Giornata mediamente importante.
Iniziata con una sveglia all’alba. Giusto per prendere un pullman carico di studenti chiassosi. Cuffiette bianche nelle orecchie, Kosheen per iniziare col mood giusto la lunga giornata e una sana dipendenza da twitter-on-the-go.
Giro mattiniero (troppo maniero) per i negozi (ancora chiusi) di Milano alla ricerca dei famosi dvd per mia madre.. Due di questi (Il pianista e La rosa bianca) li ho trovati alla Fnac. E li ho presi senza pensarci troppo. Peccato che poi li trovati pure alla Ricordi. E avrei speso, in totale, 7€ in meno. E ovviamente “alla Fnac trovi il prezzo più basso garantito” sono anni che non vale. Alla Ricordi ho trovato pure Rosenstrasse. A 25,90€. Ma siam pazzi? Edizione normalissima, confezione in plastica ultraleggera, quindi probabilmente non ha neanche il libretto. Per un film – ok, introvabile – ma del 2001! Persino i Simpson in Blueray costavano meno! E tra l’altro secondo la Feltrinelli Garibaldi (che poi è la stessa catena di negozi) doveva costare 10-15€. Peccato che in magazzino non ce l’abbiano. Ma a fine mese dovrebbe arrivare. Speriamo.
Poi metro per il colloquio parte 2. Andata bene anche questa. Ci si vede lunedì per discutere le ultime questioni.
Pranzo con una cara amica universitaria, che non vedevo da un bel po’. Mi ha stupito con un pensierino per il compleanno. Un altro braccialetto (ma si capisce così tanto che mi piaciono?). E’ strano. Molto strano. Anelli e sfere di metallo. Non so che materiale sia. Chiaro e scuro. Con dei petali. Che fanno contrasto. Boh. Una cosa strana.
E questo si aggiunge all’incetta di regali. Love mi aveva preso per S.Valentino un altro Cactus Pups di Tokidoki. Ma sfortuna vuole che fosse il Tristino giallo con salsiccia che già ho. Quindici per cento di sfortuna di beccare lo stesso. E sfortuna è stata. E per il compleanno invece mi ha preso Ciao Ciao. In attesa che alla Supergulp arrivi anche Adios. La Magenta Desk Family si sta espandendo. Bene bene.
Poi, per finire la giornata, ho accompagnato la mia amica a Garibaldi. E volevo prendere un treno per tornare a casa. Una macchinetta funzionante. E mi ha mangiato i soldi. Senza darmi il biglietto. Tranne poi accorgermi che per terra c’era un foglio, con dello scotch. Quello bianco, trasparente. “Emettitrice rotta”. Bene. Così erano tre macchinette rotte. Tre su tre. E attaccare meglio il foglio di avviso no? Oppure disattivarla da remoto, no? E così, nel frattempo avevo perso il treno. E per il nervoso ho lasciato perdere. E son tornato a Lotto. E ho preso il pullman. E Trenitalia la sopporto sempre meno.