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135 – HOMI

Un weekend decisamente diverso dal solito, passato prima a divertirmi con carta collane forbici, oggi invece tutto il giorno in HOMI, fiero di aver dato il mio (seppur piccolo) contributo e del risultato ottenuto.
I giri per gli innumerevoli padiglioni, le pause per osservare la pioggia scivolare sulla vela di Fuksas, la rustichella senza sapore, l’aperitivo di benvenuto a fine giornata per gli organizzatori e gli espositori, il macello dei pass auto, la fatica di 8 ore in piedi senza sosta.

Ed eppure è stato un weekend rilassante e riposante, soprattutto per la mente e ben più riposante di quelli passati senza vita sul divano davanti alla TV.

Un weekend di quelli che ti fa pensare e prendere decisioni. Ed in fondo è solo questione di volontà e di coraggio, no?

133 – Conclusioni di giornate

Correre avanti e indietro per mezza Milano.
Litigare con una maleducata il cui unico scopo era far perdere tempo a tutti.
Girare con mezza foresta amazzonica in carta stampata sotto braccio: piove [difficoltà aggiuntive: tracolla, borsa del Mac, porta schiscia, ombrello chiuso].
Pensare “prendo una car2go o una enjoy”: la più vicina è ad un km;
Pensare “Massì, prendo il tram che passa subito”: il primo passa dopo 20 minuti [difficoltà aggiuntive: inseguirlo perché avevo sbagliato fermata].
Avere un timing sbagliato e mancare la consegna della foresta amazzonica a chi di dovere.
Scendere in metro e incastrarsi nei tornelli.
Pensare “meno male che sono in macchina”, ricordarsi che è parcheggiata a Rho Fiera [difficoltà aggiuntive: la macchina è parcheggiata a kilometri* da Rho Fiera]
Arrivare alla macchina, scaricare tutto: un cretino centra in pieno una pozzanghera e ti lava completamente.
Andare a 90km/h in un tratto di autostrada con limite di 90, per lavori, con una pioggia che non faceva vedere nulla: il camion dietro ti sfanala come un pazzo e tenta il sorpasso [fastidio aggiuntivo: il camion tenta il sorpasso a 92km/h].
Pensare che l’unica soluzione per la fame e il morale sia una Gaetano’s: è aperto.
E vissero tutti felici e contenti.

131 – cene

Metti per una volta una cena un po’ diversa dal solito.

E sei lì, che prima la guardi fare la spesa, la guardi tagliare le verdure e fare qualche strano esperimento con il curry.

E poi sei lì che bevi il tuo calice di vino, i tuoi antipasti e tra una chiacchiera e l’altra si arriva al piatto forte.

Metti poi che l’esperimento alla fine fosse venuto bene.

E poi riesci anche a risolvere la tragedia della password dimenticata da un anno, per una maiuscola di troppo.

E poi parli ma soprattutto ascolti ascolti ascolti ascolti.

E purtroppo, ci sono le metro che chiudono, le macchine da riportare a caso.

128 – amicizie

Persone che hai conosciuto per caso una sera e con cui ti sei scambiato i contatti, anche se gli unici messaggi che girano sono quelli prima della serata, per assicurarti che loro ci siano, e quelli dopo, per ringraziare della compagnia e del divertimento.

Persone che vai a cercare nel casino della pista appena parte la canzone cretina della serata e sei sicuro che i successivi 5 minuti ti riempiranno di gioia per il resto della serata e ti faranno sorridere senza ritegno quando ci ripenserai nella settimana seguente.

Persone che ti prendono, ti abbracciano e che ti dicono che tu per loro sei tenerissimo e dolcissimo.

E non è esattamente così, però è bello a volte sentirselo dire e ricambi con affetto quell’abbraccio.

126 – settimane corte

E così siamo arrivati alla fine di un’altra settimana.

Strana, decisamente strana, sia per la lunghezza, che per quello che è successo.

Però al di là di tutto, si è conclusa in bellezza con una festa di compleanno con mezzo ufficio presente. Una serata di quelle belle, che servono per riconciliarti con il mondo.