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(piccoli) Cambi di look

Dopo una piccola modifica al theme, ecco che cambiano i pulsantini di Gmail for Google Apps.

Google Apps classic

Ora, da “More action” sono state tolte le opzioni relative ai label, che hanno ora due pulsanti autonomi: “Move to” e “Labels”. Ma la differenza esatta e precisa tra i due, al momento, mi sfugge..

Google Apps New

Update: i nuovi pulsanti sono comparsi pure sulle caselle Gmail “classiche”, non collegate ad un dominio.

Beccato, di nuovo

Ti avevo chiesto di non googlarmi più.

Nonostante la tua promessa, te ne sei fregato.

Te ne sei fregato settimana scorsa. E hai già dimenticato cosa è successo?

Ma te ne sei fregato di nuovo. 

Sì, ti ho scoperto. Sei arrivato qui, da Google.

No? E invece sì. Alle ore 08:09:33 del 2008-09-26. Sei approdato alla home e poi hai letto l’archivio di settembre.

Poi, non contento alle ore 18:11:32, sei ritornato, sempre da Google, con le stesse keywords. Hai letto ancora l’archivio di settembre, poi sei approdato al tag web.

Ero felice, contento e fiducioso.

Ora sono deluso, arrabbiato (nero) e letteralmente sconcertato dal tuo comportamento.

Vuoi, volete lasciarmi vivere? Ca**o!

Smettela di starmi addosso, di opprimermi, di soffocarmi!

Smettela di fare promesse, dire belle parole. E rimangiarvele subito.

Io sono stufo.

Non posso più andare avanti così.

Avevamo un patto per l’università.

Io rinunciavo a parte della mia indipendenza, per poter frequentare. A condizione però che qui, in casa, ci fossero le condizioni giuste, delle condizioni migliori.

Beh, queste non lo sono.

Per nulla.

E inizio a pensare che ho sbagliato.

Sbagliato ad ascoltare chi mi consigliava di fare di tutto per recuperare il rapporto con voi, perchè siete la cosa più importante della mia vita. E sapete chi me lo aveva detto? Ironia del destino, proprio colui che voi mi state impedendo in tutti i modi di vedere.

Ho sbagliato ad ascoltarlo.

Ho sbagliato a credervi.

Ho sbagliato a pensare che le cose possono migliorare.

Come sempre, è tutta e solo una misera e instabile facciata.

Ma vi rendete conto che mi avete fatto stare male?

Vi rendete conto che mi state facendo male?

E vi rendete conto che, imperterriti, continuate a farmi male, malissimo?

 

Voglio andarmene. Andarmene da queste quattro mura. E non vi voglio più vedere. 

Anche se ciò significherà rinunciare ai miei sogni. E per questo, vi ringrazio. Ora siete contenti e soddisfatti?