Archivi categoria: Me or Not?

296 – #friendshiphappens

Rubo l’hashtag a qualcuno di molto più creativo di me con le parole, perché è veramente il riassunto perfetto di buona parte del bello di ieri.

Un giornata meravigliosa, ricca di contenuti interessanti e di interventi assolutamente inspiring.

Un’occasione per rivedere amici a cui tengo tantissimo, nonostante le possibilità di incontrarsi siano sempre troppo poche.

Un’occasione per entrare in contatto con persone bravissime, simpatiche, alla mano e assolutamente umili (anche quando in realtà potrebbero permettersi di tirarsela un po’ di più).

E poi quella strana sensazione di come le prime impressioni su Genova (il traffico, la viabilità folle, le colate di cemento) vengano invece completamente ribaltate scoprendo luoghi fantastici, come la villa Durazzo Bombrini, sede dell’evento, e il fantastico Dall’Orso Publichouse dove ci siamo poi recati per concludere la giornata con hambuger e birre.

 

295 – #gamehappens

È oggi: #gamehappens, a Genova.

Sono presente per conto di fuorigio.co efarò del mio meglio per documentare gli interventi via Twitter. Ma sotto sotto è anche l’occasione per rivedere carissimi amici, fare nuove conoscenze, ma soprattutto per scoprire il mondo del gaming da un’altra prospettiva.

E poi, è l’occasione per mangiare chili di focaccia. Quella buona.

294 – veloce

Finora mi credevo uno da corse in solitaria, cuffiette, musica pompata al massimo.

Solo io, il mio passo, la mia fatica.

Mi credevo uno da passo veloce (e di questa settimana è il mio personale record: 5m 34″ al km, su 3km)

E invece mi sono reso conto che non è così. Grazie a 2 amici che mi hanno portato a correre sulla distanza, in un percorso meraviglioso, con calma e tranquillità, chiaccherando e scherzando e ridendo. Non ho accusato il sali scendi delle colline bergamasche e non ho accusato i troppi (5,55) chilometri. E così, altro personale record, questa volta sulla distanza.

E poi, giusto perché siamo in tema di corsa, da martedì sera a riguardo ci saranno belle novità. Ma forse lo scriverò sull’altro blog 🙂

292 – sballotto

È che sta succedendo tutto così in fretta, troppe cose, tutte insieme.

Mi sballotto di qui e di là senza sosta e non è per nulla facile, anzi: la stanchezza si fa già sentire.

Ma c’è un po’ di serenità. E soddisfazione.

Ed è questo quello che conta, giusto?

291 – valigia

E quindi ci si è svegliati, dopo ore di sonno.

Guardato con ansia l’orologio temendo di essere in tremendo ritardo e invece no, erano solo le 6.

Preparato la valigia al volo, fatto colazione e poi via, di nuovo in macchina pronto a macinare chilometri per una nuova settimana…

Troppe le cose da incastrare, troppe le cose che non riuscirò a fare. Ma ci si prova lo stesso 🙂

289 – km

E così è l’inizio di un weekend di sfide e di mettersi in gioco e alla prova, per un qualcosa che boh, proviamo, mal che vada ci siamo divertiti 24 ore all’interno di torri meravigliose.

E poi una settimana corta di ulteriori sfide e di mettersi in gioco di nuovo, per un lavoro che almeno mi sta entusiasmando e rendendo veramente felice, per appartamenti da vedere, un’IKEA da visitare, una promo Billy da sfruttare con ingegno.

E poi 200km, da affrontare di pomeriggio tardi o di sera o di mattina presto, per arrivare ad un venerdì diverso dal solito, per passione e interesse, per vedere amici e imparare cose nuove.

E poi un sabato in spiaggia, chissà.

E una domenica a casa, per disfare valigie da rifare dopo neanche 24h 🙂

287 – senza

In tutto questo mi chiedo come sia possibile non reagire minimamente.

Voglio dire: alla fine io dovrei essere importante per le vostre vite (a meno che non ve ne freghi più nulla, ma allora diciamocelo chiaro e tanti saluti) e voi lo siete per la mia di vita.

E allora, perché neanche una reazione?

Un bravo, un ma quindi te ne vai?, un ma come ti organizzerai?, piuttosto anche solo un no ti prego non accettare quella fantastica proposta.

E invece niente, nulla, vuoto cosmico.

Poi per le cazzate inutili, allora sì che c’è dialogo e confronto (aka: urlate a senso unico).

E quindi, chi me lo fare di continuare a sperare che le cose tra noi possano migliorare in qualche modo?

Lo sentivo che sarebbe andata così, ma in cuore mio avevo quel briciolo di speranza che mi sbagliassi. E invece no, non mi sbagliavo

Sigh e sob.

Visti però i presupposti, non rimane che andare avanti con una mia nuova vita, anche se senza di voi.