Sembra incredibile, ma sono passati 7 da quando, sul palco del Macworld Expo, Steve Jobs ha presentato il primo iPhone, con quel “Today Apple is going to reinvent the phone.”
Quindi vuol dire che – a occhio e croce – io maneggio un iPhone da… Boh? 5 anni e mezzo? 6? da quel primo meraviglioso iPhone 2G 8GB, con tutti i suoi limiti e imposizioni. E poi un 3G, poi un 4, poi un 5. Ho sempre volutamente evitato gli S, anche se devo ammettere che questa generazione mi ha tentato più di una volta, per il TouchID e le migliorie alla camera e quei piccoli cambi estetici.
E in questi 7 anni ne ho. combinate un bel po’: mollato un lavoro, iscritto (e finito) ad un’altra facoltà universitaria, iniziato (e finito) una storia importantissima, cambiato altri lavori (e te guarda: mi sono ritrovato a fare il Mobile UX Designer, una professione che senza quel temono chissà se oggi esisterebbe), fatto molte nuove conoscenze (sia dentro che fuori dalla rete) e soprattutto imparato a convivere con me stesso.
E quello sembra un evento che quasi non ricordiamo, perché non ricordiamo un’era pre iPhone, per interfacce touch, eppure… Eppure son passati 7 anni.