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125 – 7 anni

Sembra incredibile, ma sono passati 7 da quando, sul palco del Macworld Expo, Steve Jobs ha presentato il primo iPhone, con quel “Today Apple is going to reinvent the phone.”

Quindi vuol dire che – a occhio e croce – io maneggio un iPhone da… Boh? 5 anni e mezzo? 6? da quel primo meraviglioso iPhone 2G 8GB, con tutti i suoi limiti e imposizioni. E poi un 3G, poi un 4, poi un 5. Ho sempre volutamente evitato gli S, anche se devo ammettere che questa generazione mi ha tentato più di una volta, per il TouchID e le migliorie alla camera e quei piccoli cambi estetici.

E in questi 7 anni ne ho. combinate un bel po’: mollato un lavoro, iscritto (e finito) ad un’altra facoltà universitaria, iniziato (e finito) una storia importantissima, cambiato altri lavori (e te guarda: mi sono ritrovato a fare il Mobile UX Designer, una professione che senza quel temono chissà se oggi esisterebbe), fatto molte nuove conoscenze (sia dentro che fuori dalla rete) e soprattutto imparato a convivere con me stesso.

E quello sembra un evento che quasi non ricordiamo, perché non ricordiamo un’era pre iPhone, per interfacce touch, eppure… Eppure son passati 7 anni.

124 – After

E alla fine, il primo after (di lavoro) l’abbiamo fatto.

E improvvisamente la cosa non mi ha pesato più di tanto. Perché lo stare in ufficio da solo, gestirmi tranquillo i lavori con i miei tempi e senza essere interrotto ogni 2 minuti e poi prender una metro praticamente deserta, arrivare al freddo di Rho Fiera e sperare un Regionale Veloce, sedersi in un vagone vuoto e pensare a come 11 minuti di viaggio senza fermate fossero diventati 21 con fermate.

Arrivare a casa, crollare distrutto sul letto e non accorgersi di mail entusiaste dal collega.

122 – avanzamento, parte 2

E così, il weekend è finito.

Un weekend che segna la definitiva fine di questo periodo festivo vissuto in maniera un po’ strana, con quella sostanziale assenza di giorni di ferie oltre alla festività nazionali.

Sono state tutto sommato 2 settimane di mezzo riposo, grazie alle domeniche e al natale e capodanno messi lì a caso, in mezzo alla settimana.

E questo ultimo weekend, per quanto passato a letto con la febbre, mi ha permesso di fare una cosa che non facevo da – credo – almeno 4 mesi: fermarmi.

Ed è strano, è una di quelle cose a cui non sono per nulla abituato, tra orari folli, corse, mille pensieri per la testa, cene, aperitivi, impegni vari.

Però si doveva fare e alla fine il mio corpo ha deciso per me.

Domani si riparte veramente col nuovo anno. Riprendere tutto quello che il 2013 ha lasciato in sospeso e trovare il modo di chiuderlo, nel bene e nel male. E prendere quel paio di decisioni che potrebbero portare una ventata di novità a questo inizio di 2014.

121 – avanzamento

La febbre è finalmente sotto controllo e la giornata è passata stando sul divano a guardare Arrow.

Sì, quell’Arrow di cui negherò sempre di aver visto in 720p.

Alla fine mi serviva qualcosa di leggero. E no: 90210 o Pretty Little Liars entrano più nella categoria “WTF continuo”.

E ok, sono indietro anche con quelle serie come Utopia, In The Flesh, Nikita, Revolution ma no, oggi non ero esattamente nel mood.

119 – anniversari

E così, ridendo e scherzando, ieri è riiniziato ufficialmente il 2014 lavorativo.

Solo che per me il 2 gennaio ha anche un altro significato, visto che è il mio “compleanno” in agenzia, per la precisione il secondo. Sono stati due anni che mi hanno dato molto, dal punto di vista professionale e personale. Clienti importanti, progetti grossi e particolari, colleghi a cui voglio veramente bene.

Certo, non è tutto rose e fiori, visto che viviamo ancora nella realtà e non nei sogni, ma in questo momento voglio pensare positivo, ricordarmi com’era l’agenzia quel 2 gennaio 2012 e come fosse diversa dall’agenzia di oggi. Ho avuto la fortuna di essere parte di questi cambiamenti e ho visto il mio lavoro cambiare (notevolmente) nel corso dei mesi e con esso, forse anche io (e spero in meglio).

E il futuro riserva altri cambiamenti ma – come si dice – chi vivrà vedrà (e deciderà cosa fare).

118 – disabitudini

Che poi la verità che sì, sono pieno di lavoro, di cose da fare, eventi, uscite con gli amici e impegni di qui e di là.

Sì, mi dico che a volte mi farebbe stare un po’ tranquillo a casa. Ma sono giunto alla conclusione che io a casa tranquillo non ci so più stare.

E non so se è perché questa casa la sento sempre più stretta e avrei bisogno di una casa che possa dire veramente mia, di mie abitudini e di mie personalissime routine.

O non so se è solo colpa del periodo un po’ particolare.

Fatto sta che passo da un divano ad un letto, dalla tv ai videogiochi e poi ti annoi, ti cacci in doccia, prendo le chiavi della macchina ed esci a fare un giro, a caso. Poi un paio di messaggi via whatsapp, una chiamata veloce e subito mi sono praticamente autoinvitato a casa di un (ormai santo) amico, dopo essere impazzito alla ricerca di una pizzeria (decente) aperta. E dalla cena alla mezzanotte il passo è breve.

E dall’essere tornato a casa al riuscire ad andare a dormire il passo è invece complicatissimo.

117 – 010114

E cosa ci si può aspettare di meglio da un primo giorno dell’anno nuovo?

Letto, 3DS con Bravely Default (aka: il Final Fantasy “classico” che tutti aspettavo), divano, serie tv, divano.

Che poi, ci sarebbe da fare un discorso lunghissimo su tutti questi “Auguri!” “Buon 2014!”. C’è chi dice di non credere a questi auguri. In realtà penso solo che sia il concetto di base sbagliato…

Alla fine ogni giorno è un’occasione per crescere, migliorare, imparare cose nuove e fare conquiste, di ogni tipo. E  sì, poi ci sono le sfortune, le malattie, le cose brutte, gli errori e gli incidenti di percorso… ma in ogni caso capitano ed è solo un caso se capitano in una convenzione temporale piuttosto che in un’altra, no?

E poi, ho deciso che guardo fiducioso al futuro, tentando di costruire il mio meglio giorno per giorno e con tante piccole conquiste da fare.

116 – bilanci

Ultimo post di questo 2013, che si concluderà all’insegna del nuovo.

Nuove case, nuovi amici, nuove abitudini, nuove routine.

Dovrebbe essere un post di bilanci, ma … Beh, è complicato, visti cambi degli ultimi mesi di quest’anno.

Ma non sarà neanche un post di propositi, perché sarebbe altresì complicato.

È invece un post di auguri per i pochi lettori di queste pagine, per un nuovo anno migliore di quello passato.

Ci si vede l’anno prossimo 🙂