Mi appello al buon senso dei nostri vertici istituzionali per impedire che uno dei simboli più cari ai genovesi come la Lanterna venga utilizzato per promuovere una carnevalata blasfema e condivisa soltanto da una minima parte della Città . Diversamente sarebbe aggiungere oscenità ad oscenità e ci si renderebbe complici di una grave offesa ai sentimenti dei cittadini genovesi. Quanto, poi, all’ostinazione di Arcigay a voler tenere la manifestazione nella stessa giornata della tradizionale processione del Corpus Domini ciò sta a dimostrare l’intento provocatorio e offensivo degli organizzatori: spero in un intervento risolutore per il cambio della data da parte delle Autorità competenti anche per evidenti ragioni di ordine pubblico.
Gianni Plinio, capogruppo regionale AN
Ok. Sono sempre più senza parole.
Via SuperPop
a quando il carcere per chi dall’alto di cariche pubbliche fomenta il “disordine pubblico”?
In effetti, questi ultimi due post sono molto poco incoraggianti, poi qui non si capisce bene quale sarebbe lo sfregio fatto alla Lanterna; per Plinio probabibilmente basta il semplice fatto di essere utilizzata in una manifestazione gay (anche se a dire il vero sembrerebbe che si sia infilata un condom sulla punta, ma secondo me non c’è stata un’ intenzione specifica in tal senso).
Su Povia, poco altro da dire oltre al fatto che il testo accresce ulteriormente lo squallore che ha contraddistinto, fin dal principio, tutta la faccenda.
OT: mi pare che si dorma poco la notte, da queste parti 😉
ma credo che quello sia proprio il profilo della lanterna di genova, non ci vedo nessun preservativo.