Tra una cosa e l’altra (maltempo, freddo, orari [extra]lavorativi un po’ così), sono almeno 10 giorni che non vado a correre.
Prevedo tragedie appena ritenterò…
Tra una cosa e l’altra (maltempo, freddo, orari [extra]lavorativi un po’ così), sono almeno 10 giorni che non vado a correre.
Prevedo tragedie appena ritenterò…
È così inizia un’altra settimana, che si spera sia un po’ più tranquilla delle precedenti visto non c’è più lo stress di un paio di grosso lavoro da consegnare.
E si spera anche che a livello di salute, possiamo ormai facilmente archiviare tosse e mal di gola.
La cosa più difficile però è resistere pensando che nel giro di un mese, finalmente, avrò finalmente una casa tutta mia.
E quella sarà tutta un’altra avventura.
Riassunto di un pomeriggio di chiacchiere, shopping color tiffany e dal sapor sportivo, parcheggiando come signori in pieno centro, con spesa all’esselunga di Gae Aulenti e un Ginza finale:
Dove si firma per avere dei mesi spensierati come questa domenica?
— Francesca (@fraaaa) July 27, 2014
Oggi è stato il giorno del primo giro di shopping per la casa, accompagnato da un’amica (e relativo compagno) che – in realtà – non vedevo da troppo tempo.
Il giro non è in realtà stato molto fruttoso, ma è servito per iniziare ad entrare nell’ottica di quello che serve e iniziare a farci dei ragionamenti.
È stato però il momento del primo regalato ricevuto per la casa nuova e quello del rendersi conto che sarà difficilissimo trovare le cose che mi piacciono: i tessili per la casa rasentavano l’orrido, quando andava bene, oppure costavano una follia.
Ma la categoria “maschio single” non è proprio contemplata per i casalinghi?! O per i ferri da stiro?
Se avete incrociato per me… Avete incrociato bene: ci si vedrà il 31 con padroni di casa per decidere le ultime cose e – se tutto va bene – firmare.
Yeah!
È così, mi son ritrovato a sentire 3 volte in un giorno l’agente immobiliare giusto per arrivare al punto che ok, non dovrebbero esserci problemi, settanta prossima firmiamo.
E io però non riesco ad essere così contento che è tutto troppo bello per essere vero.
Incrociate l’incrociabile per me, vero?
Ho quasi paura a scriverlo, ma oggi in quattro e quattr’otto si è vista un’ultima casa.
E, come dire… è stato amore a prima vista.
Ora c’è da fare un paio di conti sulla sostenibilità , ma il cuore, per la prima volta in questo mese, urla un affitta! affitta! affitta! che non pensavo avrei mai sentito.
Nel caso, basta evitare certe spese inutili, giusto?
Di tutte le espressioni possibili, alle volte, ne rimane solo una.
Possibilmente quella di Nicki Minaj.
E alla fine, è andata bene.
La giornata è riuscita e il festeggiato sembra aver apprezzato tutte le attività che gli abbiamo propinato.
E d’altronde, come poteva non apprezzare un mega sfidone a Mario Kart sullo schermo di una sala cinema, una solita Gaetano’s pizza, una (massacrante) sessione di due ore di paintball, una cena con concerto Gem Boy + Cristina d’Avena?
Ecco 🙂
Il problema, però alla fine è stato solo il paintball: non tanto durante, quanto adesso, visto che sto sentendo ogni colpo e botta e livido che mi son fatto in una delle troppe scivolate tentando di nascondermi da una protezione all’altra.
E anche quella botta di freddo che è arrivata all’ultimo, quando ormai ce ne stavamo andando e che ha comportato l’arrivo di un’amica che non vedevo da un bel po’: la Febbre 38.
Si sta avvicinando sempre più inesorabilmente la data del matrimonio di un mio carissimo amico.
E oggi è il giorno del suo addio al celibato, che a ben pensarci sarebbe anche il primo a cui partecipo.
L’organizzazione è stata particolarmente complessa, più che altro perché come al solito si è dovuto rincorrere alcune persone e tenerne a bada altre, che proponeva idee assurde che ti facevano semplicemente pensare se veramente conoscevano lo sposo o facevano solo finta.
Ed è stata anche un’occasione per comprendere che forse non tutti quelli che si professano amici lo sono veramente, se nel giro di 2 mesi non rispondono mai mai mai ad una mail o anche solamente passarci il contatto di tizio e caio che ci servano per alcune cose.
Bah.