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Älska Alcazar!

QX Cover Alcazar

Direttamente da QX.se. Per l’invidia di SuperPop, che a breve pubblicherà un post simile. Gli Alcazar, per la presentazione del loro ultimo album, l’ottimo doppio Disco Defenders, sono sulla copertina del freepress svedese. Un servizio fotografico in total white & pink e qualche (piccolo) tocco di stravaganza.

QX disco defenders

Qui il pdf con tutto il giornale, mentre cliccando sulle foto si apriranno in alta risoluzione 🙂

E qui una canzone di Disco Defenders che mi piace un sacco [audio:http://www.meornot.net/blog/wp-content/uploads/2009/04/1-10-funkytown.mp3|titles=Funkytown|artists=The Alcazar]

Deja vù

Matteo X-Factor - Copertina primo EPÈ uscito l’EP di Matteo di X-Factor.

Vista la copertina, la domanda che mi riecheggia in testa è: perché le copertine dei dischi italiani ultimamente hanno tutte questi tristi primi piani?

I fotografi hanno dimenticato che esistono altri inquadrature?

Abbiamo una creatività un po’ sotto tono?

Eppure una copertina può dire molto moltissimo. E dovrebbe essere quella che attira l’attenzione del cliente in un negozio e rende riconoscibile il disco tra altre mille…

Bah!

Viva la vida by Germanotta

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Cioè, io non ho parole.

L’originale dei Coldplay di Viva la vida non mi piaceva, non la sopportavo. E ora mi piace un sacco questa versione della GaGa.

Lei è spettacolare. E riesce a fare di tutto nella sua follia. E io temo di esserne ossessionato.

[audio:http://www.meornot.net/blog/wp-content/uploads/2009/04/viva-la-vida.mp3]

via Popslut

Tormentoni da ufficio

È che in ufficio le canzoni vanno e vengono.

E dopo il periodo Pop Porno (inaugurato dal sottoscritto. E sottolineamolo!), dopo il periodo Tocca tocca toccami, dopo il periodo Giusy Ferreri in tutte le sue forme, ora è il periodo X-Factor.

E la canzone che va per la maggiore è questo remake di Contessa dei Decibel, anno 1980, fatto dai Bastard son of Dioniso.

Ok, è carina e piena di energia.

Ma io preferisco l’originale.

Non puoi più pretendere di avere tutti quanti attorno a te
Non puoi più trattare i tuoi amanti come fossero bigné

Vuoi solo le cose che non hai
Parli delle cose che non sai
Cerchi di giocare ma non vuoi
Pensi solamente ai fatti tuoi

Chi sei? C-c-c-contessa
Tu non sei più la stessa

Vuoi che io rimanga nel tuo letto per poi sbattermi su e giù
Non ti lamentare se domani non ti cercheremo più

Ma vorrei soltanto averti qui
Sei accattivante già così
Ti difendi con il DTT
Fai pesare troppo quei tuoi sì

Chi sei? C-c-c-contessa
Tu non sei più la stessa

Pensi che ogni cosa di concreto sia da riferire a te
Tu fai la misteriosa per nascondere un segreto che non c’è

Ma nel tuo castello come va?
Vivi la tua vecchia nobiltà
Non sai neanche tu la verità
Vendi a caro prezzo la realtà

Il tuo castello come va?
Vivi la tua vecchia nobiltà
Non sai neanche tu la verità
Vendi a caro prezzo la realtà

The Vengabus is comin’ and everybody’s jumpin’

Un altro tuffo nei ricordi.

Questa volta è il turno dei Vengaboys, di cui ho tutti i cd originali.

Si parte con il loro primo singolo, Up & Down, tratto dal The Party Album.

poi è uscito il video di We like to party

Per poi passare alla mitica Boom Boom Boom / I want you in my room / let’s spend the night together / from now until forever

ed, infine, alla estivissima We’re going to Ibiza che è uscita come singolo e video con un mix diverso da quello dell’album. E indovinate? Ho pure comprato il singolo!

Melodies of life

È che il casuale di iTunes l’ha tirata fuori.

E mi son messo a vedere se su YouTube c’era qualche video. E ho trovato questo:

E mi son ricordato di quanto mi era piaciuto Final Fantasy XI, di come mi sia rifiutato di finire l’X-2, mentre non abbia assolutamente tempo per giocare al XII, il cui disco credo sia nella Play spenta da ormai troppi mesi.

Alone for a while I’ve been searching through the dark
For traces of the love you left inside my lonely heart
To weave by picking up the pieces that remain
Melodies of life–love’s lost refrain

Our paths they did cross, though I cannot say just why
We met, we laughed, we held on fast, and then we said goodbye
And who’ll hear the echoes of stories never told?
Let them ring out loud till they unfold
In my dearest memories, I see you reaching out to me
Though you’re gone, I still believe that you can call out my name

A voice from the past, joining yours and mine
Adding up the layers of harmony
And so it goes, on and on
Melodies of life,
To the sky beyond the flying birds–forever and beyond

So far and away, see the bird as it flies by
Gliding through the shadows of the clouds up in the sky
I’ve laid my memories and dreams upon those wings
Leave them now and see what tomorrow brings

In your dearest memories, do you remember loving me?
Was it fate that brought us close and now leaves me behind?

Repeat

If I should leave this lonely world behind
Your voice will still remember our melody
Now I know we’ll carry on
Melodies of life
Come circle round and grow deep in our hearts
As long as we remember

Le avventure dei Royksopp in Eple

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Scopro solo ora questo vecchio video dei norvegesi Royksopp. La canzone, Eple, è il secondo singolo estratto dal loro primo album Melody A.M. del 2001.

Il video, tutto zoom & pan, è stato diretto da Thomas Hilland, effetti visivi di Toxic Studio. Agenzia creativa: Mother.

Un estratto della canzone era stato usato da Apple per video di introduzione di Mac OS X Panther alla prima accensione di un nuovo Mac.

Se nasci star…

Alcune persone nascono star. O lo sei o non lo sei. Io sono nata così. Anche quando ero piccola avevo sempre gli occhi su di me, come il miele per le api. Ero sempre oltraggiosa e molto intelligente. Ho un forte senso della mia sessualità. Amo il corpo umano nudo e sono molto sicura del mio corpo.

Modesta, la Lady GaGa, no?

Via GossipBlog