Prima mi son messo a curiosare sui vari blog che frequento. E mi sono imbattuto, sul blog di Skymino, in due loghi. E ho iniziato a confrontarli.
Deformazione professionale?
Questo è il logo per la candidatura di Izmir per l’Expo 2015.
Due colori, grigio e verdino acido. Un logo stilizzato, che sembra un fiore che nasce dall’Expo e che sicuramente richiama qualcos’altro, ma non sono così informato. La scelta di un font moderno e leggero. Con l’indicazione dell’anno ancora più light e messa di traverso, come se non fosse così tanto importante.
Moderno, semplice, efficace.
Poi abbiamo questo:
Il “nostro” logo. Il logo per la candidatura di Milano.
L’uomo di Leonardo al posto della “X”; un mondo al posto della “O”. Molti colori: nero, rosa e azzurro per l’uomo di leonardo; un’altra tonalità di rosa/beige e un’altra tonalità di azzurro, questa volta più scuro, per il mondo; il blu per il filetto sotto lo slogan. L’uomo altamente stilizzato, mentre il mondo con una luce spot che gli da’ un effetto 3d. L’indicazione dell’anno sopra la “E”, allineato col margine sinistro della stessa lettera, ma non con quello destro. E per quanto il margine superiore di 2015 sia allinato col margine superiore del cerchio dell’uomo, si crea uno stacco con la metà destra del logo stesso che, lì in alto, è vuota.
A me sembra banale, poco ricercato, pasticciato. Non è per nulla in linea con le tendenze attuali della grafica e della comunicazione, che puntano a loghi netti e stilizzati, di pochi colori.
Va bene il fortissimo rimando alla nostra tradizione culturale, ma tale rimando, a mio umile avviso, è gestito malissimo.