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[…] by your side no matter what

Gus Kenworthy coming out

I am gay.

Wow, it feels good to write those words. For most of my life, I’ve been afraid to embrace that truth about myself. Recently though, I’ve gotten to the point where the pain of holding onto the lie is greater than the fear of letting go, and I’m very proud to finally be letting my guard down.

My sexuality has been something I’ve struggled to come to terms with. I’ve known I was gay since I was a kid but growing up in a town of 2,000 people, a class of 48 kids and then turning pro as an athlete when I was 16, it just wasn’t something I wanted to accept. I pushed my feelings away in the hopes that it was a passing phase but the thought of being found out kept me up at night. I constantly felt anxious, depressed and even suicidal.

Looking back, it’s crazy to see how far I’ve come. For so much of my life I’ve dreaded the day that people would find out I was gay. Now, I couldn’t be more excited to tell you all the truth. Maybe you’ve suspected that truth about me all along, or maybe it comes as a complete shock to you. Either way, it’s important for me to be open and honest with you all. Y’all have supported me through a lot of my highs and lows and I hope you’ll stay by my side as I make this transformation into the genuine me – the me that I’ve always really been.

I am so thankful to ESPN for giving me this opportunity and to Alyssa Roenigk for telling my story to the world. I think about the pain I put myself through by closeting myself for so much of my life and it breaks my heart. If only I knew then what I know now: that the people who love you, who really care about you, will be by your side no matter what; and, that those who aren’t accepting of you are not the people you want or need in your life anyway. 

Part of the reason that I had such a difficult time as a kid was that I didn’t know anyone in my position and didn’t have someone to look up to, who’s footsteps I could follow in. I hope to be that person for a younger generation, to model honesty and transparency and to show people that there’s nothing cooler than being yourself and embracing the things that make you unique. Head over to ESPN.com or click the link in my bio to read the full story and keep your eyes peeled for the November issue on newsstands soon! #outinsports#comingout#gay#beyourself#bornthisway

Via Facebook

88 – tom daley

È di ieri questo video di Tom Daley, nuotatore inglese classe 1994 e facente parte della nazionale olimpica:

Sì, quando ne ho saputo, ammetto di averlo visto almeno un paio di volte, per ascoltarlo bene, per vedere un ragazzo di 20 anni dire con agitazione (e forse paura) quell'”i’ve met someone… and that someone is a guy”; poi ne ho parlato un po’ con M., che poi ha scritto questo post e non posso che condividerlo in pieno:

È stato il momento in cui l’intera squadra britannica ha gioito e festeggiato con lui la medaglia che mi ha fatto capire che Tom non è solo sexy, è un eroe buono. Amato dai suoi compagni, appassionato di quello che fa e con una storia da raccontare – il padre sparito da poco, l’impegno per le olimpiadi, la medaglia, i progetti futuri. Eppure sembro l’unico a ricordarsi queste cose. E fa un po’ amarezza perché a noi gay bollano sempre come stupidi e senza un obiettivo, come dalla testa vuota e interessati solo all’apparenza. E Tom Daley diventerà l’ennesima icona LGBT ricordata per il suo fisico, ma non per i suoi meriti. Siete davvero contenti del risultato?

Coming out social

Dopo giorni di contenuti futili e inutili, finalmente qualcosa che giustifichi quel “me” di “Me or not?”.

Giusto perché in realtà il mio coming out in effetti è stato solo un outing forzato da finti amici che hanno spifferato blog e account twitter ai miei cari genitori (o almeno, questa è la versione ufficiale), ho deciso, ora, di fare qualcosa, di ben peggiore.

Un coming out su Facebook a mezzo spam del gruppo e dell’evento della fiaccolata di domani a Milano.

Perché sinceramente il “proteggermi” dalle possibili malelingue è decisamente ridicolo e assurdo in confronto al tacere un’evento così importante, per noi, per i nostri cari, per i nostri amici.

E ora cari adorati falsi amici delle elementari, medie, superiori, università, vicini di casa, lontani parenti, gente della parrocchia e dell’oratorio, esimi colleghi (e capi?) e faccine che non ho mai visto dal vivo, sta a voi.

Sinceramente, me ne frego e vado dritto per la mia strada

Ma, sinceramente, me ne frego e vado dritto per la mia strada.