221 – nulla

C’è una certa ora a cui si dovrebbe smettere di scrivere su Whatsapp e fare danni.

E quell’ora di solito corrisponde all’1, quando l’iPhone attiva automaticamente il non disturbare e tu ti dimentichi di controllare il telefono per vedere se ci sono risposte.

E c’è il problema del whatsapp per necessità, quando si avrebbe fatto meglio e prima a parlarne di persona o anche solo per telefono, ma non sempre è possibile.

E leggi cose e ti preoccupi come al solito di non aver capito un tubo e aver fatto l’egoista che pensa solo a sè e ti sei messo a scorrere indietro di giorni e settimane nella cronologia e non trovi nulla.

E invece hai solo più o meno capito Roma per toma, ti sei solo subito preoccupato per nulla.

E poi ad un certo punto crolli e quando poi ti svegli ti trovi questo ad attenderti.

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219 – Fuorisalone, #2

E alla fine, F. ce l’ha fatta a convincermi a fare un giretto al Fuorisalone.

È stata l’occasione per vedere il Temporary Store di Swatch in Montenapoleone per la vendita del Sistem51, che ho ovviamente comprato, nella versione blu.

Poi un veloce giro in Brera, a piedi fino a Piazza Affari per vedere quello che aveva combinato Seletti con Cattelan e poi in Statale, che ormai da sempre ospita le migliori installazioni di tutto il Fuorisalone, con buona pace del Politecnico e della sede di design della Bovisa che non hanno modo di emergere, vuoi per la posizione, vuoi perché forse non ci credono (ma dico: vengono ad esporre scuole di design di tutto il mondo e noi non facciamo nulla?).

Infine, evitato come la peste Tortona e la folla e siamo scappati a chiudere il tutto sterminando salmoni al solito amato Ginza.

218 – sconosciuti

Un aperitivo scoprendo un nuovo carinissimo bar della zona, la compagnia giusta, molte chiacchiere; poi il rientro verso casa, una whatsappata improvvisa, l’inizio di una interessante seconda parte della serata verso luoghi più o meno sconosciuti, altre chiacchiere, 4 piacevoli passi e un rientro a notte fonda.

E, come al solito, le serate migliori sono quelle organizzate all’ultimo secondo.

214 – zero

C’è una certa soddisfazione nell’esser riuscito portato ad uno status di inbox zero la mail personale, la mail di lavoro e la mail delle inutili notifiche Social e newsletter più inutili.

Ma c’è anche la consapevolezza che durerà poco 🙂

212 – corsa

E poi inizi a rimetterti in pista, grazie alla bella giornata e nonostante i giorni precedenti.

Vai a fare la prima corsa della stagione, che ovviamente si rivela una tragedia perché fai 10 minuti di corsa e muori, cammini altri 10 minuti, poi altri 5 minuti di corsa e poi altri 10 di camminata.

E poi prendi e vai a Milano per un aperitivo in piacevole compagnia e 4 passi lungo corso Buenos Aires, una sosta al Mc perché improvvisamente avete entrambi fame e poi a casa.

E ora letto, che domani bisogna svegliarsi presto perché sarà una giornata piuttosto piena.

211 – camera

Poi finisce che passi il sabato a dormire 12 ore.

Poi ti svegli, ti metti a leggere, a guardare qualche serial, avvii il Battle.net per giocare ad Hearthstone e invece becchi in chat vecchi amici di WOW, stai un po’ su internet ma ti annoi e allora passi dalla PS Vita, a Super Hexagon, al free-weekend di Monaco su Steam, al Kindle.

Il tutto finché non sono le 19.30 e inizi a prepararti per una cena con i tuoi amici.

E ti rendi conto che sono passate praticamente 24 ore senza mangiare: no cena, no colazione, no pranzo, no merenda. Solo un pacchetto di patatine e una mezza bottiglia di coca, chiuso in camera tua senza rivolger parola a nessun altro.

E queste righe ti sembrano un improvviso deja-vu.