Aggià , forse non ve l’avevo ancora detto.
Ma ecco, sono giorni che sono passato dal grigio metallo al bianco lucido.
Aggià , forse non ve l’avevo ancora detto.
Ma ecco, sono giorni che sono passato dal grigio metallo al bianco lucido.
Ecco un altro bug, oltre a quello dell’errore di visualizzazione di tutte le finestre pop-up dell’editor di WordPress (ma forse è solo un problema del TinyMCE?).
Questa volta si tratta di YouTube: se si effettua una ricerca, parte del box dei suggerimenti viene visualizzato sotto il video.
Bene o male il problema sembra lo stesso: c’è qualcosa che non va con la gestione della “profondità ” dei vari oggi. Possibile che in Apple non abbiano fatto alcuna prova con YouTube!?
E a questo punto, è colpa della beta di Safari 4, 100% Acid 3, o no?
Nel frattempo, io ho premuto il tastino insetto lì, in alto a destra, e ho segnalato il bug agli sviluppatori. Servirà a qualcosa? Non lo so, ma nel frattempo, fatelo anche voi!
Ecco, lo ammetto, l’ho fatto.
Dopo aver inizializzato un mac per la prima volta (e devo dire che ora il buon Leo è molto più scattante.. forse perché non ha più qualcosa come 6 anni di file di configurazione/impostazione che arrivavano dal vecchio iBook col glorioso G4 by Motorola?), ho pure usato BootCamp per creare una partizione per Windows.
Già , sì, ok.. avevo VMWare per virtualizzarlo, però, ecco, a qualcuno poveva far comodo un po’ di potenza per dei render.
È andato tutto bene. E Windows (xp) funziona veramente velocemente sul buon Pro. Portatile prestato e render fatti.
Ma al riavvio in MacOS, orrore! Oltre al Macintosh HD, compariva pure un disco “Untitled”, formattato in NTFS da win. Lì, sulla scrivania, nella barra del finder, dentro al My Mac, ovunque!
E così, dopo un po’ di Google ho trovato il modo per non far montare il disco in automatico dal sistema.
Lo pubblico qui, per futura memoria o, se servisse a qualcuno, per avere le istruzioni in italiano.
Questi i procedimenti:
Aprire il Terminale (in HD > Applicazioni > Utility > Terminale) e digitare
diskutil list
Comparirà l’elenco di tutti i dischi (e partizioni) collegate al mac.
/dev/disk0
  #:            TYPE NAME           SIZE    IDENTIFIER
  0:    GUID_partition_scheme             *149.1 Gi  disk0
  1:             EFI             200.0 Mi  disk0s1
  2:          Apple_HFS Macintosh HD       137.9 Gi  disk0s2
  3:    Microsoft Basic Data             10.9 Gi   disk0s3
Ora bisogna solo segnarsi l’identificatore del disco indicato come “Microsoft Basic Data” e successivamente digitare:
diskutil info identificatore_segnato_prima
Otterremo qualcosa di simile a questo:
Device Identifier:     disk0s3   Device Node:        /dev/disk0s3   Part Of Whole:       disk0   Device / Media Name:    Untitled   Volume Name:   Mount Point:   File System:        NTFS   Partition Type:      Microsoft Basic Data   Bootable:         Is bootable   Media Type:        Generic   Protocol:         SATA   SMART Status:       Verified   Volume UUID:        A7890B9A-9243-4C2C-9DE4-0C8846EE1A1D   Total Size:        10.9 Gi (11653873664 B) (22761472 512-byte blocks)   Free Space:        0.0 B (0 B) (0 512-byte blocks)   Read Only:         No   Ejectable:         No   Whole:           No   Internal:         Yes
Ora bisogna segnarsi il Volume UUID (nel mio caso A7890B9A-9243-4C2C-9DE4-0C8846EE1A1D).
