Oggi, durante una delle prime ore di lezione, un professore ha detto:
Chi ha scelto di fare questo percorso, di fare comunicazione visiva, ha scelto di coniugare il lavoro con i propri hobby
Mi sono subito appuntata la frase. Perchè potrebbe sembrare banale, ma è così.
E ora, che l’ho riscritta, la mia testolina ha iniziato ad elaborarla.
Alla fine non era un concetto a me nuovo.
Anni fa, al liceo avevano organizzato una giornata di orientamento con gli ex-studenti del liceo. E un signore, proprietario di un’azienda di grafica, aveva pronunciato parole che mi avevano affascinato.
E’ un lavoro particolare. Non riesci mai chiuderlo, la sera e nel weekend, dietro la porta chiusa del tuo ufficio. Quando sei in giro, per strada, quando guardi la televisione o leggi un libro, pensi sempre al tuo lavoro, a tuoi progetti. Ovunque e in qualsiasi momento ti può arrivare l’ispirazione, l’idea. Quando meno te lo aspetti.
E oggi, dopo le parole dei professori, mi son reso conto che già sto pensando alla possibile consegna che ci daranno settimana prossima. E al lavoro di fine corso che ci hanno già anticipato.
E già in treno, in metro, camminando per strada mi son reso conto di guardare con occhi diversi la realtà che mi circondava. Alla ricerca di un’idea, scomponendo mentalmente le forme che vedevo per arrivare all’elemento base.
Era da un sacco di tempo che non mi sentivo così curioso, così stimolato, così vivo.