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Questione di nomi e sigle

Non so per qualche strano e assurdo motivo mi sia venuto in mente ora, ma io ho sempre voluto un PowerBook. Sì, ok, ora ho un bel MacBook Pro. Che esteticamente uguale al PowerBook ed è pure molto più power, con un cuore tutto Intel e uno schermo con retro illuminazione a led.

Però il PowerBook aveva una cosa favolosa, che si è persa con “nuova generazione”: il nome. Perchè il PowerBook era ed è il PowerBook. Che poi lo potevi scrivere anche pauerbuk, a era uguali. Capivi esattamente cos’era, domandandoti solo se era il piccolino da 12″, il medio da 15 e il maxi da 17.

Ora invece.. il PowerBook è morto. E vive il MacBook Pro. Se ne parli, soprattutto a voce, lo potresti chiamare amichevolmente MacBook. Però così si confonderebbe con il fratellino bianco. E tu non vuoi che uno pensi che tu abbia quello bianco piccolo tanto caruccio. Se però lo chiami MacBook Pro.. ecco, allora diventi uno sborone, vuoi fare il figo, perchè hai aggiunto, hai specificato quel Pro finale. E poi.. prova un po’ tu a pronunciare mecbucpro. Non è troppo pesante, troppo “c” “c”, decisamente poco scorrevole? Ma si potrebbe pensare di omettere il mecbook. Alla fine, con l’Air, l’abbreviazione funziona. Può essere chiamato così, senza specificare che è un mecbuc. Perchè l’Air è l’Air. E’ il computer può sottile del mondo, anche dei Vaio, che entra nelle buste porta documenti americane. E con il Pro? No, uff, non lo puoi neanche chiamare solo Pro. Cos’è il Pro? Il MacPro? L’account pro di Flickr? No, no, non rende.

E quindi, tutte le volte, decidi che devi scegliere. Se fare lo sborone o far confondere il tuo amato mac. E, nel caso, decidi di fare una volta l’uno, una volta l’altro. Così, grazie al potere della media, tutto si riequilibra. Chiedendo però, allo Zio Steve, di pensare anche a queste cose fondamentali (e basilari) quando sceglie il nome per un prodotto.

Citazioni da un falso

Yeah, we rocked your friggin world, right? I mean 29 June 2007 might be the day the world changed, but today it just changed again. BlackBerry is dead. Microsoft is dead. Windows Mobile is dead. Amazon is dead. Kindle is dead. Nokia is dead. Motorola was already dead but now they are even more dead. Google’s Android is dead. Samsung is dead. LG is dead. Sony is dead. UTStarcom is dead. We’ve thrown $100 million into an iFund so people can build iApps to sell on iTunes and give us 30% of their iMoney. The coming onslaught of new applications will make iPhone the only smart phone that anyone in the entire world will ever want to use.

Tratto da “Happy now, bitches?” by Fake Steve Jobs
 


E tutto questo semplicemente perchè Apple ha rilasciato la beta del kit di sviluppo per le applicazioni per iPhone e iPod Touch, oltre ad avere annunciato un sacco di succulente (soprattutto per le aziende) novità che verranno incluse nella v2.0 del software del melafonino. Nel frattempo le più grandi software house si sono buttate sullo sviluppo di applicazioni, tra cui anche EA che ha in programma addirittura una versione specifica per iPhone del suo prossimo gioco di simulazione: Spores. Per non parlare di Sun, Adobe e le centinaia e centinaia di sviluppatori indipendenti che si divertiranno a creare applicazioni (o ad effettuare il porting delle app attuali “non ufficiali”).
Ma vedremo, effettivamente, cosa succederà a giugno, quando finirà la beta dell’SDK e sarà disponibile la nuova versione del software.

Very cool

Volete autocelebrare il vostro Mac?
Aprite una finestra del terminale (lo trovate in Applicazioni/Utility), copiate interamente questa riga di codice

say -v Cellos “This is something very cool very cool very cool this is something very cool that every Mac can do”

e digitate invio.

Enjoy it!

In morbida lana

Ammettelo. Vi conosco. Siete già corsi sull’Apple Store Online per prenotare il MacBook Air. Magari avete pure aggiunto il disco a stato solido per la modica cifra di 899€.

Fra due settimane il bimbo vi arriverà a casa. Ma non avrete la custioda. Volete disperatamente la busta che ha usato lo Steve per presentarlo.

