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Ancora sull’iPhone

Ok, è vero, ne abbiamo un po’ tutti le scatole piene di questo iPhone e delle tremende tariffe degli operatori nostrani.

Però stavo curiosando sul sito della Vodafone. E mi sono accorto che il “favoloso” Vodafone Pack per iPhone, quella favolosa tariffa che ti offre ben 600mb per 10€ al mese se sei abbonato o 3€ a settimana se sei ricaricabile, in realtà è in promozione.

Ebbene sì. Se la vuoi, devi spicciarti ad attivarla entro il 30 settembre 2008, visto che dopo diverrà di 20€/mese. Sì, giusto, avete letto bene: 20euri per 600mb di traffico dati inclusi.

Figo, vero?

[PS: non voglio parlar bene di Tre, con cui, in realtà, sono un po’ in fase di rottura, però questo operatore offre per 9€/mese 50mb di dati al giorno giorno oppure per 3€/settimana si hanno 100mb al giorno… già.. 12€/mese per avere, potenzialmente, quasi 3gb di dati..]

Ma non capite che abbiamo capito che ci state (solamente) prendendo in giro?

Dunque. Prima partiamo con la citazione delle cose positive:

Dunque. Prima le cose positive.
Vodafone Lab è un ottimo progetto. Lo è nelle intenzioni e soprattutto nel design. Accogliente, moderno, ben disposto. Dovessi trovargli un difetto, direi che forse è modaiolo ma con quel leggero ritardo che dà la sensazione di già visto.
Poco male. Vista la situazione in cui versa il design di molti progetti internet (troviamo un nome migliore di “siti”? Io ogni volta che lo sento ho il voltastomaco) in Italia, direi che siamo di fronte a un buon lavoro.

Però…

Ora, però, c’è un problema. Il problema sta nel fatto che evidentemente Vodafone non è proprio abituata a conversare con i clienti. Cioè, lo fa, ma nel modo in cui è abituata. Con toni da comunicato stampa. Con una superiorità ingiustificata. Con falsità.

E non posso che concordare in pieno con l’analisi di Federico. Però vorrei iniziare l’analisi in un modo un po’ diverso. Vorrei partire con calma. Vorrei partire da questo bel(?) post del Vodafone Lab:

Ebbene sì: ce l’abbiamo fatta! Se qui sul blog di vodafone lab siamo già abituati ad avere anticipazioni in esclusiva sul mondo Vodafone, stavolta abbiamo davvero realizzato (perdonatemi gli inglesismi) un vero scoop da premio Pulitzer: le tariffe iPhone di Vodafone sono qui!!! 

Per riuscire ad ottenerle in anteprima abbiamo superato mille ostacoli, attraversato i sette mari e i settemila manager… vabbè, che ve lo dico a fare. Anche perché ogni parola in più che scrivo non fa altro che rimandare di un micromillesimo di secondo in più la lettura delle tariffe più agognate del secolo. 

Già. Sì, come no. Me lo immagino questo giuseppe sono uno che scrive parecchio. e nel tempo libero, faccio anche il rocker underground. molto underground che entra di soppiatto negli uffici dei settemila manager alla ricerca dei fogli (probabilmente scritti a mano, in pessima calligrafia) con abbozzate le tariffe per l’iPhone. Me lo immagino mentre di nascosto, dalla sua postazioncina in una delle sedi Vodafone (notoriamente separate tra di loro da sette mari), fa login sul Vodafone Lab e diffonde al popolino le agognate tariffe, ovviamente di nascosto, sperando di non essere beccato da quei settemila manager.

Già, sì, come no. Come se non fosse stato l’ufficio marketing (o stampa o stupidità) a passargli la bella copia della tabella delle tariffe e a dargli l’imperativo: diffondile, facendo credere ai quanto-sono-stupidi-blogger che è una tua esclusiva.

Ma qual’è il bello? E’ che il buon giuseppe con la g minuscola vuole pure fare il 2.0. E non lo fa solo linkando la pagina di Wikipedia sul premio Pulizer, ma chiede persino ai lettori cosa pensano delle tariffe!

Insomma, noi il nostro dovere l’abbiamo fatto… adesso tocca voi: allora, cosa ne pensate delle tariffe per l’iPhone Vodafone??

E potete ben immaginare quale sia il tono dei commenti di risposta. Ci fosse un commento (uno, dico 1! Eal momento ce ne sono 99) di qualcuno che abbia apprezzato le tariffe.

