È di ieri questo video di Tom Daley, nuotatore inglese classe 1994 e facente parte della nazionale olimpica:
Sì, quando ne ho saputo, ammetto di averlo visto almeno un paio di volte, per ascoltarlo bene, per vedere un ragazzo di 20 anni dire con agitazione (e forse paura) quell'”i’ve met someone… and that someone is a guy”; poi ne ho parlato un po’ con M., che poi ha scritto questo post e non posso che condividerlo in pieno:
È stato il momento in cui l’intera squadra britannica ha gioito e festeggiato con lui la medaglia che mi ha fatto capire che Tom non è solo sexy, è un eroe buono. Amato dai suoi compagni, appassionato di quello che fa e con una storia da raccontare – il padre sparito da poco, l’impegno per le olimpiadi, la medaglia, i progetti futuri. Eppure sembro l’unico a ricordarsi queste cose. E fa un po’ amarezza perché a noi gay bollano sempre come stupidi e senza un obiettivo, come dalla testa vuota e interessati solo all’apparenza. E Tom Daley diventerà l’ennesima icona LGBT ricordata per il suo fisico, ma non per i suoi meriti. Siete davvero contenti del risultato?