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Transfer:me #2

Allora… riassunto della situazione:

al momento i DNS e il dominio sono passati sotto la gestione di Dreamhost, ma sembra che non si siano ancora propagati correttamente (tanto che pingate il blog, vi restituisce ancora l’ip di TopHost)

Pure il database, con l’aiuto indispensabile della sempre (e forse anche troppo) disponibile Xlthlx, è ora sui server americani.

C’è quindi solo da aspettare che la transizione vada a buon fine.

In questa fase potrebbe esserci qualche errore (assolutamente vostro e non del mio database) di codifica dei caratteri. Dovrebbe bastare un clean della cache del vostro browser e tutto ritorna a posto.

Dubbi da mc

Ok.

Ogni sera faccio il backup dei nuovi file dall’account di TopHost a quello (non ancora visibile al pubblico) di DreamHost, con la paura che da un giorno all’altro, trasferiscano il dominio e quindi con la perdita quasi sicura di qualche dato.

In tutto questo, però, ho un dubbio sull’Midnight Commander: durante la copia, nel caso di file da sovrascrivere, che differenza c’è tra update e if size differs?

La mia (libera) interpretazione è che update aggiorna (sovrascrivendo) il file di destinazione se quello di origine è più recente, mentre if size differs lo fa solo se c’è una differenza di dimensione.

È giusto?

Ok, adesso qualcunA (:P) mi dirà che basta googlare. Però devo ammettere che quando si tratta di questi dubbi così tecnici non riesco a interrogare il buon Google con profitto.

Blogroll (grazie Google Reader!)

Non so se ve ne siete accorti, ma da ieri è comparsa un link, qua sopra, che si chiama (guardacaso) link. Rimanda ad una pagina in cui è presente tutto il mio (quasi) intero. Vi ho risparmiato i vari siti di tutorial e quelli da cui attingo qualche risorsa per il mio lavoro.

Avevo rinunciato ad avere un blogroll, più che altro per la difficoltà di mantenerlo aggiornato con le entrate/uscite dei blog letti. Poi mi è venuto in mente che io ho un blogroll sempre aggiornato: è la lista dei feed letti con Google Reader. E vuoi che non ci fosse un modo per integrarla in qualche modo in WordPress!? Ovviamente sì! E l’ho trovato qui, dopo una breve ricerca.

Di base si deve fare questo (faccio riferimento all’interfaccia inglese di Reader, quella che uso, con maggiori funzioni rispetto a quella italiana):

  1. Fai login nel tuo account di Reader;
  2. seleziona Settings nell’angolo in alto a destre;
  3. seleziona Folders and Tags;
  4. scegli una cartella e impostala su public;
  5. una volta che è pubblica, dovrebbero comparire delle nuove opzioni, tra cui Add a Blogroll to My Site. Cliccalo;
  6. ora dovrebbe comparire una finestra pop-up con il blogroll, che puoi personalizzare. Puoi eliminare (o personalizzare) il titolo di default a seconda delle tue esigenze, ma è necessario impostare il color scheme su none, in modo che venga formattato secondo gli stili di WordPress;
  7. copia il codice nel box sottostante;
  8. passa al pannello di amministrazione di WordPress e incolla il codice dove vuoi: puoi inserirlo in un post, in una pagina (come ho fatto io) o in un widget. In questo caso vai in Aspetto e poi Widget. Ora crea un widget di testo, incolla il codice, personalizza il codice ma ricordati di cliccare sia su finito che su salva widget.
  9. finito!

Non ho creato un widget per il blogroll per due motivi: la quantità di blog/feed seguiti e il fatto che è basato su javascript e può rallentare un po’ il caricamento delle pagine del blog. Così, anziché avere un widget lunghissimo che compare (e rallenta) tutte le pagine ho preferito creare una pagina separata, ma comunque accessibile (e curiosabile).

Safari 4, WebKit e l’edit link di WordPress

Ho trovato alcune informazioni sul bug già segnalato che si verifica al momento di inserire un link in un post di WordPress usando la beta di Safari 4, che porta alla completa inutilizzabilità dell’editor, obbligando a chiudere completamente la pagina e perdendo le ultime modifiche, se l’autosaving non ha fatto il suo lavoro

Come immaginato, non è un problema diretto di WordPress, ma di TinyMCE, il componente che gestisce l’editor visuale.

There are a few knows issues that has been solved in the latest SVN version soon to be released. Also we have reported some other issues to Apple and one of the regarding the dialogs seems to be fixed in the latest nightly.

source

Nel frattempo ho però scoperto che le ultime nightly build di WebKit, disponibile per ogni piattaforma, non hanno alcun problema.

WebKit is an open source web browser engine. WebKit is also the name of the Mac OS X system framework version of the engine that’s used by Safari, Dashboard, Mail, and many other OS X applications.

Icona WebKitÈ in tutto e per tutto uguale a Safari 4 e utilizza pure gli stessi file di impostazione, quindi non ho perso nulla dal passaggio dall’uno all’altro, neanche la compatibilità con i plugin. L’unica cosa è quell’icona dorata che non mi piace per nulla, ma vabbè, almeno così non mi mangerò le mani il secondo dopo aver cliccato quel famigerato edit link.

