(Happy) birthday Italy.
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Wall•E in Disney DVD
È arrivato un altro regalo di compleanno.
E questa volta è la volta (:S) di Wall•E, in Disney DVD, edizione speciale a due dischi.
Ora mi manca solo un Wall•E da casa (o almeno da scrivania) e sarò contento e beato.
Però spiegatemi perché in America l’edizione speciale ha 3 dischi. E ho fatto una fatica a trovare un sito da cui rubare la copertina del dvd (che poi, non è neanche così!).
Brevi
Questo è un post minimal, forse troppo, troppo breve.
Sulla serata di venerdì, ovviamente iniziata come al solito, affrontando il traffico milanese con un enorme ritardo.
Arrivati al ristorante greco, con qualche assenza illustre da parte dei Bergamaschi (uff!). E, alla fine, sono pure arrivate le due girls mancanti.
E direi pure che la cena è andata decisamente bene.
Ma mi spiace. Perché questo post, proprio, non vuole venire fuori.
È che qui si hanno i nervi a fior di pelle, causa ufficio.
E sala la voglia, per domani, di stare tutto, ma dico tutto il giorno sotto le coperte.
Messaggio automatico
Hai la bacheca piena, pienissima su facebook, ti arrivano messaggi di auguri ogni poco e leggi pure mail da siti a cui ti eri persino dimenticato di essere iscritto…
È questo quello che succede nel giorno del proprio compleanno.
Ma non sai se esserne felice o meno…
Due serate
Non so. Mi sento strano, dopo queste ultime due serate.
Bene o male, mi sento tornato in vita.
Beh, non che sabato scorso non abbia vissuto. Anzi. E’ stata anche quella una bella, bellissima, serata.
Ma queste ultime due sere mi hanno risvegliato. La prima, un po’ più intima, rivedendo due cari amici, assaporando la nostalgia delle Grecia e delle sue buonissime “schifezze” culinarie. Le chiacchere, quelle serie e quelle un po’ meno, l’incrocio dei discorsi, i silenzi e le parole a fiume.
E poi la seconda serata. Un compleanno, un po’ strano, che ha portato a un po’ di peregrinazioni dell’ultimo minuto. Un’idea divertente, organizzata con il solito stile della festeggiata. Però, poi, alla festa vera e propria, mi sono divertito. Come sempre, in quelle feste.
E oggi il weekend è finito. Si ritorna a lavoro e domani in uni.
Banalmente, auguri!
Capita che sia il caso, mentre sono in coda, che ci faccia incontrare.
Capita che il tuo lui, poi, si diverta a prendermi in giro.
E capita pure che – chissà come – decida di fare lo sbruffone e di autoinvitarmi a cena con voi, in attesa che inizi l’evento.
Capita pure che alla fine dell’evento ci sia uno scambio di bigliettini da visita.
E inizia, nel buoio di quella notte, uno scambio di email.
Dopo un sacco di tempo, ci si rivede, una sera, a Bergamo. E inizio ad amare quella città .
Poi capita che io diventi un noi.
E ho un nuovo invito per Bergamo, per una festa di un tuo collega. Ma chi pensava che non sarebbe stata una noiosissima festa in giacca e cravatta con perfetti sconosciuti? Chi pensava che anzichè essere un io, potevo essere un noi, senza problemi?
E continua a crescere qualcosa. Le confidenze, i consigli, un sentimento di affetto e amicizia che diventa sempre più forte.
E poi, finalmente, ti presento il mio “noi”.
Giretti e cene a Milano e a Varese, altri compleanni, cenette nella tua fantastica casa per guardare San Remo in versione retrò, un po’ di idee e progetti miseramente falliti.
E l’annuncio di quel che succederà l’8-8-8, qui.
E la mia felicità , la nostra felicità , per te, per voi.
E la certezza, avuta ormai qualche giorno fa, che quella felicità , quei momenti, quegli attimi li condivideremo con voi e saranno per sempre impressi nella nostra memoria.
Ma oggi, alla fine, posso fare ben poco.
Oggi posso solo farti gli auguri per il tuo compleanno.
Auguri,
Francy,
auguri.
Paragoni di anno in anno
Appena tornato a casa ho iniziato a pensarci. Sono passato da un estremo all’altro. Quando ero bambino, a momenti non sapevo neanche cosa fosse un compleanno, perchè i miei non me ne avevano mai organizzato uno. E vedevo i miei compagni di classe che facevano mega feste di compleanno, con striscioni, gioconi, miliardi di regali e miliardi di invitati. Io, invece, massimo che ho fatto è stata una misera festicciola con una torta (così così) e 3-4 amici.
Quest’anno invece, sono settimane che continuo a festeggiare il mio compleanno. Prima col mega regalo by Love (che non ho ancora pubblicato nella Magenta Desk Family!!!), poi con la cena da V. & R., lo strano braccialetto della F. e il libro di E., poi la torta + regalo a sorpresa degli amici del paesello provincialotto. E questa sera, un’altra festicciola in quel di Bergamo.
E tra l’altro, mentre tutti gli altri anni sono impazzito per tentare di organizzare qualcosa di decente che si è rivelato sempre un mezzo fiasco, quest’anno non ho mosso un dito. E ci hanno pensato altri ad organizzare per me un sacco di belle cose.