Lanciamo pico per modificare il file di automount di MacOS così:
sudo pico /etc/fstab
Aggiungiamo questa riga
UUID=A7890B9A-9243-4C2C-9DE4-0C8846EE1A1DÂ none ntfs ro,noauto 0 0
dove ovviamente A7890B9A-9243-4C2C-9DE4-0C8846EE1A1D va sostituito con l’UUID che avete trovato prima.
Ora salvare con control-x, dare un po’ di volte conferma e infine riavviare il Mac.
Et voilà ! Niente più HD sulla scrivania.
ATTENZIONE:
Prima di tutto, il file fstab indica quali partizioni e dischi sono montati all’avvio. Se qualcosa va storto, potrebbe essere non più possibile fare il boot in MacOS.
Inoltre il disco non comparirà neanche dalla lista dei drive di avvio in Preferenza di Sistema -> Disco di Avvio. Se vuoi avviare in Windows l’unico modo è quello di premere e tenere premuto il tasto Alt al momento del boong all’avvio del mac finchè non compare l’elenco dei dischi da cui poter fare il boot. Questa possibilità però non funziona con tastiere di terze parti o anche tastiere di Apple non vendute insieme al Mac.
Ricordo inoltre che questo metodo funziona solo con dischi formattati in NTFS. Con i dischi formattati in FAT non so come sia il procedimento.
Sto provando il nuovo Safari 4 Beta. A parte la lista di novità che è lunghissima, devo dire che mi sembra più veloce, decisamente più veloce, soprattutto con siti che fanno largo uso di vari linguaggi di script (vedasi anche solo gmail, facebook). Poi, ecco insomma, l’idea di avere un browser, ancora in beta, che fa 100/100 all’Acid Test!
Alcune feature mi sembra molto Chrome-copied. Eppure il top sites così visuale con tanto di anteprima relativamente aggiornata e effetto teatro/3D, la barra dei tab che prende il posto della barra del titolo, i suggerimenti per la ricerca e il nuovo modo in cui sono visualizzati i siti con l’autocompletamento nella address bar…
Brava Apple, brava!
Certo che.. chi se lo aspettava che sarebbe uscito così, all’improvviso? E guai a loro se la versione definitiva sarà solo per la nuova versione del Mac OS, che vado a Cupertino e li strozzo!
PS: però perché mi hanno eliminato la barra degli indirizzi che si colorava man mano che veniva caricata la pagina e l’hanno sostituita con un’anonima rotella che non da’ informazioni sullo stato dell’avanzamento?
Sinceramente, non l’avevo mai notato prima.
Finder.
The Macintosh Desktop Experience.
Most people make the mistake of thinking design is what it looks like. People think it’s this veneer – that the designers are handed this box and told, “Make it look good!†That’s not what we think design is. It’s not just what it looks like and feels like. Design is how it works.
Steve Jobs
L’alimentatore del MacBook Pro ha iniziato a fare un fastidioso brusio. A parte il nervoso nel constatare che la qualità costruttiva di Apple sta letteralmente degenerando, sono anche preoccupato per il fatto che un alimentatore rotto potrebbe provocare danni alla batteria o – peggio – alla scheda logica del portatile stesso. E un portatile con scheda logica bruciata è un portatile inutile, soprattutto in questo periodo di esami e revisioni e consegne.
Chiamo l’AppleCare telefonico. Mi risponde un tizio che parla male l’italiano e lo capisce ancora peggio. Gli spiego il problema. Vuole il numero di serie del Mac. Bene. Glielo devo ripetere 4 volte. Alla fine, dice che il mio computer è fuori garanzia (ma se ho attivato l’AppleCare Protection Plan non più di 3 mesi fa!?), quindi nulla da fare. Alle mie rimostranze, vuole di nuovo sapere il seriale, vuole il mio nome cognome (e apriti cielo! non vi dico la fatica per farglielo capire), la data di acquisto del mac, perché no, non risulta coperto. Alla fine lui mi fa innervosire, la linea è sempre più disturbata, si capisce sempre meno e gli chiudo il telefono in faccia.
