C’è questa cosa che mi accorgo capitarmi sempre più spesso.
Arrivo a casa, lascio la macchina in giardino senza alcuna voglia di portarla in garage, apro la portiera per scendere, prendo in mano il telefono e poi finisce che mi distraggo dietro a qualche notifica.
E rimango così, seduto sul sedile, con la portiera aperta. Intanto le luci del giardino e della macchina si spengono, l’aria fresca della notte entra nei polmoni e sono circondato dal buio e dai rumori della notte sileziosa.
Qualche macchina che passa sulle strade vicine, a volte il rumore del vento e delle foglie, altre volte nulla più.
Ed è meraviglioso.