Giornata strana. Piena di emozioni. Molte positive, altre che lasciano un po’ l’amaro in bocca.
Giornata iniziata bene, benissimo. Con il tempo che volava via. E non basta mai, in certi momenti.
Poi la corsa a lavoro, fortunatamente senza traffico. Il sogno di un w-end rilassante che si infrange, per l’incapacità di programmare di qualcuno. Lo stress anticipato per la giornataccia lavorativa di domani, senza i nostri giornalisti e con venti miliardi di cose da fare. E, nel frattempo, il momento della scelta: arrivato, presto, forse troppo presto.
Ma come faccio a scegliere ora, tra 10 giorni cosa farò e dove sarò a settembre?