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Numero 2

Sul treno, non sapevo cosa fare, davo un’occhiata a twitter.

E così ho scoperto dell’uscita in edicola del secondo numero di Wired. Inutile dire che anzichè andare diretto a casa, ho fatto una deviazione.

Chiedo di Wired, non vedendolo sul bancone del giornalaio del paesello. Cosa scusa? Sì, il giornale con la Montalcini in copertina.. ha il secondo numero? Ah, sì, capito, eccolo!

Lo guardo. Momento di sconforto. Che brutta la copertina!

Lo pago e lo prendo in mano. E lo sconforto sparisce. Wow, che figa la copertina!

Esco e continuo a toccare e a tastare la copertina come un bambinetto, fino all’arrivo in macchina.

Però, qui urge fare fare l’abbonamento. Online il prezzo per il 2 anni è salito a 24€, così come con la cartolina inclusa in questo numero. Però la cartolina inclusa nel vecchio numero, con l’offerta lancio a 19€, è valida fino al 30/04…

Suonare Bikkembergs

Non ho resistito.
Ho suonato, sono sceso al piano di sotto, ho temuto che non ci fossero più, ma invece c’erano. Ultimo numero. Il mio numero. Yes!

PS: è vero, senza la foto del citofono questo post non ha molto senso. Mai c’era davanti un cavolo di uscere che non mi ha neanche aperto la porta. E non mi piaceva mettermi lì davanti a lui e fare la foto. Ho aspettato che se andasse. Ma niente, era sempre lì.

PPS: del calciatore che vive lì, neanche una traccia. Solo alcune cornici con delle sue foto e degli abum fotografici aperti, disseminati in giro per la casa/vetrina

Arrivi inaspettati di boxset in limited edition numerata

Mi ero quasi dimenticato di averlo ordinato, talmente è arrivato in fretta. Quasi una sorpresa inaspettata, quel pacco anonimo super imbottito.

Evangelion 1.01
Ma ora è qui, tra le mie mani, pronto da essere dato in pasto al lettore dvd.

La confezione è bellissima, tutta rosso lucido e nero opaco. Pure i dvd sono rossi, rossissimi. E nella confezione, oltre al bookleet, anche un po’ di cartoline da collezione e il pass numerato di Shinji.

Unica nota negativa: il bollino SIAE, attaccato sulla plastichina di confezionamento. Non potevano appiccicarlo dietro, sul cofanetto? Io non sopporto avere i cd/dvd originali senza bollino.

Beh, è vero, odio ancora di più quelli col bollino in punto osceno!

New Genesis Evangelion

Allora… dovete sapere che io amo anime & manga.Evangelion:1.01 Edizione Limitata e Numerata

Ma è un sacco che non mi informo, non compro nulla, non riesco a seguire nulla, ma proprio nulla.

E così ho scoperto che è pure uscito Evangelion:1.01 You’re not Alone, da qualcosa come ottobre 2008. Il primo film dell'(ennesima) nuova saga.

Ovviamente è uscito in Limited, Standard e tra poco anche in Standard Double Disk edition.

Inutile dire che devo assolutamente trovare la limited, ovviamente già sold out.

Sgrunt.

Prime esperienze

In famiglia è arrivato un nuovo portatile (winzozz, sigh), per sostituire il buon vecchio vestusto portatile usato dai miei che funziona (ormai) a manovella + Windows Millenium Edition.

È stato sostituito da un coso grande, nero, lucido e brutto, con mega schermo, uscita HDMI (?), processore Core 2 Duo di ultimissima generazione, super scheda video by ATI.

Solo 2 difetti: il sistema d’apertura dello schermo non funziona (oppure funziona e sono solo io che sono abituato alla facilità di apertura di un Mac) e ha Windows Vista. E Vista fa schifo come sistema operativo. Ma proprio schifo. Ma tanto tanto tanto tanto. E ancora tanto tanto. Una cosa impareggiabile.

Ma la cosa assurda è che per quello che l’hanno pagato, potevano benissimo prendersi un MacBook. E la vita sarebbe stata molto più easy.

Spese folli, biglietti e abbonamenti

Oggi, giretto per Milano con una mia carissima amica.

Semplicemente per svaligiare una Feltrinelli di libri della Taschen su loghi, impaginati, web design. Giusto per iniziare a crearci una libreria da cui prendere spunti creativi. Per il nostro futuro, per la nostra cultura, per il nostro lavoro.

