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In breve, che son debilitato

E niente, son qui a casa con 39 di febbre, esattamente come l’anno scorso, proprio in concomitanza con il Salone e il Fuorisalone.

E così anche quest’anno me lo perdo, però sono riuscito a godermi la giornata di martedì: la conferenza di Interni Think Tank in Università Statale, moderata da un grandissimo Philippe Daverio. Le installazioni, decisamente interessanti. La corsa per recuperare il 50mm per la Canon. Il Camparitivo al nuovo Design Bar della Triennale disegnato interamente da Matteo Ragni. E poi un veloce incontro prima con Manu, poi William Perry. Una persona che ho sempre apprezzato. E conoscerla finalmente dal vivo, beh, non fa che confermare quel che ho sempre pensato di lei.

Più Camparitivi gratuiti per tutti, meno febbre per me, un po’ di foto su Flickr per voi e la promessa che forse parlerò meglio di tutto quando starò meglio e avrò tempo.

02 01 2010

Io odio il vento. Mi innervosisce e non mi fa concentrare. Considerando poi che è arrivato dopo una nottata in cui praticamente non sono riuscito a dormire, non è assolutamente bello.

Internet non va. Sembra che il router non riesca a collegarsi ai DNS di Tiscali. Volevo impostare i Google DNS 8.8.8.8, peccato che la schermata di configurazione sia stata bloccata in fabbrica. Maledetto Thomson drandizzato. Che però, finora ha sempre funzionato meglio del vecchio Dlink, senza nessun blocco o riavvio strano.

SuperInternt by 3 e tethering. È forse l’unica cosa funzionante, oggi. E la uso senza timori, visto che lo scorso mese ho comsumato solo 250mb dei 3gb disponibili…

I cerchi alla testa. Sono ritornati. Proprio come quel pomeriggio a lavoro. Non riesco a combinare nulla. Forse è meglio sdraiarsi un po’…

Oggi va un po’ così

Oggi.

-1.

Normale mattinata a lavoro.

Poi la scelta di tornare a casa, anziché andare in uni, visto che – ecco – non è che mi sentissi così tanto bene.

Lezioni interessanti perse.

E anche un aperitivo simil organizzativo con un po’ di gentaglia.

E, insomma, passare un altro pomeriggio da solo, un po’ pesa.

Credo che ormai tutto questo social 2.0 mi abbia un po’ stufato. Poco facebook (tranne che per quegli addicted giochi della Playfish), poco Friendfeed, Twitter di sfuggita. Persino la tab di Gmail va e viene, cosa assolutamente impensabile fino a qualche giorno fa. E non parliamo poi del Reader. Con quel 1000+ ormai ho perso ogni speranza. E persino queste pagine non mi vanno.

Ora va così.

Ecco, forse son malato.

Report aggiornato

Visto che siete tutti preoccupati per la mia condizione, ecco il report aggiornato.

La febbre, dopo un giorno che è stata fissa sul 38°/39 nonostante la tachipirina, è finalmente sotto controllo. Ora viaggio sui 37,5. Accettabile, no?

Non ho più grossi problemi a deglutire. Prima provavo dolori infernali, ora sono quasi sopportabili. Tanto che a pranzo sono riuscito a mangiarmi una pastina con brodo di carne. Ma tutta tutta.

Sto andando in assuefazione da sciacqui con acqua tiepida alla mirra. Portentosa nel tenere a bada quelle bruttissime fastidiosissime placche in gola.

[Questa fa schifo. E fa ancora più schifo aver passato un giorno e mezzo così, notti – di non sonno- comprese. Se siete facilmente impressionabili, passate al paragrafo successivo] Finalmente non devo più tossire ogni 20/30 secondi per tentare di esplellere il catarro dalla gola.

Riesco finalmente a soffiarmi il naso, ma non serve praticamente a nulla, a parte far uscire un po’ di sangue.

Mi sento i condotti uditivi completamente bloccati. Uff.