Uno quindi pensa che un’azienda che tenta di dialogare con i clienti possa migliorare la propria offerta per andare incontro alle “esigenze” dei suoi clienti. Perchè sicuramente una mandria di (potenziali) clienti delusi comprerà molto meno di una mandria di clienti (mediocremente) soddisfatti.

Uno pensa che è logico: Vodafone chiede ai clienti (puoi commentare sul Lab solo se sei cliente vodafone) cosa ne pensano delle tariffe. Noi clienti/potenziali clienti rispondiamo picche, mi-fanno-schifo-queste-onerose-e-ridicole-tariffe. E Vodafone, ovviamente, cosa fa? Riduce i prezzi? No. Aumenta i bonus inclusi? No. Aumenta il traffico dati? No. Aggiunge il wi-fi gratis nei loro hot-spot? No. Vodafone conferma le tariffe così come sono. Vodafone si giustifica.

Sì, Vodafone spiega il perchè della misera soglia di 600mb al mese inclusi. E qui continuando con il già citato post di Federico aka Kurai…

 

Cioè, hai una massa di persone che si lamentano incazzate per gli assurdi prezzi di iPhone. Tu cosa fai? Rispondi con un post che puoi riassumere con: povero imbecille, tu credi che 600MB siano pochi. Che poveretto che sei, ora te lo facciamo vedere noi, che siamo molto più intelligenti di te (e infatti se compri iPhone da noi ti spelliamo vivo) cosa puoi fare con 600MB. Vuoi un esempio?

– Navigare in internet con Safari tutti i giorni per 30 minuti al giorno

Ohhh, ma questo cambia tutto!

Vero? Però mettiamo – per onor di cronaca – tutto quello che (secondo giuseppe con la g minuscola) possiamo fare con 600MB (anzi, meno) al mese:

Precisamente, con un consumo di 500MB al mese un utente medio puo’:

- Navigare in internet con Safari tutti i giorni per 30 minuti al giorno;
– Utilizzare Facebook per un totale di 30 minuti al giorno;
– Utilizzare YouTube due volte a settimana navigando fra i contenuti e vedendo 15 minuti di video per volta;
– Utilizzare Google Maps tre volte a settimana 10 minuti per volta;
– Utilizzare l’email in modalita’  push con check mail continuo e lettura/scrittura di 50 email al giorno;
– Utilizzare servizi di previsioni del tempo on line su sette citta’ al giorno;
– Utilizzare servizi di borsa online con un check di venti azioni al giorno.

E c’è da dire che questo giuseppe con la g minuscola è un genio a chiudere i post:

Ecco fatto: anche Vodafone adesso ha detto la sua. :-) 
Come vedete, il dialogo con Vodafone e’ reale, qui nel lab, e per noi questo e’ davvero importante. Non credete anche voi?

Dialogo? E’ questo il dialogo? Sostenere che una persona che compra un’iPhone navighi per mezz’ora al giorno con Safari? Mezz’ora di Facebook (come se Facebook non si visualizzasse tramite Safari, nè), 10 minuti di Google Maps, quando hai un telefono che ha il GPS e puoi quindi usarlo come navigatore? E lasciamo perdere le previsioni e la borsa. E vogliamo parlare del traffico dati che può ciucciare la sincronizzazione di MobileMe? E Twitter? E Flickr? E il Reader?

Ma, comunque, continuo con il quote di Federico:

Lo capite dov’è l’errore? Lo vedete? Capite, signori di Vodafone, che state di nuovo trattando i clienti come vacche da mungere? Siete in grado di comprenderlo?

Guardate. Di aprire un blog, non ve l’ha ordinato il dottore. Non credete a chi vi dice che DOVETE farlo. Compratevi Naked Conversation, cercate di capirlo, fatelo vostro. E se pensate di continuare ad agire in un certo modo, allora evitate. Perché il blog per voi non riserverà alcun effetto positivo. Sentite cosa dicono Robert Scoble e Shel Israel:

If you are a genuine bad guy, or part of organization of bad guys, don’t blog.

Ora, cari signori di Vodafone. Io non voglio pensare che voi siate dei cattivoni. E non credo che voi vogliate essere visti come tali. Cioè, se la gente pensa questo di voi, poi quando vi incontra al supermercato, vi passa avanti nella coda al banco formaggi, e non mi sento di dire che faccia male.

Però, allora, capite che se non siete dei cattivoni, allora dovete dimostrarlo. Altrimenti, per carità, chiudete tutto prima che vi scoppi in mano. Dimostratelo. Come? Beh, per esempio spiegandoci perché le nostre tariffe dati sono tra le più care del mondo. Lasciamo perdere iPhone, per un attimo. Spiegateci questo. Eh?

