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Che tempo che fa

Come si fa a rimettere in circolazione un matto, uno totalmente fulminato che, malgrado tutte le prove e le testimonianze, nega l’Olocausto e poi mi dice di credere al Paradiso? – si è chiesta l’attrice. Ma non avete già perso abbastanza pecorelle per mettervi i lupi in casa? Tra un po’ restate solo voi. Dopo i musulmani, i gay, gli ebrei, Galileo, gli zingari, quali altre minoranze volete ancora perdere? Le pecorelle dovete ritrovarle, non smarrirle. Poi vi lamentate se le vocazioni dovete andarvele a cercare in Congo e tra le foche monache, che tanto sono già del ramo

Via BybBlog

Anti GF

Non evito il Grande Fratello per snobismo. Lo evito per due motivi. Il primo non e’ costituito dal fatto che il GF sia un reality show, ma dal fatto che pretenda di esserlo. Cioe’ dal fatto che pretenda che li’ dentro ci sia anche io. 

Il secondo problema e’ che esso non rappresenta il paese reale, ma semplicemente la televisione reale. Se io andassi per il paese a cercare gente a caso con ogni probabilita’ estrarrei un campione molto diverso. Ma se entrassi in una TV e scegliessi persone a caso, otterrei quello. 

Ecco, l’arroganza urtante del concetto di reality show e’ che esso ti dice “ciao, io sono te”. No, belli, voi non siete me. Puppatemi pure la minchia.

Via le trecce di xlthlx

Via non riesco a rintracciare il post originale

[I Believe In Harvey] Milk

milk

MILK mi ha commosso e mi ha fatto piangere. MILK è quanto di meglio si possa volere dal cinema. Uno scossone, un pugno nello stomaco, un insegnamento, uno spunto di riflessione, di discussione. MILK deve dare a ciascuno di noi la forza per non arrendersi MAI. La forza per proseguire atesta alta e lottare per difendere le proprie idee, i propri ideali. Sfidare le convenzioni per essere liberi. Per essere rispettati e vedere riconosciuti i sacrosanti diritti civili di ogni singolo individuo. MILK è la speranza di essere se stessi per chi, nell’oblio della vita quotidiana, si sente solo. 
Perchè “La speranza non sarà mai silenziosa“. 

Cito. In toto.

Perché le parole di SuperPop rispecchiano in pieno quello che ho visto, sentito, provato.

Martedì sera

Ecco, io vorrei solo sapere una cosa.
Io vorrei solo sapere cos’è che mi ha fatto premere il 6 sul telecomando e vedere Merlin.
Cioé, è orribile, assurdo, banale, ridicolo, nella trama, nelle battute, nei costumi e nella scenografia. E poi, voglio dire, Merlino sembra proprio stupido!
Avrei fatto meglio a vedere i RIS. Ho pure visto che hanno un nuovo super programma, da una fotografia ricrea in automatico e nel giro di 5 secondi la scena 3d del luogo.
Va bene che è finzione, ma così non è un po’ esagerato? Perlomeno in CSI e NCIS le strumentazioni sono almeno credibili!
E detto questo, corro a letto, che ho un malditesta che mi sta uccidendo!

Gravi mancanze

Ok, ho appena finito di vedere la prima serie di Dirt e questo c’entra poco.

Ma mi sono accorto che non ho mai postato questo favoloso video di Dirty Sexy Money, in attesa che arrivi la seconda stagione anche qui da noi.

Musica by Lady GaGa, Beautiful Dirty Rich.

Azzeccato, no?

Beautiful, dirty dirty rich rich dirty dirty 
Beautiful dirty rich 
Dirty dirty rich dirty dirty rich beautiful 
Beautiful and dirty dirty rich rich dirty 

We got a redlight 
Pornographic dance fight 
Systematic, honey 
But we go no money 

Our hair is perfect 
While were all getting shit wrecked 
It’s automatic, honey 
But we got no money 

Daddy I’m so sorry, I’m so s-s-sorry yeah 
We just like to party, like to p-p-party yeah 

Bang bang, we’re beautiful and dirty rich 
Bang bang, we’re beautiful and dirty rich 

We live a cute life 
Soundfematic, pants tigh-ter than plastic, honey 
But we got no money 

We do the dance right 
We got it made like 
Ice cream topped with honey 
But we got no money 

Daddy I’m so sorry, I’m so s-s-sorry yeah 
We just like to party, like to p-p-party yeah 

Bang bang, we’re beautiful and dirty rich 
Bang bang, we’re beautiful and dirty rich 

A bang bang bang, bang bang bang, beautiful, dirty rich 
A bang bang bang, bang bang bang, beautiful, dirty rich 

Bang bang, we’re beautiful and dirty rich 
Bang bang, we’re beautiful and dirty rich 

X5 
Bang bang 

Reality

E dopo un sacco di tempo, torno a vedere la tivvù di sera.