E, nel frattempo, chiacchere, chiacchere e chiacchere. Quei momenti di pace e tranquillità con un’amica che mi mancavano da un sacco. E di cui avevo abbastanza bisogno dopo la frenesia degli ultimi giorni.

Peccato, però, per le tempistiche ristrette e l’impossibilità, per Love, di raggiungerci.

Poi, il ritorno a casa.

E un giro sul sito della facoltà. E lì, sulla home, sono uscite. Le famose ALLL-LLLLO-CAAAA-ZIOOOOO-NIII, quelle di cui mi parlava la tipa della segreteria didattica. Sostanzialmente, la suddivisione definitiva nelle varie sezioni. E come speravo, mi è andata bene. Così, non avrò troppi problemi con il lavoro, a conciliare le due cose.

E così, ora, c’è quasi tutto. Lunedì si inizia.

Ho controllato i costi di abbonamenti/biglietti per capire cosa mi conviene di più. Ho cercato le tessere e, fortunatamente, sono ancora valide.

Ora, però, devo pensare a cosa mi potrebbe servire.

Mi manca, praticamente, tutta la cancelleria. Devo comprare quaderni e blocchi per appunti. E capire anche cosa serve ad un buon studente di design.

Già, oggi, in libreria, mi prudevano le mani. Volevo prendermi un’altra Moleskine, questa volta, però, l’agendina. La più piccola possibile, versione 2008/09. Però c’era solo la weekly + spazio per gli appunti. Ma lo spazio per gli appuntamenti mi sembrava veramente poco. Ci penserò poi.

Però volevo comprarmi anche gli Stabilo, rigorosamente punta fine. Anche se so che sarebbe più che altro uno sfizio, almeno per il momento.

E poi l’Eastpack. L’ho tanto voluto. Ma ora mi va stretto. Mi sono lasciato omologare, attrarre dal suo verdone. Eppure è tanto comodo!

Poi, anche l’iPhone è pronto. Pronto a connettersi al wi-fi di BVS, dopo la procedura (incasinata) per ottenere il certificato di autenticazione.

E non so. In realtà mi sento un po’ strano.

Inizio già ad aver paura di fallire, non riuscire a coniugare il tutto.

So che è inutile avere paure del genere, ora, che non ho neanche cominciato.

Devo solo avere fiducia nelle mie capacità. Recuperare il tempo perso. Darmi da fare. Far venir fuori quanto valgo.

Devo vincere.

Devo vincere questa sfida.

Soprattutto ora, che finalmente posso vivere qualcosa che io ho scelto, per me stesso.

Facilmente

A volte mi chiedo come possa essere così dannatamente condizionabile.
Non parlo dello Steve che riesce a farmi comprare di tutto, non parlo di acquisti pazzi di conigli parlanti o di custodie ultracostose..
Questa volta parlo di un libro.
Un libro che mi ha colpito per due cose.
I colori della copertina e il disegno della copertina stessa.
Bene. La copertina è nera e magenta. Io ho sempre odiato il nero e persino qualsiasi forma di rosa, rosino, rosone. Fin quando non ho scoperto la questione del copyright sul colore magenta. E ho creato questo blog, dalla grafica nera e magenta. E così capita che passeggiando tra gli scaffali della libreria alla ricerca di tutt’altro (Autrobiografia di Alice Toklas di Gertrude Stein) capita che vengo attirato da quei due colori, colori che mai e poi mai avrei pensato avessere potuto attirare la mia attenzione.
E poi il disegno.. un passeggino magenta, spinto da un uomo elegantoso con un gessato a righe magenta, con al suo interno una beby morte con tanto i falce e fiocchetto magenta. E “Un lavoro sporco” come titolo, ovviamente in magenta. E come potevo quindi esimermi dal fermarmi e leggere il retro della copertina?

Charlie aprì la porta della stanza lentamente, per non spaventare Rachel. Già si aspettava un affettuoso sorriso di disapprovazione e invece la trovò che dormiva, o almeno così gli parve. E accanto al letto c’era un uomo di colore molto alto, vestito verde menta.
‘E lei cosa ci fa qui?’
L’uomo verde si voltò, allarmato. ‘Può vedermi?’. Si indicò la cravatta color cioccolato; per un attimo Charlie pensò a quelle mentine sottili che ti fanno trovare sul cuscino negli hotel di categoria superiore.
‘Certo che la vedo’. Che cosa ci fa in camera di mia moglie?’
‘Questo non va bene’ disse Verde Menta

A pensarci.. una situazione da brivido. Eppure mi ha strappato un sorrisino… E così l’ho comprato.