Che altrimenti, noi clienti, finiamo per pensar male. E per credere che sia così solo perché voi avete paura che il traffico dati vi porti via il traffico voce e quello SMS. Sareste ben miopi.

Ah, io qui ho una scheda Vodafone ricaricabile. Io l’iPhone non lo comprerò, almeno per ora. Ma ho necessità di passare a una soluzione più stabile. Visti i vostri prezzi, credo che presto mi rivolgerò altrove: almeno dalle altre parti non fanno finta di conversare. Sono arroganti e malvagi and proud of it. Almeno son sinceri.

… Google maps per tre volte a settimana per 10 minuti. Oh, dear.

E io, qui, chiudo.

 

iPhone chiama Italia

Sinceramente, sono stufo. Sono stufo di come i nostri operatori telefonici ci hanno trattato per “l’affare iPhone”. Si vociferava che TIM avrebbe importato l’iPhone da mesi e mesi e mesi (almeno da quando era uscito il sw europeo) ed è stato tutto un continuo di rumors, indiscrezioni, smentite.

Poi arriva il keynote dello Steve. L’annuncio del nuovo iPhone. E prezzi più bassi per tutti. E iniziano di nuovo rumors, indiscrezioni, smentite. Scarni comunicati da parte di TIM e Vodafone, che fanno tra l’altro partire le prenotazioni per qualcosa che non si sa neanche quanto costerà nè che tariffe ci saranno.

E ieri, sono uscite le ridicolmente favolose tariffe di TIM. E sono allibito, senza parole. Prendiamo lo starter pack. 199€ per il melefono. E poi 30€/mese. E pagare tutte le chiamate (15cent/min) e tutti i messaggi (15cent). Però c’è il wifi di Telecom Italia incluso, illimitato. Sì, e dove sono gli hotspot? Quanti ce ne sono a Milano e nelle altre città italiane? Però c’è anche 1gb di traffico dati “on mobile”. Assolutamente ridicolo per un iPhone, che fa della connessione ad internet il suo cavallo di battaglia. E un’altra tariffa ridicola è la Unlimited. Che ha tutto limitato, tranne il prezzo (200€/mese). Però il telefono (la versione da 8gb, mica quella da 16!) te lo regalano danno gratis. Visto che bravi?

E poi, la Visual Voicemail, che fine ha fatto? In tutti gli altri stati è inclusa e illimitata.

Io continuo a sperare nell’intelligenza di Vodafone Italia, nel fatto che – se vuole – può rispondere facilmente a tariffe del genere con tariffe veramente competitive, battere TIM e ottenere nuovi clienti (ricordando che per gli abbonamenti c’è il vincolo di 2 anni..). Però ho paura che io sia sempre troppo ottimista nei confronti del prossimo, soprattutto quando è una “macchina da soldi” che vede noi clienti come polli da spennare (e ti Tim lo si sapeva già).

E comunque, rimango a guardare con invidia i cugini olandesi.

Design minimal, ma squisitamente raffinato

Stavo meditando questo post da un po’ di giorni. Da quando questo fantastico gingillo è tra le mani. Non è mia intenzione cavalcare l’hype che ha avuto (e ha ancora) questo favoloso gadget hi-tech che al momento non è ancora in vendita. Non è sicuramente il miglior telefono. Forse solo probabilmente è il miglior iPod mai uscito. Ma di sicuro è uno dei migliori smartphone prodotti.

