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Le scimmie saltano di ramo in ramo 

assaggio la notte,
la notte che passa più svelta
su lente lenzuola di corpi
sudati si chiudono gli occhi
si spegne l’insegna dell’ultima vita di luce
rubate si finge il silenzio perfetto
l’esterno ti sembra di pace
la notte d’estate
intanto il ruomore
nel buio dell’anima mia
che corre a gambe levate
sbattendo con forza
su muri di pelle e di ossa
un paio di ali al vento

Safari, Jovanotti

Dite quello che volete. Ma a me il testo di questa canzone mette i brividi, tanto trovo bello il bello, a parte qualche passaggio un po’ forzato. La poesia con cui descrive scene, certe crude realtà di tutti i giorni e lo stridore delle parole con la musica, che la fa quasi sembrare una canzonetta da nulla, per non parlare poi dei vari mix discotecari (scoperti, tra l’altro, a Kini Beach, Syros).

E anche buona parte dell’album del buon Jova non è affatto male. Fortunatamente riesce ancora a fare buona musica. Fortunatamente riesce ancora a fare quel tipo di musica che mi serve in momenti come questi.

La Fonosfera e gli sviluppatori

Lo ammetto: il progetto FON mi ha sempre attirato e incuriosito. L’idea di condividere un pezzo della propria connessione agli altri, per poi ricevere in cambio la possibilità di sfruttare un pezzo della connessione degli altri quando sono in giro per qualche nuova città, magari dall’altra parta del mondo.

Un progetto portato avanti con un piccolo access point wi-fi (la Fonera) che costa pochissimo (e poi c’erano pure tutte le varie offerte promozionali!). Anzi, credo si possa persino dire, con assoluta certezza, che è l’access point meno costoso presente sul mercato. E incarna appieno quell’ideale di condivisione che è la base del web 2.0. Certo, in questo caso non si condividono conoscenze, informazioni, esperienze. Si condivide qualcosa di più concreto, si condivide la connessione, si condivide l’accesso alla rete, una cosa che in Italia serve, visto che mancano. Sì, è vero, poi dipende dalle zone e anche solo a Milano c’è una disomogeneità tremenda, ma mancano. No, non considero le reti wi-fi lasciate incautamente aperte dai proprietari, mi riferisco a punti di accesso di locali/bar/comuni/società che offrono un accesso ad internet totalmente gratuito o con un costo sensato (non certo i 2€/ora degli hot-spot Telecom, per esempio. E FON, da questo punto di vista, offre agli Alien (chi non ha una Fonera) 15 minuti di accesso gratis, più che sufficienti per guardare le mail o le ultime news, oppure l’intera giornata a 3€; i Bill, ovvero chi ha la Fonera e condivide la connesione, invece hanno accesso illimitato e gratuito attraverso tutti gli hot-spot FON in tutto il mondo.

Tralasciando per un momento i dubbi sulla sicurezza di avere un wifi aperto e il pasticcio normativo che regola (vieta?) in Italia wi-fi pubblici, il progetto FON mi è sempre piaciuto, anche per lo stile che lo caratterizza. No, non mi riferisco a un puro livello grafico. O almeno, non solo: mi riferisco soprattutto allo stile comunicativo, a mio modesto avviso perfettamente azzeccato. Da’ l’idea di una società fresca, giovane, attenta e sensibile alla rete. E lo da’ pur se sicuramente è un’azienda che guadagna, non solo dalle connessioni, ma anche dalle collaborazioni con importanti società – vedasi l’inglese BT, la Zon Multimedia in Portogallo o il progetto portato avanti con il comune di Arezzo.

La Fonera è sempre stata oggetto di “hacking” e di modifiche, di firmware non ufficiali per aumentarne la capacità.

E come credete abbia risposto FON? In realtà… così!

