ipocriṡìa [i-po-cri-sì-a] (ant. ipocreṡìa e pocriṡìa) s. f. [dal gr. ὑποκÏισίη, forma rara per ὑπόκÏισις «simulazione», der. di ὑποκÏίνω «separare, distinguere», e nel medio ὑποκÏίνομαι «sostenere una parte, recitare, fingere»]. – Simulazione di virtù, di devozione religiosa, e in genere di buoni sentimenti, di buone qualità e disposizioni, per guadagnarsi la simpatia o i favori di una o più persone, ingannandole: non è umiltà genuina, è i.; nascondere qualcosa sotto la maschera, sotto il manto dell’i.; Onde nel cerchio secondo s’annida Ipocresia, lusinghe … (Dante). In senso concreto, atto o detto da ipocrita; comportamento ipocrita: talora le convenzioni sociali sono vere i.; tra noi certe i. sarebbero fuori luogo.