Tanto atteso da tutti e sicuramente degno erede dell’ormai defunto Newton.
C’è chi me lo ha definito un telefono dal design minimal, ma squisitamente raffinato. E lo è. Davanti, un’unico strato di vetro nero protegge lo schermo, circondato da una cornice di metallo luccicante. Dietro, alluminio satinato con la solita meletta morsicata e il piccolo obiettivo della fotocamera, che spunta timida nell’angolo alto a sinistra. Uso della plastica ridotta al minimo, se non nella parte bassa del telefono, che ospita internamente l’antenna e, in rigorosa simmetria rispetto all’attacco dock, microfono e altoparlante.
Un’unico, grosso, tasto. Che porta alla schermata principale. Tutto si fa toccando lo schermo e usando l’intuitiva interfaccia utente. Che stupisce notando alcune chicche che la contraddistinguono. Appoggiare il dito e trascinare l’elenco, la pagina web, la foto per eseguire lo scrolling. E, sotto il tocco del dito, inizia a muoversi. Oppure si da’ un colpettino, una spinta. E l’elenco inizia a correre, con forza propria, per poi rallentare e fermarsi, come bloccato da una qualche forma di attrito. E come non apprezzare la genialità di usare degli interruttori a scorrimento. Non solo per “sbloccare” i tasti, ma anche per spegnere il telefono e per tutte quelle opzioni che prevedono un sì/no. O una ghiera girevole per la scelta delle date o in alcuni moduli sulle pagine web. O il doppio tocco su una pagina web, che zooma in automatico per consenire la migliore visione possibile di quel determinato elemento, foto o testo che sia. Perchè includere una simile forma di simulzione della realtà in un telefonino? Forse la risposta è facile: finalmente, un’interfaccia completamente touch funziona. Rendere reale l’interazione con qualcosa di assolutamente inconsistente. E, abituato ai tocchi, fa quasi strano dover premere, fisicamente, il tasto home per tornare allo schermo principale. Schermo principale che presenta, allineate, tutte le sue colorate icone.
Però l’assenza di un supporto tattile si fa sentire quando bisogna scrivere qualcosa. Anche se basta abituarsi. Ai tasti che si allargano quando sono premuti, al sistema di autocorrezione piuttosto affidabile. Alla possibilità di spostarsi nel testo già inserito semplicemente con una pressione un po’ più lunga che fa saltare fuori una lente d’ingrandimento che aiuta a posizionare il cursore dove serve.
Tutta l’interfaccia è un fiorire di effetti grafici gradevolissimi. Ingrandimenti, riduzioni, rotazioni 3d, schermate che si spostano per lasciare spazio ad altre.
La parte telefonica è perfettamente organizzata. La lista contatti, quella dei preferiti, la schermata per comporre maualmente il numero con tastoni giganti. Gli sms sono organizzati cronoligicamente, per contatto, come fosse una chat, con i messaggi spediti e ricevuti. Peccato per la mancanza degli MMS. Ma chi li ha veramente usati, a parte 3 che mi inoltra di pubblicità?
Safari si dimostra il miglior browser mobile. Veloce, estremamente veloce. E restituisce un rendering preciso delle pagine, peccato solo per la mancanza del supporto a flash. Le pagine si ingrandiscono, rimpiccioliscono, scrollano con le dita. E non manca neanche la possibilità di tenere aperte più pagine in contemporanea, i bookmark e la cronologia.
Per quel che riguarda la gestione della musica.. è un iPod. Che, se messo orizzontalmente, ci delizia con il Cover Flow: tutte le copertine dei nostri album da scorrere, con le dita, come sempre. Un click su una cover e questa ruoterà su se stessa, mostrando l’elenco dei brani. Ottima anche la qualità di riproduzione dei video.
Ottima l’integrazione con il mio iTunes, iCal e Rubrica Indirizzi.
Insomma, avete capito che ho trovato il mio telefono?

