Rieccomi.
Esame dato. E tutto sommato era decisamente meno peggio del previsto. Ora, non dico che prenderò un 30 (anzi, lo escludo proprio), però ci sono riuscito. Ho fatto la ricerca, sono riuscito a sostenere l’esame, per quanto lungo e pesante.
E ricordate il post di ieri?
Bene.
Dall’alto del mio lunaticismo, dimenticatelo.
Perchè ora, superato in qualche modo l’ostacolo, sono di nuovo come al solito.
Certo, ci sono sempre le tavole e le consegne, ma ora che il fardello se n’è andato sembra tutto più facile (fino al prossimo accumulo di consegne, ovviamente).
Ma, bene o male, è un pensiero comune. Su Facebook, il gruppo del primo anno ha organizzato per domani sera un’uscita. E oggi qualcuno si è portato i rifornimenti da casa (vino e limoncello) per festeggiare alla fine dell’esame.
Cose pazzesche, mai viste nella mia precedente (e tristissima) carriera universitaria.
Eppure nulla mi toglie l’impressione, anzi, la certezza, che questa è una vita completamente diversa.
Uoooh oh oh ohhhh
[non ti dico niente, eh, pero’ sappilo. :D]
[sì, lo so, hai ragione]
Voglio saperti ubriaco fino allo sfascio domani alla festa 🙂 e no, “brillo” non mi basterÃ
ehi!
ma tu domani sera non sarai a lavoro?
Appunto. Io sarò a lavoro.. 🙁
Eccolo là : il classdico esempio di “fasciamoci la testa con tre, 4 giri di bende prima ancora che si rompa.. SE si rompe”….
😉