Ecco una interessante campagna pubblicitaria per Moleskine. Semplice ed essenziale, ma sicuramente d’effetto.
Via Adsoftheworld (1, 2, 3)
Ecco una interessante campagna pubblicitaria per Moleskine. Semplice ed essenziale, ma sicuramente d’effetto.
Via Adsoftheworld (1, 2, 3)
Scopro da Sybelle che Moleskine ha lanciato la sua Folio Collection.
Si tratta della famosa linea in grande formato annunciata dalla responsabile di marketing durante l’incontro di presentazione del progetto Milano Moleskinabile.
Un grande formato (A3 o A4) dedicato interamente alla creatività , alla libera espressione e al design, con tantissimo spazio da riempire con disegni, progetti e parole.
Per ora sono 5 i prodotti della collezione:
Il bello sarà vedere quando arriveranno nei nostri negozi e a che prezzo…
Alla fine, ce l’ho fatta.
Sono riuscito a completare tutte le parti del lavoro di gruppo e anche la Moleskine, sacrificando una notte di sonno, qualche litro in più di benzina, causa acceleratore pesante e 2€ lasciti in copisteria per dei tagli a un bel po’ di fogli che non avevo voglia di fare a mano.
A discapito delle più rosee aspettative, sono arrivato in aula in orario. Ultimi ritocchi alla Moleskine e qualche sistemata ai quadernoni (di gruppo) da presentare all’esame e preparazione del discorso.
L’esame è andato bene. I due professori più 4 assistenti sono rimasti soddisfatti del nostro (enorme) lavoro. Il campionario spugne, il campionario carte, i lattici, la documentazione fotografica (completa) con l’elenco delle vie analizzate, per non parlare dei tantissimi esempi di motivi realizzati.
Tanto che, alla fine, l’assistente voleva prendere da uno due quadernini A5 ad anelli alcuni lavori. Stavamo per bloccarla noi, perché quel quadernino era a serio rischio esplosione causa troppo materiale. Ma è intervenuta prima la prof. no, le pagine singole no. Prendiamoci tutto il quaderno! Non è un problema per voi, vero?
Per la Moleskine invece, fidatevi, è venuta veramente bene, tranne qualche punto un po’ così che ho potuto studiare poco. Però non ho avuto tempo di documentare il tutto con delle foto, quindi dovrò aspettare che me la restituiscano. Speriamo il prima possibile. E sono già in ansia per le condizioni. Speriamo non si stacchi nulla, soprattutto il meccanismo di sollevamentoâ„¢ della testa della geisha di Taiwan Design realizzato dal Byb.
Poi, una volta tornato nel paesello, ho beccato una mia carissima amica.
Ci fermiamo, prendiamo un caffè, che poi diventa un gelato. Poi mi invita da lei, ma alla fine finiamo al Ticino a parlare, dormicchiare, rilassarci col rumore dell’acqua.
Indescrivibile.
E questa sera, Fast & Furious: Solo parti originali. Il mio corpo lo sopporterà o mi addormenterò a metà film?
Il lavoro continua. Ma ci vuole troppo tempo per fare tutto.
In ogni caso, sono alla pagina 17/40.
Ma ora è meglio dormire almeno un paio d’ore, che domani mattina devo andare avanti con la Moleskine, finire le ultime cose per l’esame di giovedì, essere in bvs per le 12 e poi scappare a lavoro. Non ce la farò mai. Voi che dite?
Questo è un palese ultiizzo privato di spazio pubblico. Ma prometto che non lo faccio più. O forse sì?
Come già accennato, partecipo anche io al progetto “Milano Moleskinabile“, ma causa lunga e prolungata malattia sono stato chiuso in casa (e ci starò praticamente fino alla consegna del progetto) e mi son perso ogni momento del Salone/Fuorisalone.
Così ho pensato di rendere la mia Moleskine una veloce carrellata sul “Salone visto con gli occhi degli altri”, utilizzando ogni tipo di materiale correlato (foto/parti di brochure/disegni/commenti), anche in formato digitale, che poi mi occuperò io di trasferire con tecniche variabili sulla Moleskine.
Ad ogni materiale, sarà dedicata un pagina, con anche alcune informazioni sull’autore: mi piacerebbe tanto avere foto, nome, nick, età , lavoro, bio di una riga, sito internet/blog e un commento sul materiale (positivo o negativo)
Al fine dell’utilizzo di materiali di altri, ricordo che il progetto è – dal mio punto di vista – senza fini di lucro: se vinco, al massimo espongono la mia Moleskine in uno dei Detour Moleskine in giro per l’Italia (Mondo?) e tanta tanta tanta (si spera) fama.