Sì, ha iniziato a sviluppare la Fonera 2.0, che sarà anche dotata di presa USB per collegarci un hard-disk che potrà essere condiviso in rete e su cui la Fonera stessa potrà salvare dei contenuti che lei stessa provvederà a scaricare, via torrent, senza utilizzare un computer. E quelli di FON hanno deciso di chiedere l’aiuto di quegli stessi sviluppatori che hanno creato i firmware modificati per la prima versione della Fonera. Ha chiesto loro di dare una mano per sviluppare nuovi software o il supporto ad altri device usb per la Fonera 2.0, coordinando il proprio lavoro attraverso la nuova community Fonosfera:

La Fonera 2.0 sarà una piattaforma aperta agli sviluppatori affinché possano costruire le proprie applicazioni, proprio come un iPhone sbloccato. Una piattaforma aperta non è nulla senza una community di sviluppatori, ecco perché oggi vogliamo annunciare il lancio della Fonosfera, la nostra community di sviluppo che non coinvolgerà solo la Fonera 2.0 ma tutti i prodotti FON. Sappiamo che esistono già delle community che fanno cose fantastiche con le nostre Fonere, aggiungendo nuove funzionalità o eliminando dei bug. L’idea dietro alla Fonosfera è di rendere disponibile, a tutti gli utenti FON, il lavoro svolto dalla community, sia quello già concluso sia quello in corso d’opera.

La Fonosfera offrirà l’opportunità, a tutte le community già esistenti, di lavorare in maniera indipendente ma, al contempo, contribuire allo sviluppo dei prodotti FON, Fonera 2.0 e relative applicazioni incluse. La Fonosfera offrirà agli sviluppatori uno spazio in cui raccogliere e condividere i propri progetti e, infine, renderli disponibili agli utenti finali di tutto il mondo. Questo spazio includerà un framework con strumenti di sviluppo e di community, come svn, trac, forum, mailing list, wiki, ecc. Abbiamo selezionato alcune community che hanno dimostrato di poter fare cose strepitose con la Fonera, e inviato loro la versione test della Fonera 2.0.

E io, sinceramente, nel mio cantuccio, sono curioso e impaziente. Sono curioso di vedere questa Fonera 2.0, vedere le applicazioni e le funzionalità che avrà. Vedere se manterranno le promesse. Ma io credo che lo faranno.

Blockquote

che tristezza Lorenz…. corriamo tanto e la vita corre… e i sentimenti quelli veri li dobbiamo sempre lasciare in un angolo per quando avremo tempo… che rabbia!!!

Sì, corriamo tanto e la vita corre. Ma non credo che i sentimenti, quelli veri, possano essere lasciati in un angolo. I sentimenti, quelli veri, riescono sempre a travolgerci. In bene e in male. Più che altro.. diventa difficile trovare il tempo per decrifarli, capirli, viverli.

Citazioni da un falso

Yeah, we rocked your friggin world, right? I mean 29 June 2007 might be the day the world changed, but today it just changed again. BlackBerry is dead. Microsoft is dead. Windows Mobile is dead. Amazon is dead. Kindle is dead. Nokia is dead. Motorola was already dead but now they are even more dead. Google’s Android is dead. Samsung is dead. LG is dead. Sony is dead. UTStarcom is dead. We’ve thrown $100 million into an iFund so people can build iApps to sell on iTunes and give us 30% of their iMoney. The coming onslaught of new applications will make iPhone the only smart phone that anyone in the entire world will ever want to use.

Tratto da “Happy now, bitches?” by Fake Steve Jobs
 


E tutto questo semplicemente perchè Apple ha rilasciato la beta del kit di sviluppo per le applicazioni per iPhone e iPod Touch, oltre ad avere annunciato un sacco di succulente (soprattutto per le aziende) novità che verranno incluse nella v2.0 del software del melafonino. Nel frattempo le più grandi software house si sono buttate sullo sviluppo di applicazioni, tra cui anche EA che ha in programma addirittura una versione specifica per iPhone del suo prossimo gioco di simulazione: Spores. Per non parlare di Sun, Adobe e le centinaia e centinaia di sviluppatori indipendenti che si divertiranno a creare applicazioni (o ad effettuare il porting delle app attuali “non ufficiali”).
Ma vedremo, effettivamente, cosa succederà a giugno, quando finirà la beta dell’SDK e sarà disponibile la nuova versione del software.

Drive

Ancora. Anche oggi. Anche questa notte. Non riesco a dormire.

Sometimes, I feel the fear of uncertainty stinging clear
And I can’t help but ask myself how much
I’ll let the fear take the wheel and steer.
It’s driven me before, and it seems to have a vague,
haunting mass appeal.
But lately I’m beginning to find that I
should be the one behind the wheel.Â