E se volete, potete. Basta ordinare AirMail. Una soffice busta portadocumenti fatta a mano, delle dimensioni esatte per il vostro MacBook. Per ricordare a tutti che MacBook Air è il più sottile notebook sul mercato. E che voi siete assolutamente fighi.

The AirMail laptop sleeve is handmade out of durable upholstery-grade vinyl, and lined with fuzzy, soft fleece. All AirMail sleeves have the same dimensions as standard interoffice manila envelopes, which will serve to remind you — and everyone around you — that your new MacBook Air really is the thinnest laptop in the world!

Sìsì, lo voglio anche io!

There’s something in the air

So che ciò dovrebb essere alla fine del post. Ma a me questo keynote ha lasciato un po’ l’amaro in bocca..

Time Capsule. Come prima cosa lo Steve ha annunciato questa nuova base Airport Express che integra un hd da 500gb o da 1tb che permette il backup “on air” attraverso Time Machine oltre a poter essere usata con Mac e PC come hd esterno. Sì, non male come idea. Peccato per i prezzi (299€ e 499€). La domanda però sorge spontanea. Visto che questa Time Capsule non è altro che una normalissima base airport con hd integrato, non potevano semplicemente “estendere” la compatibilità di Time Machine anche alle altre basi Extreme con hd esterno collegato via usb?

Nuovo Firmware per iPhone e iPod Touch. Google maps con localizzazione, sms a più utenti, personalizzazione della home screen e web clip per avere i preferiti a portata di… tasto home. E basta? Nulla di nuovo sull’SDK? Solo che verrà presentato a febbraio? Boh.. Mentre l’aggiornamento per l’iPod Touch che aggiunge un po’ di web app (tra cui Mail) costa 20$ (17€). Un aggiornamento a pagamento? Perchè? Perchè uno ha fatto l’errore di acquistare il Touch appena uscito? E quelli “nuovi” avranno mail e le altre web app integrate o bisognerà pagare?
Da notare che i rumors trapelati si sono rilevati esatti.

iTunes Movie Rental. I rumors hanno azzeccato di nuovo. Parte la sezione di noleggio dei film sull’iTunes Store. Ci saranno un sacco di film in catalogo; le novità compariranno 30 giorni dopo la loro uscita in DVD e si pagerà 2.99$ (o 3,99$ le novità) per un noleggio. Il file può essere tenuto fino a 30giorni, ma una volta avviata la riproduzione si hanno 24ore per finire la visione. Interessante.
Arriverà prossimamente in USA, entro l’anno nel resto del mondo. E l’Italia? Nessuna data certa. Indubbiamente se e quando arriverà da noi, a livello di prezzi, potrà competere solo con Blockbuster, non certo coi piccoli videonoleggi che fanno pagare di meno. Però effettivamente la comodità di non dover uscire di casa, di fare l’acquisto direttamente via AppleTV (che devi avere, ammenochè non ti vuoi vedere il film sul Mac o sull’iPod).. vedremo!
Parlando di AppleTV, è in arrivo un gustoso aggiornamento software! A parte la compatibilità con Flicker, ora (beh, appena sarà disponibile l’aggiornamento) sarà compatibile con film in HD e audio in Dolby 5.1, si potranno comprare/noleggiare i contenuti dello store senza dover passare attraverso iTunes sul mac o sul pc. Finalmente! Restano i dubbi sul costo. L’entry level in america ha subito un taglio di prezzi: ora il modello da 40gb costa 229$. Che fanno 299€. Non chiedetemi come mai. Se poi si pensa che l’iPod Classic costa 249€ e ha l’hd da 80gb… non so più cosa dire..

MacBook Air. Bello, bello, bello! Piccolo, con una buona potenza di calcolo, finalmente un ultratrasportabile dal design pulito ed elegante (quei vaio TZ sono inguardabili, a mio avviso). E veramente veramente sottile. Vorrei comprarmelo, solo per fare il figo.
Peccato per la ridicola la dotazione di connessioni (una sola usb, ethernet con adattatore esterno usb->eth?). E, se volete avere l’hd da 64gb in memoria allo stato solido (più leggero, più veloce, consuma meno) al posto di un normale HD da 80, preparatevi a sborsare 899€ aggiuntivi. O 19€ se volete l’Apple Remote…
E anche qui, i siti di rumors hanno azzeccato quasi tutto…

Boh. Che tristezza.
Ormai neanche Cupertino riesce a mantenere i segreti.
Ma soprattutto… che cavolo di fine ha fatto il One More Thingâ„¢ a cui lo Steve ci ha abituato?

