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Why we all love Obama

Sono un breve estratto dal comunicato stampa diffuso ieri dalla Casa Bianca.

Giusto gli ultimi due paragrafi, per riassumere il tutto:

These issues affect not only the LGBT community, but also our entire Nation. As long as the promise of equality for all remains unfulfilled, all Americans are affected. If we can work together to advance the principles upon which our Nation was founded, every American will benefit. During LGBT Pride Month, I call upon the LGBT community, the Congress, and the American people to work together to promote equal rights for all, regardless of sexual orientation or gender identity.

NOW, THEREFORE, I, BARACK OBAMA, President of the United States of America, by virtue of the authority vested in me by the Constitution and laws of the United States, do hereby proclaim June 2009 as Lesbian, Gay, Bisexual, and Transgender Pride Month. I call upon the people of the United States to turn back discrimination and prejudice everywhere it exists.

Qui la versione completa.

Via Byb via Gtalk

Cala la maschera del clown

L’aspetto più sgradevole del comportamento di Silvio Berlusconi non è che è un pagliaccio sciovinista, né che corre dietro a donne di 50 anni più giovani di lui, abusando della sua posizione per offrire loro posti di lavoro come modelle, assistenti o perfino, assurdamente, come candidate al parlamento europeo. Ciò che è più scioccante è il completo disprezzo con cui egli tratta l’opinione pubblica italiana. Il senile dongiovanni può trovare divertente agire da playboy, vantarsi delle sue conquiste, umiliare la moglie e fare commenti che molte donne troverebbero grottescamente inappropriati. Ma quando vengono poste domande legittime su relazioni scandalose e i giornali lo sfidano a spiegare legami che come minimo suscitano dubbi, la maschera del clown cala. Egli minaccia quei giornali, invoca la legge per difendere la propria ‘privacy’, pronuncia dichiarazioni evasive e contraddittorie, e poimelodrammaticamente promette di dimettersi se si scoprisse che mente.
Molti potrebbero dire che l’Italia non è l’America, che l’etica puritana degli Stati Uniti non ha mai dominato la vita pubblica italiana, e che pochi italiani si scandalizzano davanti ai donnaioli. Ma questo è un ragionamento insensato e condiscendente. Gli italiani comprendono quanto gli americani cosa è accettabile e cosa non lo è. E, come gli americani, giudicano spregevole il cover-up.
A suo merito, la Repubblica ha continuamente sollevato domande al primo ministro sulla sua relazione con Noemi Letizia, e alla maggior parte di queste domande non ci sono state risposte soddisfacenti. Quando e dove egli ha conosciuto la famiglia della ragazza? Mr. Berlusconi chiese di avere fotografie da un’agenzia di modelle per iniziare i contatti con la signorina Letizia? Che cosa c’è di vero sulle notizie di party con decine di giovani donne nella sua villa in Sardegna? Mr. Berlusconi ha promesso di spiegare tutto in parlamento. Ma non ha certo riassicurato i suoi critici con la sua iniziativa per bloccare la pubblicazione di 700 fotografie che potrebbero mostrare cosa succedeva a quei party. Né lo aiuta il suo sventurato ministro degli Esteri, che ha provato a difenderlo sottolineando che l’età per il consenso (a rapporti sessuali, ndr.) in Italia è 14 anni, come se ciò fosse rilevante.
Qualcuno potrebbe dire che tutto ciò non riguarda i forestieri. Ma gli elettori italiani, alla vigilia delle elezioni europee, dovrebbero riflettere sul modo in cui è guidato il loro governo, sui candidati selezionati per Strasburgo e sul livello di sincerità del premier.

Editoriale del  Times
via
Spetteguless

Citazioni dal Financial Times

Un pericolo, in primo luogo per l’Italia, e un esempio deleterio per tutti.

