E così Google ha appena finito di presentare al mondo intero il suo primo telefono, il Nexus One.
Basato sulla versione 2.1 dell’Android, con alcune piccole novità , anticipate dalla build montata sul Motorola Droid (Milestone per noi europei).
Ammetto di non essere molto impressionato.
Dimensioni simili all’iPhone, una fotocamera decente (5mpx con flash LED), UMTS/HSDPA, schermo touch da 3,7″. Interessanti i dati sull’autonomia diachiarata, poi si dovrà vedere alla prova dei fatti.
Eppure la cosa fondamentale dovrebbe essere il software, più che l’hardware (o il design, nulla di che).
Una forse è la feature interessante (a parte il Google Earth, gli sfondi animati – !? – e il meteo minuto-per-minuto): il riconoscimento vocale attivabile in ogni imput di testo. Non solo nella navigazione, come sul Motorola Droid, ma anche su sms, mail, nelle app. Riconoscimento svolto non dal telefono ma inviando i dati al server.
Tutto il resto, bah, si è già visto. Oppure è solo leggermente più bello graficamente.
Ah, lo slide to zoom è ridicolo, ai tempi delle gesture multitouch.
Ah, la trackball a tre colori se la potevano pure risparmiare.