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88 – tom daley

È di ieri questo video di Tom Daley, nuotatore inglese classe 1994 e facente parte della nazionale olimpica:

Sì, quando ne ho saputo, ammetto di averlo visto almeno un paio di volte, per ascoltarlo bene, per vedere un ragazzo di 20 anni dire con agitazione (e forse paura) quell'”i’ve met someone… and that someone is a guy”; poi ne ho parlato un po’ con M., che poi ha scritto questo post e non posso che condividerlo in pieno:

È stato il momento in cui l’intera squadra britannica ha gioito e festeggiato con lui la medaglia che mi ha fatto capire che Tom non è solo sexy, è un eroe buono. Amato dai suoi compagni, appassionato di quello che fa e con una storia da raccontare – il padre sparito da poco, l’impegno per le olimpiadi, la medaglia, i progetti futuri. Eppure sembro l’unico a ricordarsi queste cose. E fa un po’ amarezza perché a noi gay bollano sempre come stupidi e senza un obiettivo, come dalla testa vuota e interessati solo all’apparenza. E Tom Daley diventerà l’ennesima icona LGBT ricordata per il suo fisico, ma non per i suoi meriti. Siete davvero contenti del risultato?

86 – di colleghi e di bourguignonne

Un sabato sera di freddo, strade ghiacciate, di aiuto arriverò in mega anticipo, tranne poi impazzire 25 minuti a cercare parcheggio.

Una cena in una Trattoria del Corso, con menù a base di bourguignonne e l’ottima compagnia di un gruppo di colleghi.

Molte risate, molte figur(acc)e con i camerieri.

E poi il rientro in zona, dal gruppo storico di amici riuniti per una cena per conto loro. Qualche partita a qualche gioco da tavolo e poi il tardare a dare una mano al padrone di casa a risistemare.

Insomma, una serata leggera e tranquilla, di quelle che ci vogliono ogni tanto e che fortunatamente, tra amici e colleghi, sto avendo spesso.

Grazie a tutti 🙂

85 – sabati

Un altro weekend, altri 2 giorni per tentare di rilassarsi tra una settimana lavorativa e l’altra.

Un venerdì di quelli difficili e lunghi, che concludono una settimana altrettanto faticosa.

Eppure, una volta finite le corse e le ansie per le consegne rimango da solo con me stesso e con calma riesco a pensare che ancora una volta che l’ho fatta e che alla fine sono soddisfatto di me stesso.

E non è una cosa da me e ancora mi stranisce questa sensazione.

Però, si può anche cambiare, neh?

84 – black friday

Per gli americani è il giorno dopo il Thanksgiving.

Per tutto il resto del mondo è il giorno in cui i più grandi brand internazionali fanno sconti.

Per me è stato il giorno in cui mi sono trattenuto nel comprar cose che non mi servono così tanto, passando da Amazon all’Apple Store e curiosando – con sempre più interesse – nel Play Device Store.

82 – eppure

Avevo in mente un bel post da scrivere per oggi, di quelli con un sacco di cose da dire.

Ovviamente mi son detto “lo scrivo dopo”.
Ovviamente non mi sono segnato nulla.
Ovviamente adesso non mi ricordo più cosa volevo dire.

Forse parlare delle corse folli della giornata di ieri e di quanto sia bello alla fine arrivare a risultati concreti ed essere soddisfatti del proprio lavoro.

Forse parlare di ben altro, ma non ricordo.

Fatto sta che io, ieri sera, prima di crollare morto sul letto e prima di addormentarmi dimenticando persino la luce accesa, mi son reso conto – per un istante – di essere sereno.

E anche oggi, anche adesso, nonostante la stanchezza, le troppe ore di lavoro, gli imprevisti, le bidonate, mi sento sereno.

79 – Ritorni

E son qui, a casa, dopo un week-end durato troppo poco.

Un week-end a casa di amici, alla scoperta di una città che non conosco per nulla, con una parentesi canterina, una parentesi culturale, una parentesi video ludica, una parentesi di giochi da tavolo.

E poi buon cibo (qualcuno ha detto pesto, focaccia, focaccia, pesto?), ottima compagnia, gatti pelosissimi e ruffiani, e un’ospitalità che non riuscirei a descrivere adeguatamente.

Quindi, grazie ad entrambi per questi splendidi due giorni. Peccato siano volati via così in fretta.