Da quel che ho letto c’è anche un modo per eseguire Safari utilizzando la nightly build del WebKit, ma credo che comporti la compilazione di un po’ di codice. E direi che posso anche sopportare una bussola dorata per un po’ di tempo, no?

Via WordPress Support Forum

Update: per quanto il programma installato in applicazioni e sulla dock compare come WebKit, viene indicato nella barra dei menù come “Safari”. Uhm… vabbè, l’importante è che funzioni tutto, no?

Time zone

Bene.

Giusto perché questo blog non si deve far mancare praticamente nessun problema, ho scoperto che c’era impostata l’ora sbagliata nel blog.

Tutti i post venivano pubblicati con un’ora in più rispetto al reale, colpa di un’impostazione da modificare manualmente al cambio dell’ora legale/solare.

Ora l’ho sistemata. Ma scommettiamo che al prossimo cambio me ne dimenticherò?

Ovviamente confido in quel…

È brutto lo sappiamo, ma verrà corretto in futuro.

Scritto dagli stessi autori di WordPress in quella pagina delle impostazioni.

La lezione di oggi: Feed for dummies

Visto che mi sono state chieste delucidazioni sui Feed RSS, ecco la spiegazione, che ho tradotto dalla voce in inglese su Wikipedia (la versione in italiano della stessa voce è semplicemente penosa).

Un feed web (o news feed) è un formato di dati usato per fornire agli utenti contenuti aggiornati frequentemente. I distributori di contenuti rendono disponibile un feed, permettendo agli utenti di iscriversi ad esso. Creare una collezione di feed accessibile in un unico colpo è una aggregazione realizzata con un aggregatore.

Vi sono diversi formati di feed, tra cui l’RSS o l’Atom, ma nel linguaggio comune il termine specifico RSS è ormai quasi diventato sinonimo di feed, sebbene non tutti i feed siano in tale formato.

Nello scenario tipico di utilizzo di un feed, il fornitore di contenuti pubblica un link al feed sul proprio sito che l’utente finale può salvare in un programma aggregatore (chiamato anche feed reader o news reader). Quando richiesto, l’aggregatore interrogherà tutti i server indicati nella lista dei feed registrati per scoprire se sono presenti nuovi contenuti; se sì, l’aggregatore segnalerà la presenza di tali nuovi contenuti o eseguirà il download degli stessi.

Rispetto alla ricezione degli contenuti pubblicati via mail, ci sono diversi vantaggi:

  • iscrivendosi ad un feed, l’utente non pubblicizza il proprio indirizzo email, quindi non aumenta l’esposizione ai rischi associati all’email: spam, virus, phishing e furto d’identità
  • se l’utente vuole interrompere la ricezione dell’aggiornamento, non deve inviare nessuna richiesta di “unsubscrive”, ma basta che rimuova il feed dal proprio aggregatore
  • gli elementi di un feed rimangono ordinati

Per utilizzare i feed, è necessario un lettore di feed. Come già detto, l’utente si iscrive al feed e riceve i contenuti aggiornati ogni volta che viene eseguito un aggiornamento degli stessi. I lettori di feed sono di diverso tipo, sia online, che offline. Inoltre, quasi tutti i più recenti browser web e client email includono funzionalità di lettura dei feed.

Dal canto mio, per leggere e gestire i miei numerosi feed, utilizzo Google Reader: è online, è attivo per tutti gli account google (quindi se avete gmail o blogger basta usare i dati di accesso che già avete), si possono organizzare i vari feed per tag e, essendo online, è ovviamente accessibile ovunque: da casa, dal lavoro o anche dal cellulare, visto che dispone anche di versioni ottimizzate (è ottima quella per l’iPhone :P).

E questo è tutto.

PS: se non avete i feed attivi, cari blogger, cercate nel pannello di amministrazione del vostro blog, le opzioni per attivarli. Tutti ve ne saranno grati (e potranno così essere costantemente e istantaneamente aggiornati sui vostri nuovi post!).

Wp_term_relationship

Avevo fatto un casino usando l’auto tagger incluso nel plug-in “simple tag”.

Il mio consiglio è: non usatelo!

Così, per ripristinare il tutto, mi sono addentrato nei meandri del phpmyadmin, eliminando tutte le voci aggiunte dal malefico automatismo.

delete on WP DBE alla fine, ho trovato la tabella incriminata (la wp_term_relationship) e trovato le righe da eliminare (dalla 5492 alla 9024). Inutile dire che il phpmyadmin di TopHost si era semplicemente imballato. Però, almeno, ha portato a buoni risultati.

E devo pure ringraziare il buon Falcon, che mi ha dato supporto tecnico (e morale) durante tutta l’operazione.

E tutto è bene quel che finisce bene, no?

Beh, no! È sorto un problema: la tag cloud “legge” ancora i vecchi tag sbagliati! Dove memorizzerà le sue informazioni? Perché nel db non ho trovato nulla a riguardo. Che magari le memorizzi in qualche file di cache e basta solo sollecitare il giusto trigger per farla aggiornare in modo corretto?

Boh, chissà, speriamo…