La reazione cutanea sembra stia rientrando. La faccia sta lentamente tornando ad un colore normale, mentre le mani al momento sono in una fashionissima tinta leopardata rosa/rosso. Se volete, mi scortico un po’ e ve la vendo, ovviamente ad un prezzo altissimo visto che è una limited edition. Però mi da’ ancora molto fastidio praticamente ogni tipo di sfregamento, anche solo contro i vestiti indossati, figuriamoci poi il contatto umano [e il Byb questa mattina l’ha scoperto].

Direi che è tutto.

E nel frattempo è iniziato il countdown alle medicine (una alle sette, l’altra alle otto) e alla cena. Un altro brodino? Yeah!

Stoccolma: un riassunto di sfighe varie ed eventuali

Breve riassunto delle sfighe di questa 4 giorni svedese, che adesso è meglio che mi metta sotto le coperte:

  • arrivati al figosissimo e centralissimo Sheraton la convenientissima prenotazione risultava annullata causa errore della carta di credito e causa mia non risposta ad una mail mai arrivata; risolto – dopo arrabbiature varie – con una nuova prenotazione online fatta direttamente dall’iPhone, sotto il portico dell’albergo. Meno conveniente della prima, ma per lo meno avevamo dove dormire;
  • sabato mi compaiono delle macchie rosse su faccia mani braccia e torace. Andiamo all’ospedale: dopo essere stato oggetto di studio delle infermiere, sono stato visitato da un dottore svedesissimo che sosteneva fosse una semplice reazione allergica, magari al bagnoschiuma aromatizzato dello Sheraton;
  • febbre varia ed eventuale;
  • domenica sera scopro di essere diventato rosso a macchie bianche e blu, febbre alta, infezione sulle tonsille. Torniamo in ospedale. Sono ancora una volta oggetto di studio, tra tirocinanti, medici, specialisti, studenti del Karolinska Universitetssjukhuset. Personaggio preferito: la dottoressa Kris di Kris&Kris di MTV e dottor Kelson che girava sul triciclo per l’ospedale. Fatti gli esami del sangue. Nulla di grave, solo mononucleosi.

Sgrunt.

Seguirà – probabilmente sul blog di chi sapete voi – post con le cose belle (l’Amo crocerossino, il Vasa, il barettino in piazza accademia, il Moderna e la carta da parati di Andy Warhol, la Hall dello Sheraton e la King Suite vista canale)!

LamentosoMODE:ON

Allora.

Giusto per riassumere un po’ la situazione.

La febbre va e viene, ma sarebbe meglio se se ne andasse definitivamente.

Sono sotto antibiotici (dal sapore schifoso) e fluidificanti per far uscire un po’ di catarro che non mi fa respirare né con il naso né con la bocca.

Non posso stare in piedi o seduto più di tanto, perché inizia farmi male collo spalle e schiena e poi diventa tragica: l’unica soluzione è stendermi nel letto il prima possibile, sotto le coperte, fissando il soffitto e stando immobile.

E non posso neanche barare, sdraiandomi di lato e in modo da riuscire a vedermi qualche puntata di Lipstick Jungle (che non ho ancora capito se mi piace o no) o di Dirt. Se mi sdraio di lato il dolore non passa, anzi, aumenta.

Un ritmo sonno/veglia completamente sballato. Oggi, per esempio, mi sono svegliato alle 5 e mi sono riaddormentato chissà quante volte durante la giornata.

Wall•E è bello, veramente bello. Anche se è la terza volta che lo rivedi.

Dovrei comprarmi qualche nuovo gioco per il Nintendo DS. Tanto con tutto quel tempo che sto a letto…

Odio, comunque, le coperte. Due sono troppe, una è troppo poca. E indipendentemente dalla configurazione delle stesse, vado a letto gelando e mi sveglio sudando. Che schifo.

E ho l’ansia di non riuscire a riprendermi in modo serio per venerdì. Qui si deve partire per Stoccolma, eccheccavolo!