E sono contento. Non perchè non ho fatto nulla o per via dei regali ricevuti. Ma perchè finalmente mi sento considerato. C’è qualcuno che si ricorda di me, di sua sponte.
Nello specifico, ci sarebbe molto da dire sulla serata di oggi. Sul ritardo reciproco, sulla fantastica cena polenta, arrosto e bollicine della Fra. Su quanto sia bello entrare in casa loro e trovare ogni volta qualcosa di nuovo. Sul mega schermo Samsung che però, dopo mille risontinazzazioni manuali, ci ha obbligato a vedere San Remo in bianco e nero (e come si fa a parlare male di come erano vestiti?). Sulle sagge parole della Fra. E sul rinnovato invito per essere presenti l’08-08-08. E sullo strano stato d’animo che mi ha accompagnato per tutto il viaggio di ritorno. Sul fatto che io – a Bergamo – con i miei Amici – ci sto veramente bene.
La sorpresa inaspettata
Serata interessante.
Oggi. E lunedì. E poi il 3.
Giornata mediamente importante.
Iniziata con una sveglia all’alba. Giusto per prendere un pullman carico di studenti chiassosi. Cuffiette bianche nelle orecchie, Kosheen per iniziare col mood giusto la lunga giornata e una sana dipendenza da twitter-on-the-go.
Giro mattiniero (troppo maniero) per i negozi (ancora chiusi) di Milano alla ricerca dei famosi dvd per mia madre.. Due di questi (Il pianista e La rosa bianca) li ho trovati alla Fnac. E li ho presi senza pensarci troppo. Peccato che poi li trovati pure alla Ricordi. E avrei speso, in totale, 7€ in meno. E ovviamente “alla Fnac trovi il prezzo più basso garantito” sono anni che non vale. Alla Ricordi ho trovato pure Rosenstrasse. A 25,90€. Ma siam pazzi? Edizione normalissima, confezione in plastica ultraleggera, quindi probabilmente non ha neanche il libretto. Per un film – ok, introvabile – ma del 2001! Persino i Simpson in Blueray costavano meno! E tra l’altro secondo la Feltrinelli Garibaldi (che poi è la stessa catena di negozi) doveva costare 10-15€. Peccato che in magazzino non ce l’abbiano. Ma a fine mese dovrebbe arrivare. Speriamo.
Poi metro per il colloquio parte 2. Andata bene anche questa. Ci si vede lunedì per discutere le ultime questioni.
Pranzo con una cara amica universitaria, che non vedevo da un bel po’. Mi ha stupito con un pensierino per il compleanno. Un altro braccialetto (ma si capisce così tanto che mi piaciono?). E’ strano. Molto strano. Anelli e sfere di metallo. Non so che materiale sia. Chiaro e scuro. Con dei petali. Che fanno contrasto. Boh. Una cosa strana.
E questo si aggiunge all’incetta di regali. Love mi aveva preso per S.Valentino un altro Cactus Pups di Tokidoki. Ma sfortuna vuole che fosse il Tristino giallo con salsiccia che già ho. Quindici per cento di sfortuna di beccare lo stesso. E sfortuna è stata. E per il compleanno invece mi ha preso Ciao Ciao. In attesa che alla Supergulp arrivi anche Adios. La Magenta Desk Family si sta espandendo. Bene bene.
Poi, per finire la giornata, ho accompagnato la mia amica a Garibaldi. E volevo prendere un treno per tornare a casa. Una macchinetta funzionante. E mi ha mangiato i soldi. Senza darmi il biglietto. Tranne poi accorgermi che per terra c’era un foglio, con dello scotch. Quello bianco, trasparente. “Emettitrice rotta”. Bene. Così erano tre macchinette rotte. Tre su tre. E attaccare meglio il foglio di avviso no? Oppure disattivarla da remoto, no? E così, nel frattempo avevo perso il treno. E per il nervoso ho lasciato perdere. E son tornato a Lotto. E ho preso il pullman. E Trenitalia la sopporto sempre meno.
Ain’t nobody
Ma il sonno avanza e domani la sveglia non ammetterà errori. Una giornata importante mi attende. Affido quindi tutto alle parole di questa canzone. Chaka Kahn.
Got you effortlessly
That’s the way it was
Happened so naturally
Didn’t I know it was love
The next thing I got was you
Holding me close
What was I gonna do
I let myself go
Now we fly through the stars
I hope this night will last forever
I’ve been waiting for you
It’s been so long
I knew just what I would do
When I heard your song
Will my heart beat a wisp
You gave me freedom
You knew I could not resist
I needed someone
And now we’re flying through the stars
I hope this night lasts foreverAin’t nobody loves me better
Makes me happy
Makes me feel this way
Ain’t nobody loves me better than youI wait for night time to come
To bring you to me
I can’t believe I’m the one
I was so lonely
I feel like no one could feel
I must be dreamin’
I was this dream to be real
I’m in this feelin’
I make my wish upon a star
And hope this night will last foreverAin’t nobody loves me better
Makes me happy
Makes me feel this way
Ain’t nobody loves me better
Ain’t nobody loves me better than youFirst you put your arms around me
Then you put your charms around me
I can’t resist this sweet surrender
Oh my mind’s so warm and tender
We stare into each other’s eyes
And what we see is no surprise
Got a feelin’ most would treasure
And a love so deep we cannot measureAin’t nobody loves me better
Makes me happy
Makes me feel this way
Ain’t nobody loves me better than you