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16 – e anche oggi abbiamo salvato il mondo

Una giornata quanto meno pesante e piena di troppo stress.

Partita soft, con una sveglia alle 7, il solito tentativo dei 5km di corsa, una colazione fatta letteralmente al volo rubando una brioche dal buffet dell’albero e volando – a piedi – verso il punto di ritrovo.
Gente che arriva in ritardo e gente che arriva puntuale, brutte sensazioni che diventano realtà ma alla fine si riesce a risolvere e gestire il tutto.

E poi c’è quella bella cosa di quando fai nuove conoscenze e ti trovi un paio di persone splendide che prima ti danno una mano e poi inizi a parlarci, chiacchierare e poi ci finisci a cena assieme a tutto il resto della comitiva e niente: non puoi far altro che dire che alla fine è state una gran bella serata, nonostante la stanchezza fisica.

E domani, si continua così.

PS: ho di nuovo salvato il mondo. Una t-shirt sponsorizzata alla volta.s

13 – da A a B passando per Z

C’è questa cosa che a me piace tantissimo guidare.

Eppure è la prima volta nella mia vita che mi son trovato a fare più di 300km da solo. Non sono abituato.

Però non è stato affatto male. Il sole che entrava dal tettuccio, davanti a me un bel cielo terso e la temperatura che poco alla volta saliva non mano che mi allontano da Milano, una playlist scelta a caso (2007?) con canzoni in ordine casuale.

Ed è incredibile come ogni canzone mi portava in mente un ricordo diverso.

Tipo che quando è partita Shining Star mi son ritrovato nel mio periodo “Limelight” con quel nuovo gruppo di amici della Cattolica (e a ben pensarci, non ricordo neanche più come ero finito a frequentarli!). Ricordo il Limelight al giovedì (o era il venerdì?) sera, il jeans+camicia per entrare, i tavolini sulle scale, la bottiglia di vodka, l’house di quel periodo. Ricordo tutte le foto che ci eravamo scattati, venute ovviamente male causa cappa di fumo. Ricordo la felicità e l’assenza di pensieri di quelle ore a ballare.

E poi invece parte “Pure Imagination”, la versione rifatta dagli Stylophonics. È mi ricordo i viaggi in treno con A., ad ascoltarla a cuffiette smezzate. Prima quella e poi l’originale. E poi, giusto per non farci mancare nulla, passare da queste a qualche canzone a caso Disney. E la più quotata, ovviamente, era “Stia con noi”, cantata senza ritegno in mezzo a pendolari che ci davano sicuramente per matti persi. E chissà, A., come stai e cosa fai.

10 – ferie

E così, avendo praticamente saltato le ferie estive, è il mio turno di prendere qualche giorno di riposo dall’ufficio.

Il problema è che ci sarà da capire bene come riempire questi 10 giorni. Ok, la parte finale è già bella piena e occupata con un progetto folle che si spera – incrociando le dita – vada a buon fine.

Il problema principale sarà gestire l’inizio e quella prenotazione in albergo per una singola, in una città semi-sconosciuta, lontano da tutto e da tutti, solo con me stesso.

9 – rientri

Una settimana iniziata quasi in sordina e poi improvvisamente decollata sotto le lame di un frullatore di cose da fare che ti sballonzolava di qua e di là e non sapevi più dove mettere la testa.

Poi oggi capita di uscire all’orario adatto per essere in macchina, imboccare lo svincolo per la A4 per Torino e vedere davanti a te un cielo di quelli che ti toglie il fiato.

Way back home #nofilter