Succede che dopo una giornata del genere dovrei essere solo felice.
Succede che dopo una giornata del genere dovrei arrivare a casa e andare a letto.
E invece succede che finisco davanti al Mac a sistemare alcune cose di lavoro. E l’occhio cade su facebook e sulle innumerevoli foto pubblicate.
E scopro di amici a cui tenevo e tengo tutt’ora con cui però son successi casini e con cui vorrei tenere rapporti, anche se poi non ci si vede più di tanto, che si sono trovati, cenato assieme, scambio di regali. Belle foto, foto di allegria e spensieretezza. E mi manca. Mi manca non averla potuta condividere con loro. Perché forse loro magari sanno che a loro alla fine ci tengo e che vorrei essere coinvolto nelle loro attività , però ormai non so più come fare, quando vederci, come entrare nel gruppo, come non rimanere indietro rispetto al bellissimo rapporto che sono riusciti a costruire tra di loro.
E la cosa mi fa male e mi ferisce, soprattutto in una notte in cui, in realtà , dovrei essere solo felice.
dobbiamo coltivare alcune amicizie, quelle che perderle sarebbe un peccato. nel caso pensare di coltivarle assieme, o almeno valutare l’ipotesi.
Ho imparato che quando hai avuto una giornata felice devi fare in modo di non vedere/fare nulla per fartela “rovinare” (ho usato le “” volutamente).
Che ti serva da insegnamento: la prossima volta, a nanna di corsa.. E niente Mac per lavoro, FB o social network vari..
E si, Byb ha ragione: infilatevi la salopette color cachi, un paio di guanti e con zappetta e rastrellino, andate a coltivare… 🙂
(‘sto giro arriverà il mio commento?)