Archivi categoria: Me or Not?

128 – amicizie

Persone che hai conosciuto per caso una sera e con cui ti sei scambiato i contatti, anche se gli unici messaggi che girano sono quelli prima della serata, per assicurarti che loro ci siano, e quelli dopo, per ringraziare della compagnia e del divertimento.

Persone che vai a cercare nel casino della pista appena parte la canzone cretina della serata e sei sicuro che i successivi 5 minuti ti riempiranno di gioia per il resto della serata e ti faranno sorridere senza ritegno quando ci ripenserai nella settimana seguente.

Persone che ti prendono, ti abbracciano e che ti dicono che tu per loro sei tenerissimo e dolcissimo.

E non è esattamente così, però è bello a volte sentirselo dire e ricambi con affetto quell’abbraccio.

126 – settimane corte

E così siamo arrivati alla fine di un’altra settimana.

Strana, decisamente strana, sia per la lunghezza, che per quello che è successo.

Però al di là di tutto, si è conclusa in bellezza con una festa di compleanno con mezzo ufficio presente. Una serata di quelle belle, che servono per riconciliarti con il mondo.

125 – 7 anni

Sembra incredibile, ma sono passati 7 da quando, sul palco del Macworld Expo, Steve Jobs ha presentato il primo iPhone, con quel “Today Apple is going to reinvent the phone.”

Quindi vuol dire che – a occhio e croce – io maneggio un iPhone da… Boh? 5 anni e mezzo? 6? da quel primo meraviglioso iPhone 2G 8GB, con tutti i suoi limiti e imposizioni. E poi un 3G, poi un 4, poi un 5. Ho sempre volutamente evitato gli S, anche se devo ammettere che questa generazione mi ha tentato più di una volta, per il TouchID e le migliorie alla camera e quei piccoli cambi estetici.

E in questi 7 anni ne ho. combinate un bel po’: mollato un lavoro, iscritto (e finito) ad un’altra facoltà universitaria, iniziato (e finito) una storia importantissima, cambiato altri lavori (e te guarda: mi sono ritrovato a fare il Mobile UX Designer, una professione che senza quel temono chissà se oggi esisterebbe), fatto molte nuove conoscenze (sia dentro che fuori dalla rete) e soprattutto imparato a convivere con me stesso.

E quello sembra un evento che quasi non ricordiamo, perché non ricordiamo un’era pre iPhone, per interfacce touch, eppure… Eppure son passati 7 anni.

124 – After

E alla fine, il primo after (di lavoro) l’abbiamo fatto.

E improvvisamente la cosa non mi ha pesato più di tanto. Perché lo stare in ufficio da solo, gestirmi tranquillo i lavori con i miei tempi e senza essere interrotto ogni 2 minuti e poi prender una metro praticamente deserta, arrivare al freddo di Rho Fiera e sperare un Regionale Veloce, sedersi in un vagone vuoto e pensare a come 11 minuti di viaggio senza fermate fossero diventati 21 con fermate.

Arrivare a casa, crollare distrutto sul letto e non accorgersi di mail entusiaste dal collega.

122 – avanzamento, parte 2

E così, il weekend è finito.

Un weekend che segna la definitiva fine di questo periodo festivo vissuto in maniera un po’ strana, con quella sostanziale assenza di giorni di ferie oltre alla festività nazionali.

Sono state tutto sommato 2 settimane di mezzo riposo, grazie alle domeniche e al natale e capodanno messi lì a caso, in mezzo alla settimana.

E questo ultimo weekend, per quanto passato a letto con la febbre, mi ha permesso di fare una cosa che non facevo da – credo – almeno 4 mesi: fermarmi.

Ed è strano, è una di quelle cose a cui non sono per nulla abituato, tra orari folli, corse, mille pensieri per la testa, cene, aperitivi, impegni vari.

Però si doveva fare e alla fine il mio corpo ha deciso per me.

Domani si riparte veramente col nuovo anno. Riprendere tutto quello che il 2013 ha lasciato in sospeso e trovare il modo di chiuderlo, nel bene e nel male. E prendere quel paio di decisioni che potrebbero portare una ventata di novità a questo inizio di 2014.

121 – avanzamento

La febbre è finalmente sotto controllo e la giornata è passata stando sul divano a guardare Arrow.

Sì, quell’Arrow di cui negherò sempre di aver visto in 720p.

Alla fine mi serviva qualcosa di leggero. E no: 90210 o Pretty Little Liars entrano più nella categoria “WTF continuo”.

E ok, sono indietro anche con quelle serie come Utopia, In The Flesh, Nikita, Revolution ma no, oggi non ero esattamente nel mood.