Forse è stato per il discorso di ieri sera con Manila/Proserpina. O forse è stato altro. Ma prima, sotto la doccia, ho ricordato. E mi sono rivisto. Mi sono rivisto in un preciso istante di due anni e qualche mese fa. Mi sono rivisto accasciato inerme sul pavimento del corridio. Una macchia di sangue raggrumato sulla faccia. E la cornetta del telefono, senza vita, che pendeva dal mobile.
(L)?
a volte ho l’impressione sia così difficile toccarti, raggiungerti, capirti.
ma non importa. ora non m’importa.
più avanti non lo so.
un abbraccio megagigante.
(K)
Allegria, signore e signori! Allegria :p
(Manila fa pessimi effetti, a volte)
L’importante è che il sangue si sia sgrumato, ecco…