Design minimal, ma squisitamente raffinato

Stavo meditando questo post da un po’ di giorni. Da quando questo fantastico gingillo è tra le mani. Non è mia intenzione cavalcare l’hype che ha avuto (e ha ancora) questo favoloso gadget hi-tech che al momento non è ancora in vendita. Non è sicuramente il miglior telefono. Forse solo probabilmente è il miglior iPod mai uscito. Ma di sicuro è uno dei migliori smartphone prodotti.

Tanto atteso da tutti e sicuramente degno erede dell’ormai defunto Newton.
C’è chi me lo ha definito un telefono dal design minimal, ma squisitamente raffinato. E lo è. Davanti, un’unico strato di vetro nero protegge lo schermo, circondato da una cornice di metallo luccicante. Dietro, alluminio satinato con la solita meletta morsicata e il piccolo obiettivo della fotocamera, che spunta timida nell’angolo alto a sinistra. Uso della plastica ridotta al minimo, se non nella parte bassa del telefono, che ospita internamente l’antenna e, in rigorosa simmetria rispetto all’attacco dock, microfono e altoparlante.
Un’unico, grosso, tasto. Che porta alla schermata principale. Tutto si fa toccando lo schermo e usando l’intuitiva interfaccia utente. Che stupisce notando alcune chicche che la contraddistinguono. Appoggiare il dito e trascinare l’elenco, la pagina web, la foto per eseguire lo scrolling. E, sotto il tocco del dito, inizia a muoversi. Oppure si da’ un colpettino, una spinta. E l’elenco inizia a correre, con forza propria, per poi rallentare e fermarsi, come bloccato da una qualche forma di attrito. E come non apprezzare la genialità di usare degli interruttori a scorrimento. Non solo per “sbloccare” i tasti, ma anche per spegnere il telefono e per tutte quelle opzioni che prevedono un sì/no. O una ghiera girevole per la scelta delle date o in alcuni moduli sulle pagine web. O il doppio tocco su una pagina web, che zooma in automatico per consenire la migliore visione possibile di quel determinato elemento, foto o testo che sia. Perchè includere una simile forma di simulzione della realtà in un telefonino? Forse la risposta è facile: finalmente, un’interfaccia completamente touch funziona. Rendere reale l’interazione con qualcosa di assolutamente inconsistente. E, abituato ai tocchi, fa quasi strano dover premere, fisicamente, il tasto home per tornare allo schermo principale. Schermo principale che presenta, allineate, tutte le sue colorate icone.
Però l’assenza di un supporto tattile si fa sentire quando bisogna scrivere qualcosa. Anche se basta abituarsi. Ai tasti che si allargano quando sono premuti, al sistema di autocorrezione piuttosto affidabile. Alla possibilità di spostarsi nel testo già inserito semplicemente con una pressione un po’ più lunga che fa saltare fuori una lente d’ingrandimento che aiuta a posizionare il cursore dove serve.
Tutta l’interfaccia è un fiorire di effetti grafici gradevolissimi. Ingrandimenti, riduzioni, rotazioni 3d, schermate che si spostano per lasciare spazio ad altre.
La parte telefonica è perfettamente organizzata. La lista contatti, quella dei preferiti, la schermata per comporre maualmente il numero con tastoni giganti. Gli sms sono organizzati cronoligicamente, per contatto, come fosse una chat, con i messaggi spediti e ricevuti. Peccato per la mancanza degli MMS. Ma chi li ha veramente usati, a parte 3 che mi inoltra di pubblicità?
Safari si dimostra il miglior browser mobile. Veloce, estremamente veloce. E restituisce un rendering preciso delle pagine, peccato solo per la mancanza del supporto a flash. Le pagine si ingrandiscono, rimpiccioliscono, scrollano con le dita. E non manca neanche la possibilità di tenere aperte più pagine in contemporanea, i bookmark e la cronologia.
Per quel che riguarda la gestione della musica.. è un iPod. Che, se messo orizzontalmente, ci delizia con il Cover Flow: tutte le copertine dei nostri album da scorrere, con le dita, come sempre. Un click su una cover e questa ruoterà su se stessa, mostrando l’elenco dei brani. Ottima anche la qualità di riproduzione dei video.
Ottima l’integrazione con il mio iTunes, iCal e Rubrica Indirizzi.
Insomma, avete capito che ho trovato il mio telefono?