Non chiedetemi il motivo, visto che avrei potuto occupare il tempo in un modo sicuramente più produttivo (giocare a Transport Tycoon, per esempio). Eppure mi sono lasciato prendere.

Alla fine, appena tornato a casa da questa massacrante giornata universitaria di revisioni non fatte (sgrunt!), me lo son trovato lì. Francesco Facchinetti che presentava il pre-factor. E mi son lasciato prendere. Devo ammettere che del vecchio X non avevo visto mai nulla, solo le foto a lavoro. E addirittura pensavo che la Giusy l’avesse vinto e invece.. erano stati gli Aram Quarter. Che ‘gnorante!

Comunque, mi ha preso. Perché a parte le polemiche insopportabili dei giudici, di tanto in tanto, il format mi piace.

Tutti erano bravi, veramente bravi. E il programma era decisamente incentrato su di loro, sulla loro musica. Altro che quella schifezza di Amici (che ho visto sempre veramente poco) in cui sono più importanti i litigi e gli insulti dal pubblico.

Ammetto che ho già il mio preferito. Patteggio ovviamente per Morgan e per il “suoi” Enrico e (mi sembra) Matteo. Bravi bravi bravi. E son curioso soprattutto di vedere cosa faranno fare a Matteo.

Però, nelle pause pubblicitarie, ammetto di essere passato su Mediaset, per la prima puntata del Grande Fratello 9.

Beh, insomma, sinceramente.. ha rotto!

Sempre le stesse cose, lo stesso format, la stessa presentatrice, quelle cose inutili. E poi lento, lento, lento, lento!

La crudeltà assurda di prendere 3 tizi, metterli nella stanza delle sorprese, farne entrare solo su giudizio delle concorrenti, far tornare in studio gli altri 2 e poi, su insindacabile giudizio del Grande Fratello, fatto rientrare un’altro (il genovese che, insomma, diciamocelo, mi sta anche simpatico!), ovviamente con un’attesa praticamente infinita.

Poi, geniale la Marcuzzi che, prima di uno stacco pubblicitario, lancia la battuta “chissà chi c’è sotto quella maschera.. Beckam?”.

Già mi immagino le reti di telefonia andate in tilt a causa dei troppi messaggini inviatesi dalle ragazzine “ehi, c’è B. sul GF”. Come se già non lo stavano guardando tutte. E con una frasetta così, immagino si siano accaparrati un bello share!

Ma insomma, se avessero pagato miliardi quel calciatore solo per fargli indossare una maschera da samurai… insomma, ecco, non fatemi dire quel che penso!

Giudizio? Ha rotto. Baaaastaaaa!

Se posso, mi guarderò X.

Pur sopportando il Dj Francesco.

Answer mode:ON

La chiamata del Destino è fissata per il prossimo 21 gennaio. Per gli orfani di Lost è iniziato il conto alla rovescia. Gli autori l’hanno giurato sui loro figli: con la quinta stagione, lo show entrerà finalmente in “answer mode” e, un po’ per volta, cominceranno ad arrivare tutte le risposte. È il caso di avere Fede? O è meglio regolarsi secondo Ragione?

E noi waiting mode:ON semplicemente si attende.

Via NovaMag 2.0

Note RAI

Non c’è stata alcuna censura, ma una serie di casualità che ha impedito la messa in onda della versione originale di “Brokeback Mountain”. La Rai ha comprato i diritti del film “Brokeback Mountain” tramite Rai Cinema. Per un’eventuale trasmissione senza vincoli di orario, è stato chiesto alla società Bim, che l’ha distribuito nelle sale, il visto censura. In seguito a tale richiesta, il distributore ha consegnato la copia che aveva ottenuto il visto, mentre non è stato sollecitato l’invio contestuale della versione integrale. Pertanto, quando Raidue ha deciso di trasmettere il film ha ritenuto di utilizzare la versione integrale non verificando sul terminale che la versione in possesso della Rai era quella che aveva ottenuto il visto censura per la trasmissione senza vincoli di orario. Il Direttore di Raidue ha preso l’impegno di mettere in programmazione la replica del film nella versione cinematografica senza tagli

Ora si chiamano casualità…

Alla fine mi sono ricreduto

Solo un rapido post.

Per dire che, nonostante la neve (che imperversava sul vialetto di casa), abbiamo visto Bolt, in 3D.

Ora. Sicuramente la grafica computerizzata migliore rimane quella di Pixar. La trama è forse un po’ banalotta e infarcita dal solito perbenismo e moralismo disneyano. Il 3D non era male (con tanto di super occhialoni Dolby 3D), anche se in alcune scene era poco sfruttato. 

Alla fine, non mi è dispiaciuto. Tra un cane credulone, una gatta scheletrica (che mi stava tanto simpatica) e un criceto assolutamente folle. 

Ah, già.

Poi la compagnia della serata, a mio avviso, era ottima.