Non e’ evidentemente Mussolini, ha squadroni di veline al seguito, non di camicie nere ma e’ un uomo molto ricco, molto potente e sempre piu’ spietato. Il pericolo rappresentato dal presidente del Consiglio e’ di ordine diverso da quello di Mussolini, e’ quello del potere dei media, che mina i contenuti seri della politica e li sostituisce con lo spettacolo. E’ quello di una spietata demonizzazione dei nemici e del diniego di garantire basi autonome ai poteri concorrenti. E’ quello di mettere una fortuna economica al servizio della creazione di un’immagine forte, fatta di asserzioni di infinito successo e sostegno popolare. Colpa anche dell’assenza della sinistra, delle istituzioni deboli e talvolta politicizzate e soprattutto di un giornalismo che ha accettato spesso un ruolo subalterno.

La fonte completa non l’ho trovata. Ho trovato questo articolo del Corriere, questo di Repubblica e questo in lingua sul sito del Financial Times.

Hello Kitty New Series

Ricevo questa newletter dalla Dynit e non posso fare a meno non pubblicarla.

BOOMERANG é la casa di Hello Kitty. La famosa gattina amata dai piccoli, dalle bambine e dalle mamme sará protagonista, insieme ai suoi teneri amici, delle nuovissime serie che verranno trasmesse in 1° tv sul canale dei grandi classici di SKY a partire dall’estate.
Dal 15 Giugno, infatti, dal lunedí al venerdí in prima serata (h. 20.35) e nel fine settimana all’ora di pranzo (h. 13.30), Hello Kitty divertirá i bimbi con le serie inedite ALLA RICERCA DELLE MELE MAGICHE e IL BOSCO DEI MISTERI. Il suo inseparabile amico ranocchio, Kero Kero Keroppi, sará invece il protagonista di AIUTO, LA CITTÀ SULLE NINFEE È IN PERICOLO! Mentre la coniglietta Hana sará la piccola star di LA BALLERINA PIENA DI SOGNI.

Le puntate di queste nuove serie durano 10 minuti, sono realizzate in animazione tradizionale e vengono narrate come fantastiche fiabe, accompagnando cosí i piccoli in un mondo incantato: dai costumi ai colori, dai paesaggi alle musiche, tutto é immerso nella magia. L’amicizia é il valore chiave in tutte le serie Hello Kitty proposte da Boomerang. Anche queste ultime produzioni, vedono affetto, solidarietá e sostegno nei confronti degli amici come la base di incantevoli storie. Nelle nuove serie peró ampio spazio é dato anche alla ricerca, alla scoperta e all’avventura, per impare a conoscere il mondo intorno a noi in modo gioioso e sereno. Infine, per le nuove storie Hello Kitty é stata appositamente realizzata una sigla italiana, puoi vederla cliccando QUI.

hellokitty-alla-ricerca-delle-mele-magicheHELLO KITTY – ALLA RICERCA DELLE MELE MAGICHE
Al grido di Melacadabra! le nostre piccole protagoniste, Kitty e Mimmy, vengono catapultate in un regno magico: il Bosco delle Mele, la cui regina si é improvvisamente ammalata e per guarire ha bisogno della mela d’oro, l’unico frutto in grado di esaudire tutti i desideri. Le due gattine andranno cosí alla ricerca del frutto magico, “succulento” anche per altri personaggi che lo inseguono da tempo.
In questa avventura Kitty e Mimmy sono aiutate da Pururu, la fatina, e da zio Scotch, il gufo-guida. Inoltre, posseggono utilissimi oggetti magici, come il cofanetto rosa al cui interno c’é uno specchio magico in grado di metterle in comunicazione con zio Scotch e il ciondolo magico a forma di cuore. Le due gemelle sono convinte che nessuno sappia del loro segreto… in realtá la mamma ha scoperto tutto e le asseconda nella ricerca.

hellokitty-il-bosco-dei-misteriHELLO KITTY – IL BOSCO DEI MISTERI
Hello Kitty ha bisogno dei sui amici! In questa nuova avventura, infatti, sará accompagnata, oltre che dai suoi amici storici, Keroppi, Pururu, zio Scotch, anche da Mimmy, sua sorella gemella. Insieme le due dolci gattine si trasformeranno in abili investigatrici per scoprire il motivo per cui spariscono tanti oggetti dal bosco fatato. Grazie alle trasformazioni, riusciranno a lavorare in segreto celandosi dietro panni e abiti insoliti e del tutto nuovi.

