Uno è risoluto, pieno di buoni propositi e guarda con sguardo fiducioso davanti a sè.
Poi arriva a casa e scopre che il padre, ancora una volta, ha googlato il suo nome.
E mentre prima si era fermato a guardare (e ovviamente commentare negativamente) la foto su Facebook (maledetto Facebook!), ora si è pure messo a spulciare i vari messaggi inviati ad un gruppo yahoo che seguiva per lavoro.
E si è pure preso la briga di stamparli.
Poi, si meraviglia pure per il fatto che questa ossessione del googlarmi giorno dopo giorno (la critica su FB era arrivata settimana scorsa) e spulciare a mano link di link di link, mi fa arrabbiare.
E direi pure che cozza pesantemente col nuovo concetto di fiducia che pensavo avessimo instaurato.
Ora ci manca pure che riesca a trovare il modo di fare un whois al contrario e che arrivi su queste pagine.
Sinceramente, che ci provi pure.
Ma io, nel frattempo, mi sono già stufato di essere risoluto, pieno di buoni propositi e guardare con sguardo fiducioso davanti a me.
ma perché?
cioè, perché non aveva niente di meglio da fare?
o per una forma di controllo?
o per cercare di conoscerti?
mmm
devo controllare anche il mio facebook? se sono tra i tuoi contatti, può darsi che da lì si risalga a bybblog, e da lì a qui in un attimo.
mumble mumble.
Il mio profilo su Facebook è privato, quindi può vedere solo la mia foto e nient’altro se non è loggato. Eventualmente controlla se anche tu hai il profilo privato (vista anche la rarità del tuo nome/cognome).
Però, sinceramente, dover fare tutto questo mi scoccia. E mi ancora di più girare le scatole.
Central Intelligence Agency, buongiorno. Come posso aiutarla?
Pe rla serie “Piccoli conigli di sopravvivenza calinga”
Io l’avrei preso in contropiede: “la mia foto su face book non ti piace? Dai, scattamene una tu così non porai dire che non è bella (il tutto corredato da sorriso a 350 bianchissimi denti)”
Per il resto, non credo che si itrippi così tanto da fare ricerche incrociate.
Nel frattempo che Byb passi in anagrafe.. 🙂
Piccoli
Sob!
ma in realtà questo è il problema sommo della rete.
cioè, è inutile tentare di arginarlo chiedendo di non controllare. è come avere un diario aperto che tutti possono leggere ed in qualunque momento e poi chiedere la cortesia di non aprirlo.
è brutto, ma è così e c’è poco da fare.
l’unica cosa è l’anonimato, volendo. o potendo. e non mettere mai il proprio nome, per esempio.
e usare diecimila mail diverse.
e maledetto facebook sì. ci ha resi tutti tracciabili in un attimo. e però è anche bello. ho ritrovato amici che non sentivo da anni, sparsi per il mondo e non.
io, per esempio, sono salvato dai miei tre omonimi. tutti della mia età più o meno, tutti e tre creativi (uno lavoro a milano come art director, l’altro è un artista di livorno, il terzo invece è un attore)
MUAHAHAH
😀
il potere della rete è grande!