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Frozen. A milano.
I ragazzi di FrozenMI ce l’hanno fatta. Un bel flash mob oggi in piazzale Cadorna a Milano, alle 18:30, durato 3 minuti. Complimenti a loro. E peccato non esserci stato. Piazzale Cadorna, che ho visto così tante volte. Sempre di corsa, in mezzo a pendolari sempre di corsa. Un luogo (e un orario) mica male per organizzare un freeze di gruppo, no?
Certo, a Gran Central Station a New York han fatto di meglio. Senza il trombettista. E come se nulla fosse i “congelati” hanno continuato a fare quello che hanno fatto, guadagnandosi gli applausi del pubblico (e non di se stessi). Ma bravi comunque!
Vita da cartoon
L’altro giorno è stata una giornata all’insegna dello shopping, in dolce compagnia.
Dopo aver bellamente evitato di buttare via inutilmente soldi da Celio (che brutte, brutte cose!), dopo un’ora passata ad ammirare il plastico del progetto City Life alla sede di City Life in piazza Cordusio, sotto l’occhio vigile di una bella (e inutile) ragazza che non faceva altro che navigare su internet e fare bella presenza al banco reception, unico arredo della seda, dopo una mangiata da spizzico e una corsa alla Fnac sotto la pioggia per comprare Mario Kart Wii, uscito proprio venerdì, guadagnando persino l’Abre Magique ufficiale Nintendo (:S), dopo che mi hanno (intelligemente) trattenuto dal comprare il pupazzetto peluchioso di Boo, dopo aver scoperto l’esistenza del monomarca di Eastpack, siamo arrivati al Negozio.
Sì, Quel Negozio. Tokidoki.
E l’ho comprata.
Una t-shirt, a manica corta, anche se io la cercavo a manica lunga. Ma per Tokidoki, questo ed altro. Perchè andare in giro con Adios che fa surf sul petto ti rende un’altra persona. E perchè io sono coerente con ciò che dico: volevo spendere poco. Sìsì. E perchè il mio povero Cactus Pups Tristino si sentiva un po’ solo. Così, ho speso un po’ di più. E ora, ha anche Bastardino con cui giocare e a cui (tentare di) rubare l’osso.
Comunque, lo prometto. Per un po’ non comprerò più nulla. Ma il prossimo mese voglio un’altra magliettina. Voglio la tigre dai denti a sciabola col dentone spezzato. Sì, ok, potrei diventare un cartoon ambulante. Ma tanto c’è già chi mi dice che sono la caricatura di me stesso. Uff.
Solo. E altro. (in codice)
Solo. E altro. Su Flickr.
Wall•E, il trailer in italiano
Altro trailer per Wall•E. Qualche scena nuova e doppiato in italiano. Lo voglio vedereeee!
E nel frattempo, aspettando che esca nelle nostre sale, questo è il sito ufficiale, mentre qui si trova una buona selezione di locandine, tra cui anche delle locandine promozionale della buynlarge, l’aziena produttrice di robot. E ora scommetto che anche voi volete Wend•E, il robot che si occupa del bucato, o Sall•E, in grado di pulire autonomamente tutta casa. Ma forse, per averli, dovremmo essere nel 2700…
David LaChapelle per Armani
Sarà pure quel genio/pazzo di David LaChapelle.
Ma a me questo spot per Armani non piace per nulla.
Scenario post moderno, polizia (?) in mimetica armata di rossetto gigante.. e i pantaloni, merce di contrabbando, che ti portano nel giardino dell’Eden. Boh..
Citazioni
The SP1 release is messing up people’s computers. I love it. Namaste, Beastmaster. I honor the place where the rage of your customers becomes one with their desire to switch to my operating system. Much love. Now I must go light a candle for Jim Allchin.
E come non adorare Fake Steve Jobs, con una frase così?
A confronto
Prima mi son messo a curiosare sui vari blog che frequento. E mi sono imbattuto, sul blog di Skymino, in due loghi. E ho iniziato a confrontarli.
Deformazione professionale?
Questo è il logo per la candidatura di Izmir per l’Expo 2015.
Due colori, grigio e verdino acido. Un logo stilizzato, che sembra un fiore che nasce dall’Expo e che sicuramente richiama qualcos’altro, ma non sono così informato. La scelta di un font moderno e leggero. Con l’indicazione dell’anno ancora più light e messa di traverso, come se non fosse così tanto importante.
Moderno, semplice, efficace.
Poi abbiamo questo:
Il “nostro” logo. Il logo per la candidatura di Milano.
L’uomo di Leonardo al posto della “X”; un mondo al posto della “O”. Molti colori: nero, rosa e azzurro per l’uomo di leonardo; un’altra tonalità di rosa/beige e un’altra tonalità di azzurro, questa volta più scuro, per il mondo; il blu per il filetto sotto lo slogan. L’uomo altamente stilizzato, mentre il mondo con una luce spot che gli da’ un effetto 3d. L’indicazione dell’anno sopra la “E”, allineato col margine sinistro della stessa lettera, ma non con quello destro. E per quanto il margine superiore di 2015 sia allinato col margine superiore del cerchio dell’uomo, si crea uno stacco con la metà destra del logo stesso che, lì in alto, è vuota.
A me sembra banale, poco ricercato, pasticciato. Non è per nulla in linea con le tendenze attuali della grafica e della comunicazione, che puntano a loghi netti e stilizzati, di pochi colori.
Va bene il fortissimo rimando alla nostra tradizione culturale, ma tale rimando, a mio umile avviso, è gestito malissimo.
E la luna compare…
Seconda giornata di sole
Mi piace questo sole.
Mi piace vedere la natura che si risveglia, le margherite che spuntano tra l’erba e i bioccioli sui rami che piano piano si aprono.
E così, spengo il mac ed esco in giardino. La fida Nikon in mano e mi diverto un po’ a scattare foto con la modalità macro, per quel che mi è possibile fare con i miei mezzi..