E ogni materiale utilizzato, come già anticipato, verrà attribuito al legittimo proprietario e ogni dato del proprietario che vorrei pubblicare potrà essere omesso, tranne (per favore) il commento sul materiale, che – bene o male – dovrebbe essere un elemento molto importante nel progetto.
Sulla mia Moleskine porrò una licenza Creative Commons di attribuzione / distribuzione allo stesso modo:
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This license lets others remix, tweak, and build upon your work even for commercial reasons, as long as they credit you and license their new creations under the identical terms. This license is often compared to open source software licenses. All new works based on yours will carry the same license, so any derivatives will also allow commercial use.
Una volta finito il lavoro, mi preoccuperò di fare le scansioni e caricarle online, con l’ennesimo post proprio con su questo stesso blog e con un immancabile Flickr Album.
Se volete darmi una mano, potete contattarmi all’indirizzo: mail @ meornot . net ma vi chiederei gentilmente di farlo il prima possibile, vista la vicina dead line della consegna dell’elaborato.
Il giorno prima della partenza per Stoccolma, in università ho assistito ad uno speech con Moleskine.
Ci hanno infatti illustrato un progetto sul fuori salone: Milano Moleskinabile. Usare un Japanese Album per documentare con foto, disegni, depliant, pensieri il Salone del Mobile in corso in questi giorni a Milano e il Fuorisalone, tutto l’insieme di eventi in giro per Milano (ma soprattutto in via Tortona), fuori dai padiglioni della fiera. Eventi, esposizioni temporanee, aperitivi, conferenze.
Dopo aver illustrato il progetto, la signora Moleskine, responsabile dell’ufficio marketing, ha illustrato brevemente la vita di Moleskine, le origini, le attività , i siti online (MoleskineCity), le iniziative (devo andare in Feltrinelli, piazza Piemonte per il MyDetour!), oltre a anticipazioni sulla linea futura, caratterizzata dal grande formato A4 e A3.
L’iniziativa è interessante ed è stata realizzata per il terzo anno consecutivo. Le Moleskine consegnate agli studenti sono praticamente regalate, l’unica cosa chiesta in cambio è di usarla, viverla, e poi scannerizzarla e concederla per la mostra: un’insieme di moleskine appese al soffitto, un insieme di lingue di carta che raccontano attimi di design.
E il bello è che io riuscirò a fare ben poco. Causa malattia non posso partecipare attivamente. E mi scoccia, sì per il progetto, ma soprattutto perché questa è la settimana più importante per un designer a Milano. Questa è la settimana in cui Milano finalmente vive 24 ore su 24. Questa è la settimana in cui compare un po’ di design a Milano. La definiamo capitale del design, ma a Milano il design dov’è? Non è negli uffici pubblici (sedie e arredamenti orribili, scomodi e via dicendo), non è in giro per la città (panchine? panettoni? fermate autobus?); forse qualcosina si trova nei bar, negli uffici, nei negozi. E il confronto con una città come Stoccolma è lampante da questo punto di vista. Il design era ovunque. Ogni cosa era design, ottima, bella, al posto giusto. Ma al di là dell’aspetto estetico, il design è il progetto del prodotto, della sua qualità , della sua usabilità da inserire nel suo contesto, che sia un ufficio, un bar o la panchina nella pensilina dell’autobus. E non parliamo del design funzionale dei musei. Che con quelli italiani non c’è paragone.
Considerazioni in parte fatte dal/rubate al Byb, passeggiando con febbre per le vie di Stoccolma
Il volo (170409 -> 200409) è prenotato, anche se già da un bel po’.
Nel pomeriggio è toccato alla Moleskine, trovata finalmente dopo un po’ di giri e ancora rigorosamemente impacchettata e che verrà consegnata domani al suo legittimo proprietario.
E poco fa è stato il turno dell’albergo, finalmente prenotato dopo un po’ di tempo in cui ci eravamo semplicemente dimenticati che non avevamo ancora un posto dove stare. Beh, sì, insomma,diciamo che dovrei aver prenotato, sempre che non abbia fatto casini con l’online. Incrociate le dita, forza!
Purtroppo niente Hilton (già mi immaginavo le foto da pubblicare un po’ ovunque e l’invidia suscitata in molti – sigh sob) ma nel nostro 3daysinStockholm alla fine alloggeremo allo Sheraton, in centro, (quasi) centrissimo, in una camera vista mare [così dice la ricevuta…].
Ok.
La necessito.
Ora e subito.
E non ditemi che sono fissato con l’Helvetica. Perché non è assolutamente vero.
Ovviamente sullo Store sono già finite. Perché non l’ho scoperto prima? In fondo le hanno messe in vendita semplicemente il giorno del mio compleanno!
Via I Love Typography
Via Nubby Twiglet