Ok, per me è già finito il primo giorno lavorativo della settimana. Così, fortunatamente, domani non avrò la crisi del lunedì, come succede alla maggior parte di voi. E, ancora più fortunatamente, di solito la domenica è un giorno tranquillo, quindi non è neanche troppo doloroso tornare in quell’ufficio.
Beh, questo di solito. Non oggi. Non oggi, tra persone in ferie, colleghi malati e uno “speciale estate” da preparare assolutamente il prima possibile, per non ritrovarci all’ultimo momento a strapparci i capelli.
Risultato? Io ho seguito lo speciale estate. E non ho avuto un secondo libero. E’ già tanto se sono riuscito ad alzarmi dalla sedia. Finchè, verso le 22.30 la mia collega/responsabile annuncia “Ciao io vado, ho controllato tutto, c’è solo da finire le prime”. Quella collega/responsabile che non più di una settimana mi ha addossato la colpa di un errore dinanzi al grande capo.
E quindi? Niente. Io ho continuato con il mio speciale (e il più, fortunatamente, è fatto), lo stagista ha finito le prime, le abbiamo inviate e mentre attendevamo la conferma da parte della tipografia (a cui avevano comunicato un numero di pagine errato) abbiamo finito un’altra pagina dello speciale. Così siamo usciti da lavoro alle 23.30, assieme ai giornalisti (è un fatto rarissimo, visto che loro iniziano prima di noi grafici e finiscono – ovviamente – prima).
Lei, bella bella, su una poltrona del Bicocca Village a godersi Batman. Io, stanco, in macchina mentre affrontavo l’autostrada con occhi un po’ troppo pesanti.
No comment.