19 – post mortem

E quindi, è finita.

Tanta stanchezza accumulata, le ultime cose da sistemare, la rabbia per le cose che non hanno funzionato al primo colpo, ma tanta tanta soddisfazione per questo primo evento.

Ora c’è solo da analizzare a tavolino com’è andato il tutto e imparare dagli errori e mancanze di tutti per migliorare per una eventuale seconda volta.

Ed intanto, a Rimini il sole splende e i lettini in spiaggia chiamano per ultimo saluto prima di tornare a Milano.

16 – e anche oggi abbiamo salvato il mondo

Una giornata quanto meno pesante e piena di troppo stress.

Partita soft, con una sveglia alle 7, il solito tentativo dei 5km di corsa, una colazione fatta letteralmente al volo rubando una brioche dal buffet dell’albero e volando – a piedi – verso il punto di ritrovo.
Gente che arriva in ritardo e gente che arriva puntuale, brutte sensazioni che diventano realtà ma alla fine si riesce a risolvere e gestire il tutto.

E poi c’è quella bella cosa di quando fai nuove conoscenze e ti trovi un paio di persone splendide che prima ti danno una mano e poi inizi a parlarci, chiacchierare e poi ci finisci a cena assieme a tutto il resto della comitiva e niente: non puoi far altro che dire che alla fine è state una gran bella serata, nonostante la stanchezza fisica.

E domani, si continua così.

PS: ho di nuovo salvato il mondo. Una t-shirt sponsorizzata alla volta.s

13 – da A a B passando per Z

C’è questa cosa che a me piace tantissimo guidare.

Eppure è la prima volta nella mia vita che mi son trovato a fare più di 300km da solo. Non sono abituato.

Però non è stato affatto male. Il sole che entrava dal tettuccio, davanti a me un bel cielo terso e la temperatura che poco alla volta saliva non mano che mi allontano da Milano, una playlist scelta a caso (2007?) con canzoni in ordine casuale.

Ed è incredibile come ogni canzone mi portava in mente un ricordo diverso.

Tipo che quando è partita Shining Star mi son ritrovato nel mio periodo “Limelight” con quel nuovo gruppo di amici della Cattolica (e a ben pensarci, non ricordo neanche più come ero finito a frequentarli!). Ricordo il Limelight al giovedì (o era il venerdì?) sera, il jeans+camicia per entrare, i tavolini sulle scale, la bottiglia di vodka, l’house di quel periodo. Ricordo tutte le foto che ci eravamo scattati, venute ovviamente male causa cappa di fumo. Ricordo la felicità e l’assenza di pensieri di quelle ore a ballare.

E poi invece parte “Pure Imagination”, la versione rifatta dagli Stylophonics. È mi ricordo i viaggi in treno con A., ad ascoltarla a cuffiette smezzate. Prima quella e poi l’originale. E poi, giusto per non farci mancare nulla, passare da queste a qualche canzone a caso Disney. E la più quotata, ovviamente, era “Stia con noi”, cantata senza ritegno in mezzo a pendolari che ci davano sicuramente per matti persi. E chissà, A., come stai e cosa fai.