Questo non è giornalismo

INFORMATICA LA RIVALITÀ
Apre il primo store in Campania nel 2008 venderà anche l’iPhone Gioco, lavoro e multimedialità: l’identikit dei due schieramenti
MARIAGIOVANNA CAPONE I fan dei computer Macintosh sono entusiasti. Ma l’altro esercito del web, i rivali che mai rinuncerebbero a cliccare sulle «finestre» Windows, non demordono affatto e si difendono. Ha appena aperto i battenti il primo e unico Apple Store autorizzato della Campania, e il duello si riaccende. Gli uni contro gli altri armati di mouse. In piazza Carità, nel premium seller «No Code» sorridono Francesco e Claudio, 24 anni ciascuno, preparazione da veri «secchioni» dell’informatica, che supervisionati dal direttore dello store, Gianluca Sampagnano, sono pronti all’ennesima disfida che appassiona e divide il popolo di internet. Sui tre piani dello store sono esposti tutti prodotti leader della Apple, a cominciare dagli iPod, feticcio del terzo millennio con i suoi dieci milioni di pezzi venduti soltanto nei primi quattro mesi del 2007 e con un incremento sullo stesso periodo nello scorso anno del 21 per cento. Ma anche accessoristica indirizzata ai prodotti Apple, dalle auricolari agli impianti audio, dalle bag per notebook fatte su misura e dai colori sgargianti ai software dedicati. Un negozio che per molti napoletani rappresenta una specie di Disneyland della tecnologia, un paese dei balocchi dove «adottare» un computer con cui si farà un bel pezzo di strada insieme. E nonostante l’opening party, una vera e propria convention con la presenza dei vertici di Apple Italia, si terrà soltanto sabato prossimo, i napoletani, tra diffidenza (quella dei seguaci storici di Bill Gates) e curiosità ( quella dei fan di Steve Jones) parlano già da settimane dello store a due passi da via Toledo. In prima fila quelli del visitatissimo portale napoletano «imaccanici.org», che ha perfino registrato un video dal titolo «Quando il Mac ti cambia la vita», messo poi su You Tube, in cui accompagnano proprio nel negozio di piazza Carità il comico Enzo Fischetti. Eugenio, Franz e Stefano dispensano consigli e informano sulle novità del mercato a una comunità appassionata e fedele alla società della mela, che nella filosofia del «think different» basa la propria vita. Il fatto è che l’universo informatico è davvero basato sull’eterna lotta «Apple vs Microsoft», dove questi ultimi sono una massa eterogenea e incostante (ma comunque più diffusa così come i software per Xp 2000) e i primi una setta di fanatici che venera la propria macchina, consapevole del proprio stato elitario. E poi ci sono loro, le gemme di casa Apple: iPod, iTouch (l’iPod con lo schermo) e Aperture, che di sicuro in migliaia si troveranno sotto l’albero stando alle prenotazioni. Senza contare l’attesa per gli iPhone, i rivoluzionari telefoni capaci di tutto. Con l’apertura dello store «No Code», nome preso in prestito da un famoso album dei Pearl Jam, Napoli si candida come capitale del Sud Italia di una élite fedele ed esigente. E la sfida si riaccende.

La fonte? beh, qui. Ma guai a voi se cliccate. Perchè ho riportato io il testo integralmente. E mi sembra già abbastanza patetico di suo. iPhone Gioco (cos’è?)? “della Apple”? Le auricolari? Steve Jones? L’orrore grammaticale “in prima fila quelli del portale , che HA persino registrato un video”? Windows Xp 2000? l’iTouch (che è un iPod con lo schermo – ci mancherebbe solo quello..), Aperture (che si troveranno in migliaia sotto l’albero?).

Patetico. Patetico. E patetico.

Voglio l’iPhone!

Non so se ricordate il pazzo pomeriggio di shopping di un paio di settimane fa. Quello in cui ho provato dal vivo l’iPod Touch. Ero sempre stato dubbioso sull’utilizzo di un’interfaccia touch. Ma confidavo sulle capacità di Apple. E in effetti il Touch è favoloso!!
E così.. ha guadagnato punti l’iPhone. Beh, è da quando l’hanno presentato che lo volevo. Anche perchè il mio povero N70, prima versione, miliardi di bug aggiornati dopo 3-4 aggiornamenti sw (ma quello delle foto negli MMS mica l’hanno risolto!), cover in plasticaccia grigia dipinta d’argento (che ora sta venendo via) potrebbe benissimo finire al museo dell’antiquariato, se solo non fossi così affezionato ai 1700 sms che ho memorizzato. E che sarebbero di più, se solo un giorno non si fosse deciso di andare in palla, rovinare il file system della memory, obbligare alla riformattazione e.. ciao ciao messaggi!
Però questa attesa è snervante. Non solo in Europa è arrivato dopo 6 mesi rispetto agli USA e soprattutto NON in Italia, paese con la più alta diffusione di cellulari (una media di 2 cellulari a persona è ottimistica?). Però in Europa arriva pure con tariffe oscene. 50€/mese per 40sms + 100min? Siamo pazzi?
Sì, ovviamente rimango in attesa della tariffa ufficiale Italiana, che probabilmente sarà di TIM (bleah!). Però non sarebbe male poterlo usare su tutte le reti. E non sarebbe male averlo prima di tutti. Prima che quella massa di io-c’ho-il-cellulare-più-costoso-e-tu-no, però-è-già-tanto-se-so-fare-le-chiamate se lo compri. In massa. Già, quella massa che mi sta facendo andare in odio pure l’iPod. E vorrei tanto che il mio 1a generazione da 10gb funzionasse ancora. Sigh!
Però forse c’è una debole luce per avere iPhone prima del tempo. Sì, se avrò fortuna. Molta! E cosa devo fare? Beh, partecipare all’operazione di viral marketing messo in atto da theapplelounge. Cosa bisogna fare? Beh.. Leggere il regolamento. Linkare il post. Commentare. Avere fortuna. Chi, io?