E così si è arrivati alla fine di questa settimana corta e intensa.
È la giornata non ha mancato di stupire, con un lavoro urgente che comprendeva l’uso di termini come bunner e machette (sì, sigh, me li hanno scritti sbagliati). E così di colpo si è tornati al 2009, alle tipografie, ai quiotidiani e a quel misto di soddisfazione e terrore quando mandi in stampa qualcosa che verrà visto da X mila persone.