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H-Quote

Ci sono frasi che ti ritrovi appese ai muri del ristorante, tra uno schermo che proietta SkyTG24, uno con l’ultimo keynote dello Steve in loop, davanti ad un mega plastico di come sarà il complesso, tra uno-due anni, appena finiti i lavori.

It is more fun to talk with someone who doesn’t use long, difficult words but rather short, easy words like «What about lunch?»
Winnie the Pooh

Un raggio di sole nel buco del *censored* di un dinosauro

Fondamentalmente la gente pensa che siamo solo dei rompicoglioni, ma essere umorali è una cosa spossante. In un attimo la vicinanza si trasforma in distanza e quello che ci lega agli altri diventa quello che ce li fa percepire anonimi e lontani. E più lo stimolo scatenante è oggettivamente una cazzata, più ci incazziamo; e più le nostre reazioni sono irrazionali e sovradimensionate, più ci appaiono motivate e vincolanti, perché, nate dal nulla, cominciano a trovare la loro ragion d’essere nel fatto stesso di esistere, e si alimentano dei loro stessi effetti, e diventano distruttive, e più annientano più miseramente ci soddisfano. Ma noi dall’umore volubile queste dinamiche le conosciamo e abbiamo imparato a restare un po’ in disparte non appena percepiamo quel piccolo scollamento, quella distanza iniziale: aspettiamo il processo inverso e speriamo che nel frattempo qualcuno ci chieda quanto prima ma che hai?

L’originale lo trovate su Errata Corrige
Io l’ho solo fatto mio e modificato leggermente.

Don’t ask, don’t tell. 56 su 60

TODAY WAS AN ENORMOUS DISAPPOINTMENT, FOR MYSELF, AND FOR MANY YOUNG AMERICAN PEOPLE. NOT ONLY BECAUSE DON’T ASK DON’T TELL WAS NOT REPEALED BY OUR SENATORS, BUT MOREOVER BECAUSE LEGISLATIVE PROCEDURE IS BEING ABUSED TO STOP PUBLIC BUSINESS, PUBLIC DEBATES, FROM HAPPENING WHILE AMERICA IS WATCHING. THERE WAS A DEBATE TODAY, WE JUST DIDN’T GET TO WATCH IT. INSTEAD, IT HAS BEEN CUSTOMARY NOW FOR ANTIQUATED PROCEDURES AND PARTISAN POLITICS TO TAKE PRECEDENCE OVER DEBATE, AMERICA’S NEEDS, AND TODAY, SADLY, OVER THE NEEDS OF US TROOPS. I WILL KEEP FIGHTING, I WILL NOT GIVE UP. I AM PASSIONATE ABOUT THE RIGHTS OF THE LGBT COMMUNITY AND SLDN AND I WILL CONTINUE TO ACTIVATE AS MANY YOUNG PEOPLE AS I CAN, AND ENCOURAGE THEM TO GET POLITICALLY INVOLVED IN THEIR FUTURE

Via Lady Gaga Official Website

Serial Mania

Ashley: “È grave che io abbia ancora la cartellina con i punteggi?”
Casey: “Cosa, perché non te ne sei liberata?”
Ashley: “È la prova che abbiamo che al festival canoro hanno imbrogliato”
Casey: “Ma è anche la prova che siamo state lì la notte in cui la casa è andata a fuoco”
Ragazza: “Io prendo il letto di sopra nella cella”
Casey: “Ashley, l’incendo batte la frode nella gara di ballo”
Ashley: “La terrò nel mio comodino”
Ragazza: “Così quando si presenteranno con un mandato e la troveranno finiremo tutte in prigione. Ma non lo guardi Criminal Minds?”
Ashley: “La metterò nel bidone della spazzatura”
Ragazza 2: “La spazzatura è il posto in cui guardano, sveglia! Non lo guardi Law & Order?”
Ashley: “La terrò nel portabagagli dell’auto”
Ragazza: “E se resti coinvolta in un incidente? Possono prendere il tuo DNA da una goccia di sudore”
Tutte: “Scrubs!”

Fiction elettorale in rane

Caspita, io il discorso di Berlusconi in cui il nostro beneamato leader spiegava perché e percome non sono riusciti a presentare le liste me lo sono ascoltato tutto. Ma, come dire, mi ha un po’ deluso. Sì, insomma, vabbe’, si sa: ogni serial ha i suoi punti di forza, i personaggi che non possono mancare perché il pubblico se li aspetta, e se non ci sono mette il broncio. E quindi lo sapevo che ci sarebbe stata una avvincente trama a base di perfidi sinistrorsi e giudici comunisti, tutti tesi ad ordire un Grande Complotto contro il Partito dell’Amore.

Però, ecco, con tutta l’esperienza Mediaset nelle fiction di successo, mi aspettavo qualcosa di meglio, sul finale. Un colpo di scena, un inserimento imprevisto.

Per esempio, al posto di questi poveri Radicali, non so, gli alieni.

via Fiction elettorale « Il nuovo mondo di Galatea.

Sinceramente non capisco che colpo di scena volevi di più: un ministro si è trasformato persino in una boyguard, mentre sul palco le donnine sorridevano di fronte alla scena!

Cioè, in quale altro paese succederebbe una cosa del genere?

Foto via “Questa Foto” – L’Espresso

Pensierini — Non amo le coperte troppo corte

Io non appartengo a nessuna opposizione e a nessun partito politico. Io sono un cittadino.

C-I-T-T-A-D-I-N-O.

Cominciamo a recuperare questo termine, che è veramente bello. Che dice tanto.

Il cittadino ama la sua città, prima di amare un simbolo, un nome, un partito.

Il cittadino può essere cittadino del mondo, di un continente, di una nazione, di una città, di un quartiere: lo spirito è lo stesso.

È lo spirito di chi ha interesse a che le cose vadano bene per tutti, per la collettività, e non per una singola parte.

Io sono cittadino e come cittadino mi muovo. Non ho bisogno di partiti politici. Loro non sono davvero nessuno.

Ed è anche ora che se ne rendano conto.

via Pensierini — Non amo le coperte troppo corte.