Se voi foste persone normali

Se foste un rom, quella di Salvini non vi apparirebbe come la sortita delirante di un imbecille da ridicolizzare.
Se foste un musulmano, o un africano, o comunque un uomo dalla pelle scura, il pacchetto sicurezza non lo prendereste solo come l’ennesima sortita di un governo populista e conservatore, eccessiva ma tutto sommato veniale.
Se foste un lavoratore che guadagna il pane per sé e per i suoi figli su un’impalcatura, l’annacquamento delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro non lo dimentichereste il giorno dopo per occuparvi di altro.
Se foste migrante, il rinvio verso la condanna a morte, la fame o la schiavitù, non provocherebbe solo il sussulto di un’indignazione passeggera.
Se foste ebreo sul serio, un politico xenofobo, razzista e malvagio
fino alla ferocia non vi sembrerebbe qualcuno da lusingare solo perché
si dichiara amico di Israele.
Se foste un politico che ritiene il proprio impegno un servizio ai cittadini,
fareste un’opposizione senza quartiere ad un governo autoritario,
xenofobo, razzista, vigliacco e malvagio.
Se foste un uomo di sinistra, di qualsiasi sinistra, non vi balocchereste con questioni di lana caprina od orgogli identitari di natura narcisistica e vi dedichereste anima e corpo a combattere le ingiustizie.
Se foste veri cristiani, rifiutereste di vedere rappresentati i valori della famiglia da notori puttanieri pluridivorziati ingozzati e corrotti dalla peggior ipocrisia.
Se foste italiani decenti, rifiutereste di vedere il vostro bel paese avvitarsi intorno al priapismo mentale impotente di un omino ridicolo gasato da un ego ipertrofico.
Se foste padri, madri, nonne e nonni che hanno cura per la vita dei loro figli e nipoti, non vendereste il loro futuro in cambio dei trenta denari di promesse virtuali.
Se foste esseri umani degni di questo nome, avreste vergogna di tutto questo schifo.

SE VOI FOSTE PERSONE NORMALI – Moni Ovadia

Via Le trecce di Xlthlx

Definizioni #2

Secondo post per la serie “Definizioni”

La definizione di oggi è bambino, ovviamente contrapposta ad adulto o persona matura.

Persona che nelle cose di tutti i giorni si comporta con loro come un bambino. Pigiama, calzino, etc. E dopo vuole che lo trattino da adulto quando gli fa comodo.

oppure

Si fa trattare da bambino quando gli fa comodo, per poi cercare di farsi accettare come persona matura poco dopo.

Altra definizione su cui riflettere. Soprattutto considerando il fatto che non mi sembra che vado d’amore e d’accordo con i miei, né che mi coccolino troppo. Senza considerare che il caso di permanenza prolungata e forzata in casa forse dovrebbe essere un’eccezione: per sopravvivere una malattia dalla lunga convalescenza e soprattutto per stare tranquilli bisogna pur scendere a compromessi. Non ci si può sempre scornare, anche da malati. Le forze – forse – non ci sono.

Montanelli: “L’Italia di Berlusconi è la peggiore mai vista”

Scopro via Facebook (ehi, qualche volta è persino utile!) questo articolo di qualche anno fa. Così, giusto per ricordarcelo e farci del male.

La Repubblica, 26 marzo 2001

di Laura Laurenzi

MILANO – Sembra essere diventato il nemico numero uno del Polo. Berlusconi gli dà del bugiardo e dell’ingrato, Fini lo descrive come l’ennesimo giornalista “strumentalizzato” dalla sinistra, i giornali della destra portano il suo nome nei titoli di testa in prima pagina. La sua “colpa” è il tradimento: ha dichiarato di votare per il centrosinistra, ha partecipato alla trasmissione di Santoro, dove – capo d’imputazione gravissimo – ha persino dato ragione alla ricostruzione fatta da Marco Travaglio sulle vicende del Giornale. Indro Montanelli ha risposto con le sue armi: un editoriale al veleno sul Corriere della sera in cui restituisce l’accusa di mendacio al Cavaliere, gli replica punto per punto e chiosa: “Chiagne e fotte, dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni di seguito”. Dopo l’articolo, da ieri mattina il suo telefono non ha fatto che suonare.

