumenti utilizzati durante la fase di sviluppo di un videogioco? Sarà proposto ai partecipanti e esaminato un caso reale avvenuto durante lo sviluppo di un prodotto in commercio.Il seminario fornisce l’opportunità di conoscere da un altro punto di vista l’oggetto videogioco che appassiona e tiene incollati allo schermo nelle nostre giornate. Marco Mazzaglia si e’ laureato in Scienze dell’Informazione all’Università degli Studi di Torino, si è occupato di intelligenza artificiale, architetture per il web e sistemi gestione flotte/localizzazione satellitare per enti ministeriali, Banca d’Italia e le Forze dell’Ordine. Attualmente è IT Manager presso Milestone; in questo contesto si occupa della gestione dei sistemi di sviluppo e del gioco online.

Which are the technologies inside a videogame? How are they used? This seminar wants to analyze and discover that videogames contain issues relevant to your studies. Which are the method of analysis? Which are the instruments used during the development of a videogame? A real case will be discussed.

The New Yorker cover

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Quella qua sopra è la cover del numero di Giugno del New Yorker, disegnata da Jorge Colombo sfruttando l’applicazione Brushes con un iPhone.

“The best feature of it is that it doesn’t feel like something that was done digitally; quite the opposite,” said Françoise Mouly, the art editor for The New Yorker. “All too often the technology is directed in only one direction, which is to make things more tight, and this, what he did very well, is use this technology for something that is free flowing, and I think that’s what makes it so poetic and magical.”

Questo invece il lancio ANSA:

WASHINGTON, 25 MAG – Difficile dire se diverrà un oggetto da collezionisti, come le celebri copertine disegnate in passato da Saul Steinberg, ma la ‘cover’ dell’ultimo numero della rivista New Yorker segna comunque una svolta: è la prima a essere stata realizzata interamente con un iPhone. L’artista Jorge Colombo ha disegnato una tipica scena di Manhattan, uno scorcio di Times Square con un carretto per la vendita degli hot dog. Ma è la modalità che ha utilizzato a essere innovativa. Colombo ha trascorso un’ora fermo di fronte all’ingresso del Museo delle cere di Madam Tussaud, nel cuore della città, e ha tratto ispirazione dalla scena di vita quotidiana per realizzare il proprio lavoro. Niente tavolozza, tempere e pennelli, però: solo un iPhone dotato del programma ‘Brushes’ per realizzare disegni. “Tra gli altri vantaggi – ha raccontato sul sito web del New Yorker, presentando la copertina – permette di disegnare senza essere notato: la maggior parte della gente pensa che tu stia controllando le mail”. Il magazine ha pubblicato online anche un video che ricostruisce le fasi della creazione della copertina. Fin dalla sua fondazione nel 1925, il sofisticato New Yorker ha fatto delle proprie copertine oggetti d’arte che spesso vengono riprodotti su poster e in volumi. L’autore più celebre resta Steinberg, con 82 copertine e centinaia di disegni per le pagine interne. La sua cover più famosa è probabilmente ‘View of the World from 9th Avenue’, un’opera del 1976 che mostrava un’insolita prospettiva del mondo visto da Manhattan. (ANSA).

via NY Times
via Ansa

Menzione d’onore

Di tutti gli acquisti di ieri, questo è il migliore.

È il Crystal Clear Digital Man’s Watch disegnato da Philippe Starck per Fossil.

Crystal Clear Digital Watch

Display lcd a punti e linee con fondo completamente trasparente, cinturino in caucciù nero con inserti lato display e meccanismo di chiusura in metallo inciso con il logo s+arck

La colorazione più classica per il Fossil by Starck che mi stava meglio al polso. Gli altri candidati erano o enormi per il mio polso minuscolo (l’O-Ring e il Palindrome) o non c’erano (il Veiled; avevano la variante con doppie lancette) o li ho completamente ignorati, per non so qualche motivo (il Cross Digital)

E grazie a quanto non detto da qualcuno, per una volta non ho avuto alcun dubbio sull’acquisto e sono andato (quasi) deciso e diretto verso la strisciata della carta.

Inoltre, anche la scatola è spettacolare (seguiranno foto). Il giusto luogo in cui riporre l’orologio quando non lo si usa, lasciandolo – però – ovviamente in vista.