Ricompongo il numero. E mi risponde (NO!) di nuovo lui. Mi fa la ramanzina, perché gli ho messo giù, invento la palla che non sentivo più nulla e andiamo avanti. Dice che il sistema si è aggiornato (!?) e ora mostra il portatile come coperto. E vuole avere informazioni. Perché fa rumore, quando fa rumore, come fa rumore, se sempre o a volte, perchè fa rumore, quando fa rumore, come fa rumore, se sempre o a volte. No, non mi sono ripetuto io. È lui che continuava a farmi le stesse domande. E io davo le stesse risposte. E lui non capiva. Mi ha chiesto se avevo provato a staccarlo dalla corrente e se faceva ancora rumore (!?), se avevo provare a cambiare la presa a cui lo attaccavo (!?), perché magari fa rumore (alto, forte, fastidioso e intermittente) per via di un disturbo della linea elettrica (e quindi cambiando presa non avrei più il pericoloso disturbo!?). Dico che lo fa sia a casa che in università , in due città differenti. Mi fa cambiare gli adattatori, passando dalla prolunga-schuko all’anatra-bipolare italiana. Mi fa anche spegnere il mac (!?) ed eseguire il reset della pram.
Ma siamo pazzi!? Resettare la memoria di avvio del Mac per risolvere il problema di un alimentatore esterno che fa rumore anche quando non è collegato al Mac!?
Comunque, dopo 45 – e dico quarantacinque – minuti di telefonata, più diverse attese e altre stupidate, mi dice che – purtroppo – non è un problema che può risolvere telefonicamente. Al 90% (?) è un danno coperto dall’AppleCare e quindi non dovrò pagare nulla (a parte i 45min * 0,14c/min per chiamare l’199 120 800?)  e mi chiede l’indirizzo email per mandarmi l’elenco dei centri di assistenza a me più vicini.
No, non è vero. Non fa neanche la ricerca! Mi manda direttamente il link al Buy Locator sul sito Apple inglese. Già , non quello italiano.
Non ho parole, ma solo una domanda: perché ho attivato l’estensione di garanzia del Mac?
Dear Apple Community,
For the first time in a decade, I’m getting to spend the holiday season with my family, rather than intensely preparing for a Macworld keynote.
Unfortunately, my decision to have Phil deliver the Macworld keynote set off another flurry of rumors about my health, with some even publishing stories of me on my deathbed.
I’ve decided to share something very personal with the Apple community so that we can all relax and enjoy the show tomorrow.
As many of you know, I have been losing weight throughout 2008. The reason has been a mystery to me and my doctors. A few weeks ago, I decided that getting to the root cause of this and reversing it needed to become my #1 priority.
Fortunately, after further testing, my doctors think they have found the cause—a hormone imbalance that has been “robbing†me of the proteins my body needs to be healthy. Sophisticated blood tests have confirmed this diagnosis.
The remedy for this nutritional problem is relatively simple and straightforward, and I’ve already begun treatment. But, just like I didn’t lose this much weight and body mass in a week or a month, my doctors expect it will take me until late this Spring to regain it. I will continue as Apple’s CEO during my recovery.
I have given more than my all to Apple for the past 11 years now. I will be the first one to step up and tell our Board of Directors if I can no longer continue to fulfill my duties as Apple’s CEO. I hope the Apple community will support me in my recovery and know that I will always put what is best for Apple first.
So now I’ve said more than I wanted to say, and all that I am going to say, about this.
Steve
Beh, Steve, non resta che farti gli auguri per una veloce guarigione.
via Apple
Sono indeciso se continuare con iPhoto o passare a Lightroom o Aperture, che per lo meno, oltre alla organizzazione delle stesse, hanno anche una seria modalità di editing.
Quindi, carissimi Mac & Reflex muniti, voi cosa usate?