“La cosa più impressionante – racconta Montanelli – sono state le telefonate anonime. Ne sono arrivate cinque una dopo l’altra, tre delle quali di donne. Non so chi avesse dato loro il mio numero, che è assolutamente introvabile. Dicevano tutte la stessa cosa: delle invasate che urlavano: lei che per vent’anni ha mangiato alla mensa di Berlusconi! Io, capirai? Come se io fossi stato mantenuto da Berlusconi”.

Insomma, siamo alle minacce.
“Veramente la scoperta che c’è un’Italia berlusconiana mi colpisce molto: è la peggiore delle Italie che io ho mai visto, e dire che di Italie brutte nella mia lunga vita ne ho viste moltissime. L’Italia della marcia su Roma, becera e violenta, animata però forse anche da belle speranze. L’Italia del 25 luglio, l’Italia dell’8 settembre, e anche l’Italia di piazzale Loreto, animata dalla voglia di vendetta. Però la volgarità, la bassezza di questa Italia qui non l’avevo vista né sentita mai. Il berlusconismo è veramente la feccia che risale il pozzo”.

Lei sembra veramente spaventato.
“No, spaventato no: piuttosto sono impressionato, come non lo ero mai stato. Va bene, mi dicevo, succede anche questo: uno dei tanti bischeri che vengono a galla, poi andrà a fondo. Ma adesso sono davvero impressionato, anche se la mia preoccupazione è molto mitigata dalla mia anagrafe. Che vuole, alla mia età preoccuparsi per i rischi del futuro fa quasi ridere”.

Ma lei è sicuro che la partita elettorale sia già giocata? Il centrosinistra non ha nessuna possibilità di battere Berlusconi?
“Guardi: io voglio che vinca, faccio voti e faccio fioretti alla Madonna perché lui vinca, in modo che gli italiani vedano chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, Berlusconi anche al Quirinale, Berlusconi dove vuole, Berlusconi al Vaticano. Soltanto dopo saremo immuni. L’immunità che si ottiene col vaccino”.

Lei, Montanelli, oggi è diventato il problema politico principale del centrodestra. Da qualche giorno il suo nome è al centro delle dichiarazioni degli uomini del Polo.
“E’ strano: io non avevo mai preso parte alla campagna di demonizzazione: tutt’al più lo avevo definito un pagliaccio, un burattino. Però tutte queste storie su Berlusconi uomo della mafia mi lasciavano molto incerto. Adesso invece qualsiasi cosa è possibile: non per quello che succede a me, a me non succede nulla, non è che io rischi qualcosa, è chiaro. Quello che fa male è vedere questo berlusconismo in cui purtroppo è coinvolta l’Italia e anche tante persone perbene.”.

Tutta questa polemica è nata dal programma di Luttazzi. Lei vede programmi di satira politica in televisione? Come li giudica?
“Ne vedo, come no. Beh: l’unico modo per combattere questa cosa è la satira. Che sia sempre fatta bene però non direi, molto spesso è volgare anche quella. Ma forse è peggiore la facilità, la spontaneità con cui Berlusconi mente, e con cui le sue menzogne, a furia di ripeterle, evidentemente vengono bevute dagli altri. Lui racconta a modo suo la fine della mia direzione al Giornale, il giorno dopo la mia uscita, quando non ho potuto certamente influire più sulla stesura della cronaca. Paolo Granzotto scrisse un resoconto di come erano andate le cose. Ecco: andatevi a rileggere quella cronaca, coincide esattamente con le cose come le ho raccontate io. Berlusconi sostiene che io ero al Giornale sognando di farne un altro: non sta né in cielo né in terra. Questa menzogna è semplicemente una scemenza: quanta volgarità, quanta bassezza”.

Citation Needed

Appena letto il commento ho iniziato a ridere. Di gusto, come non facevo da un sacco. Anche se però le cose dette sono vere.

Volevo metterci una star, ma su WordPress non si può. E forse sto diventando troppo Gmail dipendente.

Così ecco questo post.

Giusto per ricordarmi questo stupendo commento.

il problema è che il Love varia dallo stanco, al malato, al malmostoso, il più delle volte. è dura essere un Amo nel mondo d’oggi.