E così alla fine è arrivata la finale dell’Eurovision Song Contest, che ho visto in Palazzo Giureconsulti, sede in questi giorni di “Be Nordic”, una serie di eventi volti a far conoscere la penisola scandinava organizzati dagli enti del turismo di Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia.
Una bella esperienza, non solo perché ero con alcuni cari amici, ma perché la visione collettiva di eventi del genere ha sempre qualcosa in più da offrire, soprattutto se attrae un pubblico poliglotta e proveniente da diverse parti d’Europa. E insieme si applaudiva (fino all’esplosione all’esibizione di Conchita Wurst), ci si lamentava dello streaming che saltava, insieme si tratteneva il fiato nei lunghissimi minuti delle votazioni.
Alla fine, l’Italia ha dato il massimo dei punti (12) all’Austria e questo mi rende molto fiero della nostra giuria e del nostro televoto.
Ma sono anche molto orgoglioso dell’Europa, che ha consegnato la vittoria a Conchita Wurst.